di Jody Minelli L'album dei Maypole fu pubblicato nel 1971, ma ebbe poca fortuna dopo la sua distribuzione, finendo per essere accantonato negli scaffali, insieme ad altri dischi da 2$. Qualche decennio dopo alcuni intenditori si resero conto di quanto fosse fantastico quest'album e per questo motivo divenne un oggetto molto ricercato dai collezionisti. Demian Bell e Paul Welsh videro il loro album di debutto distribuito dalla label Colossus, nel periodo peggiore dell'etichetta, a causa di vicissitudini interne. La band si formò a Baltimora nel Maryland, alla fine del 1969 e fu soprannominata Maypole, come simbolo del libero pensiero. Il loro sound veniva paragonato a gruppi come i Cream, gli Iron Butterfly e i Led Zeppelin, soprattutto per le abilità chitarristiche di Demian Bell e il suo modo di suonare alla Hendrix, con vibrazioni blues psichedeliche ben udibili nella traccia "Show Me That Way", Melodie incantevole ed eccellenti armonie furono gli ingredienti che resero quest'album uno straordinario pezzo di musica hard rock psichedelica, Maypole ottenne presto l'attenzione dei media, a cui seguì un tour promozionale, comprese apparizioni dal vivo in programmi televisivi nazionali, Purtroppo però l'etichetta e la casa discografica smisero di sostenere il loro gran lavoro. Successivamente la band si trasferì in Olanda, continuando a suonare con discreto successo. Gli eccessi causati dal loro stile di vita portarono a numerosi cambiamenti di formazione, e per questo decisero di chiudere il loro percorso musicale nel 1972. Alcuni membri continuarono ad esibirsi nella band "The Flying Circus". di Jody Minelli I Day Blindness si formarono nel 1968 da una fusione di due band della Jefferson High School, presso la contea di San Matteo, in California. Una band era guidata da un trio, guidato dal chitarrista Gary Pihl della vicina Santa Clara High, Felix Bria alle tastiere e Dave Neuman alla batteria. Nella stessa contea suonavano anche i Dimensions, formati dai fratelli Tabucchi, Mark e Charles, ai sassofoni il chitarrista Ken Starr (fratello minore di un membro dei Ventures) Roy Garcia alla batteria, John Vernaza alla chitarra ritmica e il bassista Ramos Ramirez. Pihl e Bria rimasero così colpiti dalle capacità di Garcia come batterista, che non impiegarono molto per chiedergli di sostituire Neuman. Nell'estate del 1968 nacque cosi il trio Day Blindness. Nel corso dell'anno successivo la nuova band americana suonò in molti dei locali più importanti della Bay Area, aprendo i concerti per band come gli Sly & the Family Stone, sia a livello locale che in tournée. La loro musica era rappresentata da lunghe jam, con forti influenze, sia dagli Iron Butterfly che dai Doors, sulla scia blues della baia di San Francisco. Nel 1969 Mark Tabucchi (un grande fan dei Day Blindness), iniziò a costruire un piccolo studio al n°10 di Claude Lane, finanziato soprattutto da sponsor locali, in previsione della registrazione di un album. Una volta che lo Studio 10 fu pronto, i Day Blindness (con Dave Mitchell al posto di Garcia) iniziarono a lavorare per il loro album di debutto. Durante le sessioni di prova, sia Bob Dylan che Janis Joplin si fermarono nei loro studi per fornire una serie di suggerimenti per la band, compresi i titoli delle canzoni e le illustrazioni. ma purtroppo l'uscita del loro album non ebbe un grande successo. La band si sciolse poco dopo l'uscita del loro primo disco, Il batterista Mitchell lavorò successivamente con altri artisti, tra cui gli Emerson Lake & Palmer e Pihl si unì a due ottimi gruppi (in due periodi differenti), come i Boston ( una celebre band hard rock statunitense) e i Sammy Hagar, di Jody Minelli I Fat erano un gruppo heavy psych/blues rock statunitense, dai contorni duri e con una voce solista davvero profonda che ricordava gli Ellison, i Fraction, gli Damnation of Adam Blessing. La formazione era composta da James Kaminski e Michael Benson alle chitarre, Guy De Vito al basso e William Benji Benjamin alla batteria. L'album di debutto fu registrato nel 1970 con la RCA Victor Records, presentando un sound che risultava davvero notevole all'ascoltatore, con i riff di chitarra molto energici e morbidi allo stesso tempo, il giusto mix tra il classico sound hard rock dei primi anni 70, unito a deliziose punte melodiche che li contraddistinguevano e che venivano molto apprezzati dai fans dell'epoca e non solo. Andarono in tournée e aprirono i concerti di numerosi gruppi ben noti dell'epoca, tra cui gli Allman Brothers e The Paul Butterfield Blues Band, mentre suonavano in luoghi storici come il Madison Square Garden, Fillmore East e lo Strawberry Fields nel Festival del 1970. L'eccellente lavoro di chitarra e alcuni arrangiamenti creativi ne ricordavano molto i Quicksilver, di metà periodo. Nel 1976 sfornarono il secondo ed ultimo lavoro che purtroppo fu susseguito da varie brutte situazioni e attriti tra i membri del gruppo e il management. Questo portò ad ad un cambio del sound che non fu molto apprezzato dai fans. Dopo una lunga pausa, sono tornati nel 2020, grazie ad una importante reunion richiesta dai fans, per il loro cinquantesimo anniversario dall'uscita del primo disco. di Jody Minelli L'unico album di questo quintetto di Levittown (USA) è un'interessante fusione di prog, hard rock e psichedelia. La lunga apertura, “All of Them Witches”, il cui testo simboleggia il percorso degli amici del cantante, devastati dall'eroina, è solo l'inizio di un crescente viaggio. I poderosi assoli di chitarra di Belsky sono bordate heavy prog. che per fortuna non soccombono sugli altri strumenti. Elaborati arrangiamenti su tastiere hammond, piaceranno sicuramente ai fans del tipico sound anni 70. La cantante Lyne Bunn, offre una strepitosa performance nelle traccia "Sins", scritta insieme a Belsky, rocker da bar band dei primi anni '70, nonché chitarrista di elevata fattura. La ballata "Wasted Time" presenta ancora una volta i gustosi assoli di chitarra di Belsky, uniti al tributo pinkfloidiano di Venier e gli attacchi wah-wah alle tastiere. La traccia "Look Again", di oltre 11 minuti, si apre con l'assolo di Venier, alla "Locomotive Breath" dei Jethro Tull. La jam di 5 minuti successiva è evidenziata ancora una volta dagli assoli e dal batterista di Belsky, John Fragos. Questo era l'hard rock dei primi anni '70, seguito da quella magica atmosfera che riempiva le serate dei locali, dove queste band suonavano. La band era pronta a registrare un altro album, ma a causa di sopraggiunti problemi con il management, decisero di sciogliersi da li a poco. di Jody Minelli I Privilege registrarono un album acid psych rock sull'etichetta T-Neck, nel 1969. La collaborazione nacque da un concerto di Jimi Hendrix alla Syracuse University di New York, supportata dagli Isley Brothers e dal gruppo Soul Survivors, che avevano già lavorato con Tom Bell. Quando i Soul Survivors si trasformarono in Privilege, convinsero gli Isley a firmare per la label americana. Il risultato fu questo raro album omonimo, un bel acid psych hard rock sapientemente prodotto, con un intenso panning stereo, l'eccellente chitarra del frontman Edward Leonetti, l'organo hammond di Paul Venturini e le linee di basso melodiche di Jack Douglas, in seguito tecnico degli Aerosmith, Lou Reed e Cheap Trick. di Jody Minelli La JPT Scare Band formata dal chitarrista/cantante Terry Swope, dal batterista Jeff Littrell e dal bassista Paul Grigsby, iniziò a registrare il loro secondo album nel proprio seminterrato di Kansas City. Sebbene la loro storia iniziò nel 1973, il primo album, Acid Acetate Excursion, non fu mai pubblicato fino al 1994, oltre vent'anni dopo la loro formazione. Tramite la loro etichetta Monster Records, pubblicarono altri due album (ormai diventati di culto nel mondo del rock underground) Rape Of Titan's Sirens nel 1998 e Sleeping Sickness nel 2000. Entrambe le pubblicazioni misero in risalto un eccellente blues psichedelico/proto-metal, attraverso il lavoro di chitarra ultraterreno e sconosciuto di Terry Swope. Questa è stata l'unica pubblicazione finora del loro album Rape Of Titan's Sirens, avvenuta nel 1998, su Monster records in vinile trasparente limitato. di Jody Minelli La band dei Gomorrah nasce alla fine degli anni 60 con l'inizio del movimento progressive tedesco, fu fondata da Helmut phol (batteria) Eberhard Krietsch (organo) Oschiel e Claudi (chitarra). Nel 1970 fecero la loro prima registrazione, mentre nel 1971 uscì (secondo la critica) il loro primo miglior album, caratterizzato da suonate d'organo heavy prog. Nel 1972 usci il secondo disco della band, caratterizzato dal loro canto del cigno "I Turned to see whose voice it was", un album ricco di influenze prog e pesanti riff di chitarra, che resero anche quest'album una perla nel panorama underground tedesco. Davvero un lavoro egregio da riascoltare e rivalutare e magari inserire tra gli annali del rock del periodo. di Jody Minelli Unico album per questa formazione britannica, per un concentrato di vera psichedelia heavy molto interessante. La peculiarità di questo quartetto inglese era causata dall'assenza di un chitarrista solista, ma ovviarono a questa mancanza puntando sul tastierista Steve Milliner. Sarà questa scelta a caratterizzare diversi brani del disco, ad iniziare dalla prima track "Coppet Sunset", dove il ritmo diventa martellante sin dalle prime note, con l'organo hammond a dare il meglio di sè. Da sottolineare anche "The green cup" altro capolavoro psichedelico. Steve Milliner suonò in precedenza alle tastiere con i Black Cat Bones, una band blues-rock con sede a Londra, con un solo album all'attivo durante il loro breve percorso. La maggior parte delle canzoni dell'album furono scritte da Dave Skillin, vocalist del gruppo. Il disco fu pubblicato nel 1970 per l'etichetta Deram Nova sia in versione mono che stereo. di Jody Minelli Spontaneous Combustion è stata una band britannica formata agli inizi degli anni 70, dai fratelli Margetts e dal batterista Tory Brock. Nel 1972 venne alla la luce il loro primo disco "Triad" pubblicato dalla Harvest. La formazione era originariamente conosciuta come "Transient Sand" ed era gestita dal promoter locale John House, un amico di Greg Lake Of Emerson, Lake & Palmer. Attraverso questa associazione Lake si offrì di produrre il gruppo, poi divenuto noto come Spontaneous Combustion. Si trattava di un ottimo album hard prog. con sfumature heavy jazz, contenente almeno 4/5 track di grande livello. Anche oggi sono meritevoli di menzione i brani "Spaceship", un hard rock allo stato puro e "Brainatorm" più incentrato su un ottimo lavoro heavy psych. La metà del lato b viene occupata dalla traccia "Pan", un concentrato di hard prog, che trasmette agli ascoltatori tutto il talento dei membri del gruppo. Nel complesso si può definire un album da riscoprire e valutare, tra le miriadi gemme nascoste di quegli anni. di Jody Minelli L'hard prog inglese ha sempre avuto un ruolo principale nella storia del rock underground, anche grazie ad album come Bulletproof, che ebbe la luce nel 1972. John Du Cann, John Gustafson e Paul Hammond formarono questo grande trio, lavorando per la Purple Records, un etichetta molto attenta alle nuove band che nascevano negli scantinati di quel periodo. Dopo l'esperienza con gli Andromeda e con gli Atomic Rooster, nel 1973 Du Cann ebbe questa breve parentesi anche con gli Hard Stuff, realizzando due bellissimi Lp. Bullet Proff è un album molto piacevole e di pregevole fattura, grazie a 4/5 track di grande rilievo. E' un disco che non dovrebbe mai mancare agli appassionati del genere hard rock. Du Cann continuò successivamente a lavorare con gli Atomic Rooster, oltre a svolgere una carriera musicale prettamente da solista. |