di Giovanni Piccinini Registrato direttamente da un loro live, il materiale della Egor band rimane uno dei lavori più oscuri degli anni 70. Pochi erano a conoscenza della sua esistenza, fino a quando nel 2009 è apparsa una foto su internet. "Street" fu pubblicato per la prima volta all'inizio del 1971, da una private press contenente una compilation di ottime band dell'East di Londra. Durante uno dei tanti concerti al pub Plough & Harrow a Leytonstone nel 1970, un uomo sconosciuto si avvicinò a loro, chiedendo se poteva registrarli e successivamente inserirli nella sua compilation di artisti locali. Si trattava di un promotore londinese che stava pianificando di stampare circa 100 copie dell'album. La settimana successiva tornò al pub per registrare il loro live, con un paio di microfoni da sala e un registratore a bobina. Regalò una copia dell'LP della Odd socks ad ogni membro della band, per poi scomparire senza lasciare traccia. Gli Egor nacquero nel 1969 con Mike Foster (20 anni) e Nick Diss (17 anni). I due si sono incontrarono ad un live, in un pub dell'East di Londra, dove Nick e John Flyte (30 anni, futuro cantante degli Egor) si stavano esibendo con la loro band blues. Successivamente si unirono per formare una band heavy rock. Pubblicarono un annuncio su Melody Maker per cercare un chitarrista, trovando poco dopo il giovane e brillante Eric Taylor di 16 anni. Il nome della band derivava da un errore di ortografia involontario del personaggio Igor dei Frankenstein. Per far conoscere la loro band, decisero di timbrare la scritta EGOR in tutta Londra, sui muri, sui pali dei lampioni, e sui marciapiedi! Suonarono in diversi club locali come il White Elephant Club a Bayswater, il Bridge House a Canning Town e il Rainbow Rooms a Manor House. Contro ogni previsione, alla fine del 2019, sono state recuperate altre due tracce di Egor. "Ero in continuo contatto con Mike Foster, sia per conoscere la storia degli Egor, ma soprattutto per chiedere informazioni sulla presenza del loro nastro. Alla fine, Mike e Nick trovarono una cassetta doppiata dalla bobina originale (ora perduta) da 4 pollici. La cassetta conteneva la registrazione parziale dell'esibizione dal vivo. Grazie a questo ritrovamento siamo riusciti a recuperare anche queste due fantastiche tracce "The Worm" e "Fathers Of America". La fedeltà dell'audio era comprensibilmente approssimativa, in quanto si trattava di una cassetta doppiata da un'esibizione dal vivo. Tuttavia, eravamo determinati a restaurare queste reliquie, per far emergere le migliori versioni possibili. Questa nuova scoperta ha confermato che la realizzazione di "Street" non è stata soltanto un colpo di fortuna, anzi possiamo tranquillamente dire che queste due tracce portate alla luce, consolidino il posto degli Egor tra i primissimi mega gruppi heavy rock del periodo". (Adam Bennati). I commenti sono chiusi.
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