di Giovanni Piccinini I Michael Turner In Session sono stati tra i fantastici gruppi rock australiani di maggior successo dei primi anni '70. Purtroppo non hanno mai realizzato un album in quel periodo, ma hanno lasciato alcuni filmati di mitiche performance, trasmessi nel 1971 nel programma musicale dell'Australian Broadcasting Corporation chiamato GTK.. Il gruppo era composto da Turner alla voce, Phillip Stone alla chitarra, Paul Olsen alla batteria e Bill Sclater al basso. Dopo essersi trasferiti da Brisbane a Melbourne (la mecca del rock australiano) nel 1970, la band firmò presto con la Havoc Records. "I Led Zeppelin avevano appena preso d'assalto il mondo e noi avevamo la nostra band per suonarli", ricordò in seguito Turner. "Siamo diventati molto popolari velocemente. All'inizio facevamo solo cover, ma nessun'altra band poteva farcela a quei tempi e questo ci diede una grande spinta". Il culmine della band arrivò quando aprirono il Sunbury Rock Festival nel 1972, che attirò 50.000 fan. Il festival divenne una leggenda: fu "il disco di successo che non ho mai avuto". Questi due brani furono registrati dal vivo per la TV nell'agosto 1971 e trasmessi nel programma musicale dell'Australian Broadcasting Corporation chiamato GTK. Le esibizioni trasmisero perfettamente l'energia grezza della band. Per fortuna, il produttore di GTK, Ric Birch, ( il pioniere della vera musica LIVE in TV), portò questa mitica performance alle nostre orecchie, facendo conoscere cosi al pubblico tra le migliori rappresentazioni musicali della band. Successivamente la Havoc Records spinse la band lontano dal suo heavy blues rock, dirigendola verso un suono più mainstream. Nel 1972, Havoc pubblicò l'unico 45 giri del gruppo, contenente "Just Around Midnight" e "Pattern of My Life". Nonostante questa uscita e alla vittoria di Michael Turner come miglior cantante in un concorso nazionale, il gruppo si sciolse molto presto. Nel 1973, Michael Turner lasciò la formazione e tornò a Brisbane. Dopo un lungo processo di definizione della licenza con la ABC, i nastri contenenti queste performance sono stati portati alla luce dagli archivi della rete, acquisti dalla Ancient Grease Records. e pubblicati per la prima volta in un formato musicale. di Giovanni Piccinini La storia dei Tymepiece comprende una transizione musicale iniziata con il garage punk dalla metà degli anni '60 e finita sette anni dopo nel regno del rock psichedelico con importanti sfumature prog. Il primo e unico album "Sweet Release'" di questa band australiana risale al 1971, è un ottimo esempio di quando elementi di psichedelia, folk e country rock combinati tra loro, con un tocco di rock progressivo riescono a creare una miscela unica. La band è nata nell'area delle Blue Mountains intorno a Lithgow (NSW) e comprendeva un gruppo di musicisti incredibilmente abili. Il loro percorso è iniziato nel 1965 come The Black Diamonds, uno degli outfit garage / punk più feroci che l'Australia abbia mai prodotto. Meritevole d'ascolto è sicuramente "I Want, Need, Love You" nella compilation punk di Ugly Things 60. La formazione dei Black Diamonds comprendeva Glenn Bland (voce, armonica), Allan 'Olly' Oloman (chitarra, voce), Brian 'Felix' Wilkinson (organo, piano), Alan Keogh (basso) e Colin McAuley (batteria). Pubblicarono due singoli nel 1967 con un punk duro su entrambi i lati. Nel 1968 Darcy Rosser sostituì Keogh al basso e la band cambiò nome in Tymepiece, trasferendosi definitivamente a Sydney. Sweet Release fu rilasciato nel 1971, Oltre agli altri ottimi brani presenti nell'album, quello che rappresenta il fulcro di tutto il disco è senza dubbio "Shake Off", otto minuti incredibili di basso rombante, tamburi martellanti, riff pazzeschi di blues selvaggio uniti alla melodie dell'arpa e assoli di organo pesanti e pulsanti. Dopo un album di debutto così sorprendente, i Tymepiece avrebbero dovuto progredire al livello successivo, ma si sciolse inspiegabilmente prima della fine dell'anno. Di questo gruppo sono rimaste poche tracce, ma è rimasto un album degno di un grande ascolto e il ricordo di eccellenti musicisti. di Jo Van Knee Il primo lavoro di questa band Australiana (Melbourne) può essere considerato uno dei migliori dischi heavy rock blues degli ultimi anni e non solo, In quest'album si percepiscono facilmente le radici dei Child, strettamente legate al Blues, ma con un approccio più pesante e strettamente viscerale. Personalmente li considero una versione migliore e contemporanea dei Free. |