di Jody Minelli Spontaneous Combustion è stata una band britannica formata agli inizi degli anni 70, dai fratelli Margetts e dal batterista Tory Brock. Nel 1972 venne alla la luce il loro primo disco "Triad" pubblicato dalla Harvest. La formazione era originariamente conosciuta come "Transient Sand" ed era gestita dal promoter locale John House, un amico di Greg Lake Of Emerson, Lake & Palmer. Attraverso questa associazione Lake si offrì di produrre il gruppo, poi divenuto noto come Spontaneous Combustion. Si trattava di un ottimo album hard prog. con sfumature heavy jazz, contenente almeno 4/5 track di grande livello. Anche oggi sono meritevoli di menzione i brani "Spaceship", un hard rock allo stato puro e "Brainatorm" più incentrato su un ottimo lavoro heavy psych. La metà del lato b viene occupata dalla traccia "Pan", un concentrato di hard prog, che trasmette agli ascoltatori tutto il talento dei membri del gruppo. Nel complesso si può definire un album da riscoprire e valutare, tra le miriadi gemme nascoste di quegli anni. di Giovanni Piccinini I B.F. Trike si formarono alla fine degli anni '60, nel periodo in cui la band si chiamava Hickory Wind ed era composta da tre membri. Successivamente il gruppo si trasferì a Nashville nel 1971, iniziando a lavorare su un album per la RCA Records. Questa volta il trio alzò il livello passando da uno stile prettamente psichedelico che caratterizzava il precedente gruppo, ad un sound maggiormente heavy rock midwest, avvicinabile alle composizioni strumentali dei Cream/ Steppenwolf. Un perfetto esempio della transizione che stava avvenendo in quel periodo, dal garage-psych all'hard-rock. I nastri furono poi accantonati per diciotto anni, fino a quando la Rockadelic decise di pubblicarli nel 1988 in un'edizione limitata di 100 copie in vinile e su CD. di Giovanni Piccinini Gli Aguaturbia nacquero nel 1968 e in quel periodo furono i primi ad importare il rock psichedelico in America Latina. All'epoca la band si rese protagonista anche di diverse polemiche con i media cileni, in primis fece molto scandalo la scelta di posare nudi nella cover del loro primo album. Questo causò molti problemi nella distribuzione commerciale del disco. Furono infatti molti i negozi di dischi che si rifiutarono di vendere le loro copie, inoltre la stampa e la Chiesa li censurano pesantemente. La loro musica invece creò un forte scossone in tutto il paese per le enormi novità che stava portando. Strepitosi riff, fuzz, jam session, distorsioni acide, voci femminile fantastiche e testi scritti in inglese, portavano ad inevitabili paragoni con gli Jefferson Airplane e i Cream, dando seguito all'ispirazione hippie del periodo. Il primo album fu registrato dal vivo in un semplice studio a quattro tracce e fu stampato in sole 300 copie. La storia degli Aguaturbia durò meno di cinque anni, producendo due album di ottimo livello, ma nello stesso periodo non raggiunsero mai un grande successo commerciale, tuttavia, la loro irriverenza contro il sistema gli consenti di ricevere grandi riconoscimenti tra la popolazione. Gli Aguaturbia erano considerati tra le poche forze della resistenza contro la dittatura militare cilena. di Giovanni Piccinini I "Trettioåriga Kriget" (in italiano "La guerra dei trent'anni") sono un gruppo prog - sperimentale svedese, formato nel 1970 a Saltsjöbaden, una località balneare a sud-est di Stoccolma. In origine i membri della band avevano circa diciassette anni e frequentavano ancora le superiori, dove riuscivano a suonare insieme e a provare nella sala principale della scuola. La prima formazione comprendeva Stefan Fredin (basso, voce), Pocke Öhrström (chitarra, voce), Dag Lundquist (batteria), Olle Thörnvall (armonica, chitarra), Dag Kronlund (piano) e Johan Gullberg (batteria). Nei primi anni settanta, Pocke, Johan e Dag K. lasciarono il gruppo e Robert Zima si unì alla voce e alla chitarra. Nel 1972 Olle smise di suonare l'armonica per concentrarsi sui testi (scritti interamente in svedese) e alla band si unì anche il chitarrista Christer Åkerberg. Il debutto del primo album omonimo avvenne nell'agosto del 1974. I Trettioåriga Kriget riuscirono ad ottenere un contratto discografico con la CBS (ora Sony Music) e una nuova sala prove a Saltsjöbaden. Si trattava di una vecchia discoteca sotterranea che la band chiamava "Grunden". Il disco diede origine alle prime influenze prog svedesi con sfumature psichedeliche, jazz e hard blues. Successivamente alla sua uscita iniziarono una serie di tour lungo la Svezia, con diverse esibizioni nelle varie radio nazionali. La band continuò a produrre altri album interessanti, fino all'ultimo rilasciato proprio agli inizi del 2021. di Giovanni Piccinini Unico e omonimo album heavy psych americano della band "Dragonly", da molti considerata pionieristica dello stoner, proprio per l'incredibile potenza con cui suonavano. In realtà il loro vero nome era "The Legend", ma nel momento del debutto, la casa discografica decise di cambiarlo in Dragonfly, per questioni prettamente commerciali. Il gruppo nacque nel 1965 e l' influenza inglese era già molto evidente. La formazione era costituita dal chitarrista e cantante di ventisei anni del Colorado, di nome Gerry Jimerfield, che all'epoca proveniva da una band chiamata "The Lords of London" e da altri ragazzi di diciannove e vent'anni (Jack Duncan al basso, Barry Davis alla batteria e voce, Randy Russ alla chitarra e voce, e Ernie McElwaine alla tastiera). Per molti anni suonarono nei locali tra il Colorado e Los Angeles, fino a quando furono notati da un manager al Family Dog di Denver, che notò immediatamente alcune scintillanti luci psichedeliche presenti sul palco, con cinque ragazzi "impazziti" che stavano suonando. Rimase sbalordito da come il pubblico fosse interessato alla band, e per questo motivo non impiegò molto per proporgli di registrare un disco originale, che sarebbe poi diventato "Dragonfly". Il disco fu registrato e pubblicato in poco tempo, ma nonostante le ottime prestazioni nei vari locali della zona, fu un flop commerciale clamoroso. Le motivazioni derivavano da alcuni problemi interni alla band, ma anche per la scarsa capacità manageriali dei promotori. Il gruppo si ritrovò subito al verde, non avevano soldi e nessun concerto si intravedeva all'orizzonte. Tuttavia ebbero una piccola ma importante occasione in una trasmissione di una radio di Los Angeles, dove riscossero anche un discreto successo. Nei giorni successivi ricevettero una proposta per un concerto al Fillmore West di San Francisco, ma i ragazzi erano troppo delusi dall'andamento commerciale del disco e decisero di non partecipare all'evento. Così i Dragonfly presero la strada di molte altre band, che li portò nell'oblio più oscuro. Passarono diversi anni dalla loro uscita, ma nel 1998 il Dj di Los Angeles che li aveva ospitati nella sua radio, ricevette una strana chiamata dal Belgio. Si scoprì che in una radio belga, venivano mandati alcuni brani oscuri dell'epoca e una delle canzoni dei Dragonfly si trovava incredibilmente nella top ten scelta dai radioascoltatori. Finalmente, anche se con diversi anni di ritardo, Dragonfly aveva trovato il suo meritato successo! di Giovanni Piccinini Fraction è il debutto della band christian rock chiamata Moon Blood, apparsa per la prima volta al pubblico nel 1971. L'album presenta alcune delle registrazioni psichedeliche più oscure e mistiche del periodo. Un lavoro dominato dalla disperazione, avvolta in una tenue e cupa atmosfera sonora e ossessionante melodia psichedelica. La voce del cantante Jim Beach, ha una vaga somiglianza con quella di Jim Morrison, le cui ire si mescolano in un costante senso di malinconia e ansia. La parte strumentale viene dominata da melodie crude e ossessive, sovraccariche di pedali fuzz, ma non prive di una certa ricchezza sonora. La storia racconta che nella ormai lontana estate del 1970, la band californiana entrò in studio e registrò Moon Blood in un'unica sessione, senza effetti e né particolari sovraincisioni. Il disco fu distribuito in poche centinaia di copie. di Jody Minelli L'hard prog inglese ha sempre avuto un ruolo principale nella storia del rock underground, anche grazie ad album come Bulletproof, che ebbe la luce nel 1972. John Du Cann, John Gustafson e Paul Hammond formarono questo grande trio, lavorando per la Purple Records, un etichetta molto attenta alle nuove band che nascevano negli scantinati di quel periodo. Dopo l'esperienza con gli Andromeda e con gli Atomic Rooster, nel 1973 Du Cann ebbe questa breve parentesi anche con gli Hard Stuff, realizzando due bellissimi Lp. Bullet Proff è un album molto piacevole e di pregevole fattura, grazie a 4/5 track di grande rilievo. E' un disco che non dovrebbe mai mancare agli appassionati del genere hard rock. Du Cann continuò successivamente a lavorare con gli Atomic Rooster, oltre a svolgere una carriera musicale prettamente da solista. di Giovanni Piccinini Janus è stata una rock band progressiva, composta da musicisti inglesi, ma stabilizzatasi a Krefeld (Germania) già nel 1970. Il disco fu registrato nel 1972 (in realtà alcuni brani come Gravedigger, furono registrati nel 1971) e rimase all'oscuro per diversi anni, nonostante avessero già firmato per la prestigiosa etichetta EMI "Harvest", insieme a gruppi come i Deep Purple, Pink Floyd e Edgar Broughton. La band originale era composta da Colin Orr (chitarra / tastiere), Roy Yates (chitarra classica), Bruno Lord (voce), Derek Hyett (voce), Mick Peberdy (basso) e Keith Bonthrone (batteria). Il risultato fu tradotto in uno stile molto originale, tale da essere definito da molti schizofrenico, con melodie morbide e ed altre che sfondavano i timpani con assonanze al punk. Sorprendentemente l'intero album (incluso il missaggio) fu messo insieme in sole 24 ore di studio. Per due anni la band ha vissuto in Olanda e ha partecipato a pochissime apparizioni dal vivo. Il secondo album, che avrebbe dovuto essere realizzato nel 1972/3, comprendeva alcuni pezzi fortemente durk e un brano di 25 minuti "Under the Shadow of the Moon", che includeva elementi già molto avanti per l'epoca. Purtroppo la EMI non prese ma in considerazione l'inedito, a causa delle vendite deludenti di "Gravedigger". Il disco fu riscoperto e pubblicato soltanto nel 2013. di Giovanni Piccinini Shinki Chen era un membro della grandissima band "Glue Speed e Shinki" ed è tuttora considerato uno dei piu grandi pilastri dell'underground nipponico. Per il suo modo di suonare la chitarra, veniva soprannominato l'Hendrix Japponese. Quest'album fu il primo lavoro da solista di Shinki, che gli permise di entrare anche nel gruppo dei "Glue Speed e Shinki", (band giapponese/filippina) producendo altri due ottimi album. Il sound del disco trasmette tutta la ruvidezza del blues, mischiato a gelidi e acidi assoli di chitarra e il sottofondo dell'organo a far da contorno. Se vi piacciono i "Flower Travellin Band" o i "Blues Creation" (altri due gruppi hard rock giapponesi), allora questo è l'album che fa per voi. di Jody Minelli Hard meat è il primo album omonimo di questa formazione britannica, attiva dal 1969 al 1971 e capitanata dai fratelli Dolan. L'album d'esordio riprende influenze acid, psych, rock con sfumature folk di altissimo livello. Il disco inizia con il brano "Trough a window", lo stesso che darà il nome al secondo e ultimo album, e continua con due brani meravigliosi come "Space between" e "Run shaker life", che occupano quasi metà del lato b. Davvero un grandissimo esordio per questa band inglese, che riesce ancora oggi ad emozionare il suo pubblico, nonostante i cinquant'anni passati e la poca considerazione di una larga parte della critica musicale. L'album fu distribuito dalla Warner bros records. |