di Giovanni Piccinini L'origine degli Irish Coffee risale ad un'altra band chiamata The VooDoo, che si formò negli anni '70. Inizialmente suonavano solo cover di gruppi come i Deep Purple, Led Zeppelin, The Who e The Kinks. Dopo aver incontrato Louis de Vries, manager del gruppo The Pebbles, firmarono un contratto e cambiarono il nome della band in Irish Coffee. La formazione all'epoca era composta dal chitarrista e cantante William Souffreau, dal chitarrista Jean Van Der Schueren, dal bassista Willy De Bisschop, dal tastierista Paul Lambert e dal batterista Hugo Verhoye. Nel 1971 fu pubblicato il loro primo album omonimo e il gruppo continuò a esibirsi in molti spettacoli fino a quando Hugo Verhoye decise di andarsene. Fu sostituito da Raf Lenssens, prima che il brano "Down Down Down" fosse pubblicato come singolo entro la fine dell'anno. Nella primavera del 1973, Jean Van Der Schueren lasciò la band per continuare i suoi studi di chitarra classica e fu sostituto da Luc De Clus. Al gruppo si unì anche il cantante Wim De Craene, fino a quando al ritorno da uno dei loro live (nel novembre 1974), ebbero un incidente d'auto dove morì Paul Lambert e Lenssens fu gravemente ferito. Questo triste evento portò alla fine degli Irish Coffee. Nel 1975, la band raccolse i pezzi e provò a ripartire con il nuovo nome di "Joystick", con l'aggiunta del nuovo tastierista Luc Coppens. Purtroppo pero quest'ultimo lavoro non portò ad alcuna pubblicazione. Qualche canzone dei "Joystick" fu inclusa nell'album Irish Coffee II, pubblicato nel 2004. All'inizio del 1992 il gruppo tornò attivo, fino a pubblicare un "live" nel 2008. Successivamente ripresero a registrare nel 2010 producendo due nuovi album: Revisited nel 2013 e When the Owl Cries nel 2015. Irish Coffee viene oggi considerato uno dei migliori album heavy prog europei! di Giovanni Piccinini I Solid Ground nacquero nel 1974 a Stoccolma, i membri della band provenivano da altri gruppi, Anders Berge e Gosta Hjelmqvist avevano gia suonato in una band chiamata "4-ever", maggiormente dedita al rock progressivo. Tuttavia avevano intenzione di suonare qualcosa di nuovo e più pesante, e per questo entrarono in contatto con Peter Eklund, che aveva finito di lavorare in un'altra band. Si resero subito conto che Peter era il bassista che cercavano. Due mesi dopo entrarono in contatto con Bjorn Uhr, che conoscevano da tempo, ed è così che si formarono i SOLID GROUND. Il disco Made in Rock uscì nel 1976 in pochissime copie, e abbinava un ottimo hard rock granitico ad un mix potente di tutto ciò che era cool in quel periodo, dal boogie swinging stoner dei Sabbath, dei Budgie e degli UFO, fino alla melodia acustica di Thin Lizzy con una energia punk quasi sfacciata. di Giovanni Piccinini I Mad Dog erano un trio heavy bluesy del Michigan con forti influenze punk, nato nel 1969. L'unico album della band fu 617, pubblicato nel 1977, anche se registrato con poche centinaia di copie dal '74 al '76. Il sound era molto grezzo, ed era sostenuto da chitarre pesanti, "lamenti" vocali ruvidi e vera energia punk, uno stile unico sviluppato all'inizio nel seminterrato di una casa e successivamente in un magazzino in affitto nei pressi del fiume Saginaw. La band inviò circa 500 copie dell'album alle stazioni locali nella speranza di essere trasmessi in onda, Fu una mossa coraggiosa, ma il considerevole investimento ebbe solo un parziale successo, poiché l'album fu aggiunto alle playlist di numerose stazioni radio universitarie, ma non venne pubblicato in nessuna radio commerciale importante. Le stazioni radiofoniche negli anni '70 erano diventate molto fidelizzate a certi interessi e i loro DJ avevano molta meno libertà. Negli anni 60 un'artista poteva portare un disco in una stazione, con una ragionevole speranza di essere ascoltato. Alla fine l'album "617" fu venduto ai loro live per provare a promuovere la loro musica. Per circa un decennio la band suonò regolarmente il suo materiale originale nei club, nei bar, nelle scuole e nei vari festival, aprendo successivamente concerti dei MC5 e Bob Seger System tra il 69 e il 74, prima di sciogliersi definitivamente. di Jo Van Knee Primo album dal sound devastante per questa band Giapponese "Creation" (post Blues Creation), uscito poco prima che li prendesse in mano Felix Pappalardi e li trasformasse in una band mainstream. Il disco fu prodotto nel 1975 da Yuya Utchida della Flower Travellin Band, uno dei maggiori esponenti di spicco dell'underground giapponese degli anni 70. di Jo Van Knee Uno dei miei dischi tedeschi preferiti, il sound e' molto "basement", ma apprezzo tantissimo il misto psych/ruvidezza/cattiveria. La traduzione del titolo in Italiano dovrebbe essere "Consigli Per Il Suicidio", e già si intravede il livello di "sickness" del gruppo. Il sistema di apertura a croce della copertina risulta essere veramente imponente! di Jo Van knee La band Haze produsse un eccellente rock underground pesante con molti passaggi strumentali veramente notevoli, anche se la voce del loro cantante a volte appariva un po "distante" dal resto. Per il loro sound gli Haze furono probabilmente ispirati da The Edgar Broughton Band, Arthur Brown e Captain Beefheart. La cover dell'unico album dei Haze fu disegnata da Walter Seyffer, che disegnò anche la copertina dei Nine Days 'Wonder. Tutti e cinque i brani furono scritti da Dietmar Low. di Jo Van Knee Meraviglioso album americano hippie hard psych, estremamente oscuro degli anni '70, prodotto in meno di 100 copie e registrato in un solo lato con una semplice copertina. Sembrerebbero esistere altre copie registrate in entrambi i lati, ma non ho mai avuto l'occasione di ascoltarle. Il disco è un mix di psichedelia, fuzz e riff veramente notevoli, con influenze ala Blue Cheer, Toad, Bang o Buffalo. "In quei tempi ribelli e psichedelici a volte guadagnavamo a malapena per pagare il cibo, mentre sviluppavamo i nostri orizzonti musicali. Sono stupito che siamo sopravvissuti a quei giorni. Affittammo una stanza per suonare a New York dove nacquero le nostre prime ispirazioni musicali. La stanza a fianco alla nostra era affittata dai Wicked Lester, la band che diede i natali ai KISS. Con i nostri fondi limitati, riuscimmo a completare soltanto la metà del progetto, e fu a causa di questo che registrammo il disco in un solo lato. Solo in seguito aggiungemmo altro materiale. "(Pete Fine) di Giovanni Piccinini La Bitter Blood Street Theatre band nacque nei pressi di Cincinnati e fu attiva sin dai primi anni '70. Trattasi di un gruppo prettamente psychedelico, dal sound heavy rock molto energico - sperimentale con sfumature prog. La band suonò in diversi live dei MC5. Produssero diversi singoli che furono riuniti in due compilation nel 1978, Vol 1 e Vol 2. Personalmente li trovo uno piu interessante dell'altro. di Giovanni Piccinini Gruppo formato tra le valli del Texas nel 1968, da Alan Melinger (ex Iguanas), noto anche come Endle St. Cloud, David F. Potter (ex East Side Kids) e Peter Black ( ex Lost And Found), pubblicando il suo singolo di debutto con il nome di "Endle St. Cloud In The Rain". Poco prima di registrare quest'album, James Harrell (anche lui ex. Lost And Found) si unì al gruppo. La maggior parte delle canzoni del disco hanno un'introduzione vocale supportata dal pianoforte (ognuna in uno stile molto diverso), mentre la musica stessa spazia dal blues allo psych con una tendenza verso l' heavy. Risulta a dir poco originale la scelta di inserire brevi track di musica classica tra un brano e l'altro. Il gruppo si forma con il nome di "Endle St.Cloud In The Rain" e nel 1969 abbrevia il nome in "Endle St.Cloud e incide il solo album "Thank You All Very Much", pubblicato tra la fine del 1969 e l'inizio del 1970. La band iniziò un nuovo percorso nel 1971, con il nome di "Potter St.Cloud" e un album omonimo, risultando però di scarso valore FIELDS - FIELDS 1969, US, HEAVY PSYCH BLUESdi Giovanni Piccinini Unico album omonimo heavy psych fuzz del 1969 per questo fantastico trio californiano chiamato Fields. Il chitarrista Richard Fortunato, il bassista Patrick Burke e il batterista Steven Lagana furono profondamente influenzati dai Cream e dal sound di Hendrix, dall'unione di questi straordinari interpreti nacque un unico ma splendido album prettamente americano. Senza nulla togliere agli altri brani, il vero tesoro di questo disco è "Love is the Word", un epica e folle festa di ben 18 minuti che occupa un intero lato, un mix di Sgt. Pepper's, The Doors, e Clapton immersi in un acidume scintillante. La band aprì diversi tour di John Mayall e di altri gruppi, ma purtroppo non arrivò mai ad un pubblico più ampio. Il gruppo si sciolse poco dopo l'uscita di questo disco. |