di Giovanni Piccinini Album killer hard prog con tracce psych e blues dell'oscuro gruppo britannico dei Norman Haines Band, formato dal musicista Norman Haines (membro anche dei Locomotive insieme a Jim Simpson e per un breve periodo componente della prima linea dei Black Sabbath). Il loro album "Den of Iniquity", pubblicato nel 1971, è diventato uno dei pezzi da collezione più ricercati dell'area underground inglese. L'album album è stato registrato negli studi di Abbey Road e prodotto da Peter Brown nella primavera del 1971. Norman Haines è un grande tastierista, il cui stile risulta essere molto simile a quello di "David Sinclair" dei Caravans, o "Graham Feild" del Rare Birds. Nota curiosa, al momento dell'uscita del disco, molti negozi si rifiutarono di rifornire Den Of Iniquity, causa della sua copertina, ritenuta troppo grottesca e disgustosa per essere presentata ai loro acquirenti. L'assenza dagli scaffali dei negozi di dischi lo trasformò in uno degli oggetti da collezione più ricercati di tutti i tempi. La stampa originale inglese oggi viaggia tra i 2000 e i 3000 euro, a seconda delle condizioni. di Pino Ninni Band di progressive rock fondata a Barcellona, nel 1970, uno dei primi gruppi rock spagnoli ad aver pubblicato un album. Lo fecero anche se non erano sicuri se fosse possibile farlo ma alla fine ottennero un buon disco. Sebbene il dittatore Franco fosse nei suoi ultimi anni, stava ancora mantenendo una presa salda sul paese, si stavano facendo grandi aperture per il turismo europeo e il regime non era così incredibilmente rigido come una volta, il che significava che alcuni di quei gruppi ribelli furono in grado di pubblicare dischi rock stridendo attraverso le reti. Tra gli altri primi gruppi c'erano SMASH, MUSICA DISPERSA (folk-rock), MAQUINA (killer prog RnR) e TAPIMAN. Questa band fu il progetto di Guillermo Paris, venivano dalla periferia di Barcellona e facevano parte di un gruppo folk "Els Mussols", prima di cambiare i loro nomi in "Aqua De Regaliz" e infine Pan & Regaliz. La loro musica fu etichettata come proto-prog ma si può dire che essendo i membri del gruppo affascinati dall'album di debutto dei JETHRO TULL, This Was e in qualche modo anche dai CREAM, furono fortemente influenzati da loro e quindi descritta più come rock blues psichedelico. Il gruppo ebbe più di un legame con i rivali / amici di città MAQUINA, suonando molti concerti insieme, condividendo membri e persino condividendo all'inizio la stessa etichetta. Ma ulteriori cambiamenti (e il coinvolgimento di ex membri Tapiman) non incisero positivamente sulla band e i Pan & Regaliz si sciolsero nel 1972. di Giovanni Piccinini La storia dei Tymepiece comprende una transizione musicale iniziata con il garage punk dalla metà degli anni '60 e finita sette anni dopo nel regno del rock psichedelico con importanti sfumature prog. Il primo e unico album "Sweet Release'" di questa band australiana risale al 1971, è un ottimo esempio di quando elementi di psichedelia, folk e country rock combinati tra loro, con un tocco di rock progressivo riescono a creare una miscela unica. La band è nata nell'area delle Blue Mountains intorno a Lithgow (NSW) e comprendeva un gruppo di musicisti incredibilmente abili. Il loro percorso è iniziato nel 1965 come The Black Diamonds, uno degli outfit garage / punk più feroci che l'Australia abbia mai prodotto. Meritevole d'ascolto è sicuramente "I Want, Need, Love You" nella compilation punk di Ugly Things 60. La formazione dei Black Diamonds comprendeva Glenn Bland (voce, armonica), Allan 'Olly' Oloman (chitarra, voce), Brian 'Felix' Wilkinson (organo, piano), Alan Keogh (basso) e Colin McAuley (batteria). Pubblicarono due singoli nel 1967 con un punk duro su entrambi i lati. Nel 1968 Darcy Rosser sostituì Keogh al basso e la band cambiò nome in Tymepiece, trasferendosi definitivamente a Sydney. Sweet Release fu rilasciato nel 1971, Oltre agli altri ottimi brani presenti nell'album, quello che rappresenta il fulcro di tutto il disco è senza dubbio "Shake Off", otto minuti incredibili di basso rombante, tamburi martellanti, riff pazzeschi di blues selvaggio uniti alla melodie dell'arpa e assoli di organo pesanti e pulsanti. Dopo un album di debutto così sorprendente, i Tymepiece avrebbero dovuto progredire al livello successivo, ma si sciolse inspiegabilmente prima della fine dell'anno. Di questo gruppo sono rimaste poche tracce, ma è rimasto un album degno di un grande ascolto e il ricordo di eccellenti musicisti. di Pino Ninni Tarkus fu una band di hard rock/progressive Peruviana, si formarono a Lima nel 1971. I membri erano i peruviani Alex Nathanson e Walo Carillo e, gli argentini, Dario Gianella e Guillermo Van Lacke. Fu Guillermo Van Lacke, il bassista del gruppo, ad avvicinarsi a due membri della band peruviana Telegraph Avenue: Alex Nathanson, cantante e chitarra acustica, e Walo Carrillo, batteria e percussioni. Entrambi i musicisti avevano appena finito di registrare il primo lp dei Telegraph ma decisero di lasciare temporaneamente i Telegraph per unirsi a Van Lacke ed esplorare nuove idee musicali nella direzione di mescolare hard rock con progressive. Il nuovo gruppo fu battezzato Tarkus. Il trio ebbe un discreto successo nei concerti ma mancava l'elemento melodico. Finalmente arrivò nei panni di Dario Ginella, chitarrista argentino, amico di Van Lacke, accanito fan dei Led Zeppelin, e che era, come Guillermo, un prolifico compositore. Dopo mesi di suonare insieme, la band registro l'album, "Tarkus" che usci nel 1972. di Giovanni Piccinini Primo album omonimo hard blues della band inglese dei Toe Fat, nata nel 1969, una delle tante band prodotta da Ken Hensley. Trattasi di uno dei dischi più potenti dell'epoca, con alcune track veramente notevoli come "That's My Love for You", "Bad Side of the Moon" "Just Like the Rest" o "I Can't Believe" ma tutto il disco merita un ascolto importante. Nota curiosa: la prima cover inglese fu censurata per la presenza di due corpi nudi, che vennero successivamente sostituiti con una pecora. di Giovanni Piccinini I Cycle a nacquero a Middlesborough (Regno Unito) nel 1968, da un'idea di John Whittingham (autore dei testi, vocalist e chitarrista della band). In realtà il primo nome scelto per la band fu Psycle, ma fu poi rapidamente modificata in Cycle. Il trio formato da John, Ronnie Patterson al basso e Norman Smith alla batteria, acquisì rapidamente un seguito significativo nel circuito locale, aprendo diversi live di alcune ottime band del periodo, come gli Atomic Rooster, Mott The Hoople e i Van der Graaf generator. Nel 1971 registrarono un album demo, presso gli SRT Studios nel Bedfordshire, pubblicandolo successivamente in 99 copie e vendendolo nei loro concerti, inviato a vari editori, ai promotori e alle case discografiche. Purtroppo oggi tale vinile risulta introvabile. Nel 1973 autofinanziarono la registrazione di un secondo album, rimanendo coerente alla psichedelia molto energica del precedente, ma con una forte evoluzione al rock elettronico e alle vibrazioni cosmiche tipiche degli Hawkwind. Purtroppo però quest'album non fu mai pubblicato. Soltanto recentemente la Rise Above Relics è riuscita ad ottenere il materiale originale del loro secondo disco, riuscendo finalmente a completare la sua pubblicazione, avvenuta ufficialmente nel 2020. All'interno è stata aggiunta anche la ristampa del loro primo disco. Ascoltando entrambi i vinili si percepisce subito l'incredibile talento di questa formazione inglese, ed è per questo che avrebbero meritato un riconoscimento nettamente più ampio e un contratto discografico adeguato. I Cycle rimangono ancora oggi una band molto oscura, ma finalmente dal 2020 possiamo apprezzare la qualità di tutto il materiale prodotto da questa band. Stoney & The Jagged Edge – Chasing Rainbows, US, 2014, heavy psych, ACID ROCK, proto punk, FUZZ18/3/2021
di Giovanni Piccinini Unico album estremamente oscuro per questa incredibile band americana, formata a Detroit (Usa) nel 1966, da ragazzi che in quel periodo frequentavano il liceo. Il disco contiene sei lunghi brani inediti riscoperti nel 2014 dalla Big Beat Records ( un etichetta di proprietà della Ace Records). Tutto il materiale proviene da una session in studio, andata perduta per lunghi anni da parte degli Stoney & The Jagged Edge di Detroit, un gruppo che in quel periodo aveva un ottimo seguito locale, oltre ad essere tra le principali attrazioni del famoso Grande Ballroom, negli stessi giorni in cui vi suonavano anche gli MC5, SRC, gli Stooges e altre importanti formazioni. Anche il loro sound era caratterizzato da una selvaggia presenza scenica e dal carisma del frontman, "Stoney" Mazar Dave. Riuscirono ad aprire anche concerti dei Doors, Cream, The Mother of Invention, Pink Floyd, The Paul Butterfield Blues Band, Albert King, BB King, The Animals, Mitch Ryder & The Detroit Wheels, Canned Heat, Blue Cheer, Iron Butterfly, Traffic, e Fleetwood Mac. Il gruppo, un quartetto attivo tra il 1967 ed il 1968, portava il marchio inconfondibile del suono della Detroit dell' epoca, tra heavy psych e proto punk. La storia delle band non ebbe molta durata nonostante l'ottimo materiale a disposizione. Le tracce furono registrate allo United Sound System di Detroit, nel Maggio del 1968, dall'ingegnere Danny Dallas. Poco dopo la registrazione dei brani, i suoi membri furono informati di un incendio che bruciò tutti i loro nastri, questa fu una notizia sconvolgente che portò allo sconforto tutto il gruppo e al conseguente abbandono definitivo della scena, alla fine del 1968. La loro storia poteva rimanere sepolta per sempre, fino a quando Alec Palao, ricercatore e consulente della Ace Records, frugò nei residui scampati all'incendio del deposito e incredibilmente scoprì che i nastri erano ancora intatti. L'album uscì nel 2014 e la sua vendita fu talmente sorprendente, che diventò sold out in pochissimi giorni. La chiusura del cerchio finalmente era avvenuta! di Pino Ninni Salvation fu un gruppo di rock psichedelico americano di San Francisco della fine degli anni '60. Il gruppo iniziò come New Salvation Army Banned nel 1967 con la formazione di Al Linde al canto e Joe Tate alla chitarra, successivamente integrati dal bassista Artie McLean, dal tastierista Art Resnick e dal batterista Teddy Stewart. Si esibirono nell'area di San Francisco, uno dei primi spettacoli importanti per loro fu l'11-16 luglio 1967, con l'apertura per la Paul Butterfield Blues Band e il Roland Kirk Quartet al Fillmore Auditorium. Nel 1968 cambiarono il loro nome in Salvation e pubblicarono questo album di debutto con lo stesso nome e con una copertina molto nello stile dei gruppi di S.Francisco seguito successivamente nello stesso anno dal secondo album, "Gypsy Carnival Caravan", entrambi su ABC Records. Si sciolsero nel 1970 per questioni finanziarie. di Pino Ninni I Golden Dawn furono un gruppo di rock psichedelico americano formato ad Austin, in Texas, nel 1966. La band pubblicò un album, intitolato Power Plant, prima di sciogliersi subito dopo l'uscita dell'album nel 1968. La casa discografica, la famigerata etichetta International Artists di Houston, prima di far uscire l'album prese una strana decisione che mise in difficoltà la band.Successe che, pochi mesi dopo l'uscita dell'album di debutto dei 13th Floor Elevators "Psychedelic Sounds", i Dawn avevano terminato Power Plant a metà del 1967 ed erano pronti a lanciarlo ma, dato che gli Elevators stavano iniziando a registrare il loro secondo album, Easter Everywhere, il management della casa discografica pensò, per ragioni sconosciute, di farlo uscire per primo, con grande sgomento della band; l'album usci nel 1968 ma fu ingiustamente snobbato. Nel corso degli anni i Golden Dawn diventarono gruppo di culto e Power Plant molto considerato tra gli appassionati e collezionisti di psichedelia americana. di Giovanni Piccinini "Epizootic" era un gruppo rock progressivo svedese formato a Göteborg (Svezia) a metà degli anni '70. Nel 1976 pubblicarono l'unico album "Daybreak" della loro discografia, composto da dieci brani scritti in lingua inglese. Quello che mancava all'album in tema di produzione, fu compensato dalla loro musica e dalla pura energia delle loro performance, contraddistinte da pezzi deliziosamente complessi, ma con un'atmosfera primordiale. L'inclusione di flauti e sintetizzatori conferirono alla produzione un vero tocco psichedelico, virando anche verso l'acid rock e infine all'hard rock tipico degli anni '70. |