di Jo Van Knee "The Acid Test" è un documento sonoro che descrive le origini del movimento hippie della Bay Area, un monumento musicale storico di non facilissimo ascolto, ma ritenuto da molti veramente imprescindibile. Il disco riflette la filosofia avanguardistica e anarchica, che derivava dall'uso dell'LSD nel periodo pre-hippie della west-coast, seguendo lo stile di Timothy Leary e Dick Alpert. La registrazione avvenne durante le "14 Hours Actual Trip" e contiene le enigmatiche e leggendarie interviste a Ken Kesey e Ken Babbs e la prima apparizione sui solchi di un vinile dei Grateful Dead, il vero background musicale per le poesie del guru dell'LSD, L'album fu stampato nel Marzo del 1966, giusto qualche giorno prima della fuga in Messico di Kesey, nel periodo in cui aveva l'FBI alle calcagna! Praticamente tutto cominciò da qui! di Giovanni Piccinini Nine Days Wonder è un disco molto difficile da definire, dalle tracce contenute nel disco emerge sicuramente l'influenza zappiana, nello spirito free del Krautrock di quel periodo. La formazione era composta dal fondatore e cantante Walter Seyffer, Rolf Henning (chitarra, piano), Karl Mutschlechner (basso) dall'Austria, John Earle (sassofono, flauto, chitarra) dall'Irlanda e dal batterista Martin Roscoe. L'album fu registrato dal bravissimo ingegnere Dieter Dirks (nel suo studio di Colonia), con risultati veramente eccellenti. Per farsi un'idea più precisa basterebbe immaginare il sound di Frank Zappa, o dei Beardfish unito ad una intensa dose di Led Zeppelin e dei Black Sabbath, una combinazione di influenze incredibili contenuta in una sola e unica gemma musicale. di Giovanni Piccinini The Far Cry è l'unico album prodotto dalla band di Boston, la cui composizione era formata da incredibili talenti: il bassista Sean Hutchinson, il chitarrista Paul Lenart, il tastierista Larry Luddecke, al sax Dick Martin, il batterista Victor McGill, il chitarrista David Perry e il cantante Jere Whitting. Dal disco si possono evincere sonorità dei Beefheart e di John Cipollina dei Quicksilver Messenger Service. Trattasi di un album con tracce pressoché originali (la sola eccezione è una cover di "Sweet Little Angel" di Riley King). L' album presenta una strana miscela di jazz fusion e rock psichedelico, con l'aggiunta di voci ululanti, il sassofono e altri strumenti, come il vibrafono, l'organo e il conga. di Giovanni Piccinini Mirkwood viene ricordato come l'unico album prodotto a Dover (contea del Kent in Inghilterra) e distribuito in meno di 100 copie. La band si formò nei primi mesi del 1971, da Jack Castle (autore di tutti i brani) e Mick Morris. Nel 1971 l' heavy rock era diventato la forza musicale predominante del paese: Jack e Mick decisero di formare una nuova band che suonasse materiale interamente originale. Il risultato dei loro sforzi fu chiamato Mirkwood. La formazione di musicisti era composta da Derek Bowley alla voce, Dade Evans al basso, Mick Morris e Jack Castle alla chitarra e Steve Smith alla batteria . L'ultima apparizione dei Mirkwood fu al Marlowe Theatre, presso la città di Canterbury nel 1978. di Giovanni Piccinini The Way We Live è una sorprendente raccolta di rarità, che offre una straordinaria fotografia della versatilità underground dei primi anni '70. "A Candle for Judith" è il debutto della band avvenuto nel 1971, un viaggio incredibile di otto tracce che ancora oggi trasmette tutta la sua grande originalità. Il disco fu pubblicato dall'etichetta "Dandelion" fondata da Joan Peel. di Giovanni Piccinini Bolder Damn era una rock band heavy rock, proto stoner di Fort Lauderdale (Florida), nata nel 1969. Nei primi anni, il gruppo si impegnò ad aprire i live delle più grandi band dell'epoca. Ma i ragazzi erano insaziabili di registrare un disco tutto loro, cosi decisero di produrre in sole quattro ore (e senza alcuna sovraincisione) una delle perle più incredibili di quel periodo. L'etichetta Rockadelic provò a cercare i master tape di tale disco, che però risultavano scomparsi. Tramite l'aiuto del chitarrista Glen Eaton e con il supporto degli altri membri, si riuscì a trovare una copia originale, riuscendo cosi a salvare tutto il materiale. A causa della loro giovane età, alcuni dei membri decisero di iniziare la carriera militare (in quel periodo c'era ancora la guerra del Vietnam) causando cosi la fine prematura della band Bolder Damn. Furono molte le etichette che iniziarono ad interessarsi a questa band, ma purtroppo il suo destino era già stata segnato.. di Giovanni Piccinini Flash dei The Moving Sidewalks è un disco fondamentale di psichedelia e rock blues Texano, prodotto nel 1969. L'album vede la presenza del chitarrista Steve Gibbons che più tardi (assieme a Frank Beard degli American blues) andrà a formare gli ZZ TOP. La band era composta da Gibbons alla chitarra, Don Summers al basso, Dan Mitchell alla batteria e Tom Moore alle tastiere. Gibbons fondò il gruppo psichedelico texano a metà degli anni '60, attirando rapidamente un grande seguito, soprattutto nella "scena adolescenziale" di Houston. Registrarono diversi singoli, che successivamente confluirono nell'unico album "Flash". La track "99th Floor" fu un grande successo, tale da rimanere in cima alle classifiche per sei settimane. Al gruppo fu chiesto di aprire molti tour di band leggendarie, inclusi Jimi Hendrix e The Doors. Aprirono un concerto anche per la fantastica band psichedelica del Texas, 13th Floor Elevators, presso il locale "Love Street Emporium" di San Antonio. In quel particolare giorno accadde un evento clamoroso, il concerto degli Elevators fu interrotto solo dopo poche canzoni dalla polizia di San Antonio, che arrestò il cantante della band, Roky Erickson. Successivamente Tom Moore e Don Summers furono arruolati nell'esercito degli Stati Uniti, Billy Gibbons e Dan Mitchell aggiunsero Lanier Greig e formarono i primissimi ZZ Top. di Giovanni Piccinini Nella fine degli anni 60-70 accadeva molto frequentemente di ascoltare dischi che comprendevano più influenze artistiche, ma pochi lavori avevano la capacità di sorprendere veramente. Bill Spooner in quest'album intraprende un vero e proprio viaggio mistico, toccando diverse corde musicali, dal blues rock alla heavy psych con passaggi hard rock pesanti, fuzz improvvisati, Jazz, Soul, Funk e sfumature country nel finale. Un disco totale, probabilmente non per tutti.. ma sicuramente per chi ama veramente la musica con la M maiuscola. di Jo Van Knee Gli Stud erano un gruppo texano composto da tre musicisti, che non avevano nulla a che vedere con i più conosciuti Stud Inglesi. Pubblicarono un unico disco nel 1975, distribuito in sole 200 copie. L'album conteneva tracce di boogie-rock, hard-psych-prog molto vicine al sound dei Morly Grey e degli Incredible Hog. All'epoca il chitarrista Tim Williams aveva soltanto diciassette anni. di Jo Van Knee Rick Saucedo era uno squattrinato musicista che si guadagnava da vivere impersonificando Elvis nei vari locali di Chicago. Con sforzi finanziari non indifferenti riuscì finalmente a autoprodurre e pubblicare un disco che aveva nel cassetto dal 1972. Purtroppo però l'album non ebbe il successo sperato, in quanto molte persone credettero che si trattasse del solito LP con covers di Elvis. Questo fu un vero peccato, perche l'album offriva una magnifica psichedelia, sul livello di Bobb Trimble o Michael Angelo. La title track di 19 minuti è qualcosa di molto inusuale nel mondo delle "Private Press". |