di Giovanni Piccinini Unico e omonimo album heavy psych americano della band "Dragonly", da molti considerata pionieristica dello stoner, proprio per l'incredibile potenza con cui suonavano. In realtà il loro vero nome era "The Legend", ma nel momento del debutto, la casa discografica decise di cambiarlo in Dragonfly, per questioni prettamente commerciali. Il gruppo nacque nel 1965 e l' influenza inglese era già molto evidente. La formazione era costituita dal chitarrista e cantante di ventisei anni del Colorado, di nome Gerry Jimerfield, che all'epoca proveniva da una band chiamata "The Lords of London" e da altri ragazzi di diciannove e vent'anni (Jack Duncan al basso, Barry Davis alla batteria e voce, Randy Russ alla chitarra e voce, e Ernie McElwaine alla tastiera). Per molti anni suonarono nei locali tra il Colorado e Los Angeles, fino a quando furono notati da un manager al Family Dog di Denver, che notò immediatamente alcune scintillanti luci psichedeliche presenti sul palco, con cinque ragazzi "impazziti" che stavano suonando. Rimase sbalordito da come il pubblico fosse interessato alla band, e per questo motivo non impiegò molto per proporgli di registrare un disco originale, che sarebbe poi diventato "Dragonfly". Il disco fu registrato e pubblicato in poco tempo, ma nonostante le ottime prestazioni nei vari locali della zona, fu un flop commerciale clamoroso. Le motivazioni derivavano da alcuni problemi interni alla band, ma anche per la scarsa capacità manageriali dei promotori. Il gruppo si ritrovò subito al verde, non avevano soldi e nessun concerto si intravedeva all'orizzonte. Tuttavia ebbero una piccola ma importante occasione in una trasmissione di una radio di Los Angeles, dove riscossero anche un discreto successo. Nei giorni successivi ricevettero una proposta per un concerto al Fillmore West di San Francisco, ma i ragazzi erano troppo delusi dall'andamento commerciale del disco e decisero di non partecipare all'evento. Così i Dragonfly presero la strada di molte altre band, che li portò nell'oblio più oscuro. Passarono diversi anni dalla loro uscita, ma nel 1998 il Dj di Los Angeles che li aveva ospitati nella sua radio, ricevette una strana chiamata dal Belgio. Si scoprì che in una radio belga, venivano mandati alcuni brani oscuri dell'epoca e una delle canzoni dei Dragonfly si trovava incredibilmente nella top ten scelta dai radioascoltatori. Finalmente, anche se con diversi anni di ritardo, Dragonfly aveva trovato il suo meritato successo! di Giovanni Piccinini Bolder Damn era una rock band heavy rock, proto stoner di Fort Lauderdale (Florida), nata nel 1969. Nei primi anni, il gruppo si impegnò ad aprire i live delle più grandi band dell'epoca. Ma i ragazzi erano insaziabili di registrare un disco tutto loro, cosi decisero di produrre in sole quattro ore (e senza alcuna sovraincisione) una delle perle più incredibili di quel periodo. L'etichetta Rockadelic provò a cercare i master tape di tale disco, che però risultavano scomparsi. Tramite l'aiuto del chitarrista Glen Eaton e con il supporto degli altri membri, si riuscì a trovare una copia originale, riuscendo cosi a salvare tutto il materiale. A causa della loro giovane età, alcuni dei membri decisero di iniziare la carriera militare (in quel periodo c'era ancora la guerra del Vietnam) causando cosi la fine prematura della band Bolder Damn. Furono molte le etichette che iniziarono ad interessarsi a questa band, ma purtroppo il suo destino era già stata segnato.. |