di Giovanni Piccinini Siamo alla fine degli anni 70 e in quel periodo Chicago era la capitale dell'Urban Blues. Nello stesso periodo, precisamente nel gennaio 1968, Garrett Oostdyk (chitarra), George Faber (voce, armonica), Tabe (basso a otto corde) e J. Michael Powers (percussioni), quattro giovani locali che condividevano una grande passione per il rock, decisero di formare i Finchley Boys. Ormai la febbre psichedelica si era diffusa in tutti gli angoli del territorio americano, cospargendo di follia le strutture musicali più collaudate con distorsioni fuzz heavy - acid blues. I Finchley Boys erano diventati rapidamente una popolare live band nella zona della loro città natale di Champaign, Illinois. Il passo successivo, ovviamente, fu quello di trasferire la loro musica su nastro, eseguendo una sessione che durò fino al mese di Giugno del 1969, Il lavoro della band non si concretizzò immediatamente, ma soltanto nel 1972 (quando ormai il gruppo non era più unito) fu rilasciato il loro primo album "Everlasting Tributes". Everlasting Tributes è un disco di acid rock lisergico con forti influenze blues, tipico dei Cream, Jimi Hendrix, The Kinks, the Animals, Yardbirds, Jefferson Airplane, Quicksilver Messenger Service e Country Joe & The. Fish. Nella loro musica era possibile tracciare anche un chiaro riferimento a band garage della metà degli anni '60. La loro influenza traeva origini anche da band come i Litter, gli Iron Butterfly e gli Steppenwolf. Nel loro periodo migliore ebbero la grande possibilità di suonare nel famoso Kinectic Playground, dove emersero alcuni gruppi psichedelici come gli HP Lovecraft, gli Haymarket Square, i Bangor Flying Circus e gli Illinois Speed Press. Diverse registrazioni della band (mai pubblicate) circolarono separatamente per diversi anni, in modo non ufficiale, fino al 2010, quando decisero di rincontrarsi e ristampare l'album originale, aggiungendo anche materiale extra registrato nei loro live tra il 1968 e il 1970. di Pino Ninni Blues Creation fu una band giapponese di heavy blues psichedelico formata nel 1969 dal chitarrista Kazuo Takeda, dal bassista Noji Yoshiyuki, dal batterista Tashiro Shinichi e dal cantante Fumio Nunoya in seguito allo scioglimento della prima band di Takeda "The Bikkies". Nell'ottobre 1969 i Blues Creation pubblicarono il loro omonimo album di debutto di cover blues, con canzoni scritte da Sonny Boy Williamson, Memphis Slim, Chester Burnett, J. Mayall-E. Clapton, Willie Dixon e Otis Rush. Dopo alcuni cambi di formazione, l'agosto 1971 vide l'uscita del loro primo album di materiale originale, "Demon & Eleven Children" un disco molto bello e più maturo del primo contenuto in una splendida copertina apribile psichedelica; il solido sound ricco di chitarra fuzz e blues di questo disco, fu ben apprezzato dai fanatici e appassionati psichedelici dell'epoca, la title track "Atomic Bomb Drop" ne è un esempio calzante di come il chitarrista Takeda abbia ben imparato le lezioni dei grandi virtuosi inglesi e americani. Quell'anno pubblicarono anche Carmen Maki & Blues Creation, con la band guidata dalla cantante Carmen Maki. La vita della band Blues Creation si fermerebbe qui se non fosse che, dopo la pubblicazione del loro ultimo album, "Blues Creation Live", kazuo Takeda diede vita a un nuovo gruppo di tre elementi chiamato semplicemente "Creation" che fece un tour in Giappone con la band hard rock americana Mountain nel 1973. Il 1975 vide l'omonimo Lp "Creation", prodotto da Yuya Uchida e caratterizzato da una foto di copertina di una dozzina di ragazzi nudi che urinavano frontalmente. di Giovanni Piccinini I Charge erano un power-trio britannico nato dalle ceneri delle band heavy-blues locali della South Coast inglese, Baby Bertha e Sweet Poison. Il gruppo era composto da Dave Ellis ( alla chitarra), Pete Gibbons (alla batteria) e Ian Mclaughlin (al basso). Il loro sound si sviluppava prettamente sulla scia di una psichedelia pesante, ed era influenzato da artisti e da band come Jimi Hendrix, i Cream, i Free, e i Fleetwood Mac di Peter Green. Nel 1973 incisero un album demo negli studi SRT di Luton (in Inghliterra), stampato in 99 copie prive di copertine e successivamente distribuite tra familiari, amici e ad alcune case discografiche, per quello che si rivelò un tentativo fallito di ottenere un contratto discografico. La storia di questa band è rimasta sconosciuta fino agli inizi degli anni 90, quando un appassionato interessato ad avviare un etichetta discografica, specializzata in ristampe di dischi oscuri, riuscì a trovare una copia del disco dei Charge. Senza avvertire i suoi membri, decise di produrre una ristampa omettendo i crediti e altri particolari che potevano indurre ad un rintracciamento della band. L'album fu stampato in poche copie, ma le vendite furono considerate abbastanza buone, tali da giustificare l'uscita di un Cd, uscito in commercio nel 1995. I membri della band non furono avvertiti neanche questa volta. Nel 2010, Ian Mclaughlin decise di visitare una fiera di dischi e cercando tra gli scaffali si trovò davanti ad un bootleg (da 15 sterline), trovando sulla sua copertina lo stesso nome della sua vecchia band. Fu ancora più sorpreso quando girando la stessa, scoprì che i titoli delle canzoni erano identici a quelli che lui, Dave e Pete avevano registrato in uno studio di Luton, quasi quarant'anni prima. Ma le sorprese non finirono, infatti il titolare della bancarella dichiarò di essere un membro di questa band, con cui aveva registrato il disco. Da questo incredibile incontro nacque la prima ristampa ufficiale dell' unico album dei Charge, esattamente quarantasei anni dopo la stampa di quel demo originale. L'album è stato messo in commercio nel 2019, dall'etichetta Sommor. Finalmente uno dei tesori nascosti della scena underground britannica dei primi anni Settanta, aveva ricevuto il suo meritato riconoscimento! di Pino Ninni OUT OF FOCUS fu una delle tante band straordinariamente creative emerse dalla fertile era esplosiva della fine degli anni '60. Questa band si formò nel 1968 a Monaco, in Germania, con la formazione di Hennes Hering alle tastiere, Remi Dreschler alle chitarre, Moran Neumueller alla voce e ai fiati, Klaus Spori alla batteria e Stefan Wisheu al basso e prese il nome della band da un un brano dei "Blue Cheer"; lo stile distinto della band nel mescolare jazz, rock e psichedelia gli valse un posto nel mondo inebriante del Krautrock. Complessivamente la band pubblicò tre album negli anni '70 con questo WAKE UP che usci nel 1971 e anche se altri due album furono pianificati e registrati non videro la luce per diversi decenni dopo. WAKE UP rientra esattamente nei paesaggi sonori surreali del primo mondo Krautrock e OUT OF FOCUS si adattarono bene quando aprirono per band simili come "Amon Duul II", "Nectar" ed "Embryo", l'album divenne uno dei classici underground del rock progressivo tedesco, tuttavia OUT OF FOCUS non si lanciarono nella zona lisergica come band tipo Amon Duul II, la band era più basata sul rock con riff e assoli di chitarra in un tono blues insieme a una linea di basso martellante, a un uso subordinato ma inventivo delle percussioni e tocchi extra del flauto; spesso il paragone con i Jethro Tull fu inevitabile. Il gruppo rimase nella scena musicale underground per cinque anni circa. |