di Giovanni Piccinini Era l'estate del 1978, quando un gruppo di giovanissimi amici (15-17 anni), provenienti dalla cittadina di Mislata (Valencia), entrarono in uno studio di registrazione locale per registrare il loro primo album. Il gruppo era formato dai fratelli Vicente ed Eduardo Feijóo rispettivamente alla chitarra, voce e basso, Javier Herviás alla seconda chitarra e Jesús Martinez alla batteria. La band si chiamava "Zarpa Rock". Avere la possibilità di registrare un disco in Spagna, in quel periodo, era un'impresa quasi paragonabile alla conquista del Polo Nord. La registrazione di tracce autofinanziate portava via molto tempo alle band, e le possibilità di far arrivare la loro musica ad una delle poche etichette discografiche erano veramente molto scarse, soprattutto se il gruppo in questione non risiedeva a Madrid o a Barcellona. A Valencia, un'agenzia promotrice di concerti chiamata Zeus Rock, decise di scommettere sui gruppi della zona in modo da non farli emigrare altrove o nel peggiore dei casi, di abbandonare ogni speranza di continuare a produrre la loro musica. La prima barriera da superare fu proprio l'atteggiamento dei musicisti stessi, infatti i membri dei Zarpa Rock non erano molto convinti di portare avanti un tale progetto! Quando Vicente Lopez Carsi, allora direttore di Zeus Rock, propose di registrare una manciata di canzoni e pubblicarle, le difficoltà erano già ben evidenti dalle parole di Vicente Feijóo: "...non volevamo registrare un album, non capivamo perché dovevamo farlo, volevamo soltanto divertirci...". Superata la riluttanza iniziale, gli Zarpa Rock entrarono in studio per la loro prima registrazione, che avrebbe portato il titolo di "I 4 cavalieri dell'Apocalisse" (tradotto in italiano). A causa del basso budget fu registrato un "live in studio", in un'unica sessione di un'ora circa, con tutti i musicisti che suonavano contemporaneamente. L'album proponeva cinque lunghe canzoni, che successivamente avrebbero ispirato il titolo all'album stesso. Pur avendo ancora una forte e evidente influenza Hard Rock anni '70, nel disco era già possibile ascoltare ciò che avrebbe reso leggendario l'Heavy Metal negli anni '80. Da quel momento il nome di Zarpa (non compariva più "Rock" nel nome del gruppo) iniziò ad essere conosciuto al di fuori dell'area di origine, ancor più quando il loro management decise di inserirli come "opening act" nei mini tour spagnoli del 1979 della lan Gillan Band. La scomparsa di Zeus Rock li lasciò purtroppo senza un'etichetta con cui continuare a produrre altri album. Furono registrate altre tracce per un altro paio di LP, ma questi dischi non videro mai la luce su vinile. Dopo l'inevitabile stop, e approfittando dell'esplosione dell'Heavy Metal in Spagna, gli Zarpa Rock tornarono alla carica con altri due album che diede a loro una certa fama, oltre alla possibilità di esibirsi in tutta la nazione. Successivamente si recarono in Svizzera per registrare quello che avrebbe dovuto essere il loro LP di consacrazione, "En route to Europe", purtroppo a causa di problemi tecnici non riuscirono mai a pubblicarlo. All'inizio degli anni '90, gli Zarpa rock cessarono gradualmente la loro attività come gruppo. La possibilità di trovare un edizione originale dei "I 4 Cavalieri dell'Apocalisse" è a dir poco impossibile, sono molti ancora oggi a dubitare della sua esistenza, quindi la ristampa ufficiale del 2021, edita da un accordo e con l'autorizzazione della band, è stata senza dubbio accolto con grande gioia dai fan nazionali e internazionali dell'Hard Rock e dell'Heavy Metal. di Jo Van Knee Rick Saucedo era uno squattrinato musicista che si guadagnava da vivere impersonificando Elvis nei vari locali di Chicago. Con sforzi finanziari non indifferenti riuscì finalmente a autoprodurre e pubblicare un disco che aveva nel cassetto dal 1972. Purtroppo però l'album non ebbe il successo sperato, in quanto molte persone credettero che si trattasse del solito LP con covers di Elvis. Questo fu un vero peccato, perche l'album offriva una magnifica psichedelia, sul livello di Bobb Trimble o Michael Angelo. La title track di 19 minuti è qualcosa di molto inusuale nel mondo delle "Private Press". di Giovanni Piccinini I Luigi Anada Boys erano un quartetto di giovani musicisti, nati a Leeds nel 1977. Pubblicarono nel 1978 un solo album hard rock (mega raro) "Feeling The Ceiling", rilasciato nei loro concerti in un numero limitato (etichetta Criminal Records - private press) e corredato da una semplice copertina di cartone bianco. Il disco mostra in tutta la sua durata l'incredibile talento dei suoi musicisti, con un interazione di chitarre e un impressionante sperimentazione compositiva, tale da far dimenticare la loro giovane età. L'influenza musicale proveniva chiaramente dai WISHBONE ASH e forse anche dagli EPITAPH. Fu proprio un entusiasta John Peel a trasmettere l'album nella sua radio e a presentarlo al pubblico, ma la risposta purtroppo non fu positiva. La band si sciolse nel 1979. di Giovanni Piccinini La Bitter Blood Street Theatre band nacque nei pressi di Cincinnati e fu attiva sin dai primi anni '70. Trattasi di un gruppo prettamente psychedelico, dal sound heavy rock molto energico - sperimentale con sfumature prog. La band suonò in diversi live dei MC5. Produssero diversi singoli che furono riuniti in due compilation nel 1978, Vol 1 e Vol 2. Personalmente li trovo uno piu interessante dell'altro. |