di Giovanni Piccinini Gli Human Beast erano un trio scozzese giovanissimo composto da Gillies Buchan alla chitarra, Edward Jones al basso e John Ramsey alla batteria, con il contributo di un quarto elemento, David McNiven (dei Bread, Love & Dreams), al clarinetto. Il gruppo realizzò un unico album, che può tranquillamente essere collocato al fianco di capolavori come Sacrifice dei Black Widow e l’omonimo debutto dei Black Sabbath. L’esordio risale al 1970, nel periodo d'oro del rock, con forti assonanze psichedeliche e irresistibili venature hard prog. "Volume one" fu un album di chiara influenza hendrixiana, che spaziava da tratti fortemente ritmici, talvolta selvaggi e onirici, fino ad essere catapultati in un mondo oscuro pieno di funesti presagi. La registrazione avvenne in una sola sessione con sovraincisioni minime, ma ottenne ugualmente una produzione impressionante. Il disco non ebbe una grande distribuzione e per questo vendette pochissimo, ma oggi rappresenta uno delle opere più ricercate e maggiormente valutate dai collezionisti. I commenti sono chiusi.
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