di Giovanni Piccinini La storia dei Tymepiece comprende una transizione musicale iniziata con il garage punk dalla metà degli anni '60 e finita sette anni dopo nel regno del rock psichedelico con importanti sfumature prog. Il primo e unico album "Sweet Release'" di questa band australiana risale al 1971, è un ottimo esempio di quando elementi di psichedelia, folk e country rock combinati tra loro, con un tocco di rock progressivo riescono a creare una miscela unica. La band è nata nell'area delle Blue Mountains intorno a Lithgow (NSW) e comprendeva un gruppo di musicisti incredibilmente abili. Il loro percorso è iniziato nel 1965 come The Black Diamonds, uno degli outfit garage / punk più feroci che l'Australia abbia mai prodotto. Meritevole d'ascolto è sicuramente "I Want, Need, Love You" nella compilation punk di Ugly Things 60. La formazione dei Black Diamonds comprendeva Glenn Bland (voce, armonica), Allan 'Olly' Oloman (chitarra, voce), Brian 'Felix' Wilkinson (organo, piano), Alan Keogh (basso) e Colin McAuley (batteria). Pubblicarono due singoli nel 1967 con un punk duro su entrambi i lati. Nel 1968 Darcy Rosser sostituì Keogh al basso e la band cambiò nome in Tymepiece, trasferendosi definitivamente a Sydney. Sweet Release fu rilasciato nel 1971, Oltre agli altri ottimi brani presenti nell'album, quello che rappresenta il fulcro di tutto il disco è senza dubbio "Shake Off", otto minuti incredibili di basso rombante, tamburi martellanti, riff pazzeschi di blues selvaggio uniti alla melodie dell'arpa e assoli di organo pesanti e pulsanti. Dopo un album di debutto così sorprendente, i Tymepiece avrebbero dovuto progredire al livello successivo, ma si sciolse inspiegabilmente prima della fine dell'anno. Di questo gruppo sono rimaste poche tracce, ma è rimasto un album degno di un grande ascolto e il ricordo di eccellenti musicisti. di Giovanni Piccinini Dead Man fu pubblicato dall'etichetta Hookah nel 1970. Il disco fu stampato in una quantità molto limitata (3000 copie circa), e venduto principalmente durante i loro concerti, nei locali e intorno alla zona di Houston (Texas). La band dei Josefus era composta da Doug Tull alle percussioni, Pete Bailey nelle vesti di cantante solista, Day Turner al basso e Dave Mitchell alla chitarra e il sound era estremamente lisergico sulla scia dei 13Th Floor, con varie jam - session heavy - psych - blues e sfumature country. Basterebbero i 17 min. della track Dead Man per comprendere al meglio la potenza energetica di questo disco, un vero e proprio mix esplosivo di Blue Cheer, hard blues e psichedelia acida, abbinati perfettamente alla voce surreale di Pete Bailey. Da molti furono definiti i precursori dell' hard rock heavy metal, oltre ad essere una fonte di grande ispirazione per diverse band proto stoner come i Kyuss e tante altri gruppo che diedero il via alla nascita del genere. |