di Giovanni Piccinini The Far Cry è l'unico album prodotto dalla band di Boston, la cui composizione era formata da incredibili talenti: il bassista Sean Hutchinson, il chitarrista Paul Lenart, il tastierista Larry Luddecke, al sax Dick Martin, il batterista Victor McGill, il chitarrista David Perry e il cantante Jere Whitting. Dal disco si possono evincere sonorità dei Beefheart e di John Cipollina dei Quicksilver Messenger Service. Trattasi di un album con tracce pressoché originali (la sola eccezione è una cover di "Sweet Little Angel" di Riley King). L' album presenta una strana miscela di jazz fusion e rock psichedelico, con l'aggiunta di voci ululanti, il sassofono e altri strumenti, come il vibrafono, l'organo e il conga. di Giovanni Piccinini Gli Young Flowers erano l'unico gruppo hippie proveniente da Copenaghen alla fine degli anni sessanta. Blomsterpistolen (1968 - il titolo dell'album significa "la pistola spara fiori") rimarrà una pietra miliare nel rock danese. I giovani fiori furono fortemente influenzati dai Cream, Jimi Hendrix, Doors e The Beatles (caratterizzati dai loro classici "Strange Brew", "Axis: Bold As Love" e "Taxman", rispettivamente). Disco ricco di chitarre acide, grande blues e Jam Session (memorabili le tracce 25 Øre e April '68) di Giovanni Piccinini Trip Thru Hell dei CA Quintet è uno dei dischi pionieri americani più raffinati, elaborati ed oscuri dei fine anni '60 e va sicuramente annotato tra i più rari del 1968/1969. Formati a Mineapolis nel 1967, i C.A. Quintet all'epoca non ricevettero alcun riconoscimento al di fuori della loro città, (il disco infatti fu stampato in 500 copie e mai distribuito nemmeno entro i confini dello stato del Minnesota), L'album è un lungo viaggio profondo e fortemente travolgente che porta l'ascoltatore verso un'altra dimensione, fino a toccare gli inferi della terra. La traccia del titolo è prettamente strumentale, 9 minuti predominati da un groove di basso, voci di sottofondo angeliche e inquietanti, un organo scintillante, un assolo di batteria sorprendentemente efficace e distorsioni di chitarra "infernali". Trattasi di pura psichedelia e mal si adatta al solito target di "musica incredibilmente strana". Ascoltare questo disco può davvero diventare un'esperienza estremamente nuova e travolgente. di Jo Van Knee Gruppo di Chicago attivo fin dal 1967, il loro unico album uscito nel 1968 e autoprodotto in 80 copie. Il disco non venne mai immesso nel mercato, ma distribuito solo attraverso il Museo Di Arte Contemporanea di Chicago, dove il gruppo si esibiva come accompagnamento al Barnum And Baley Light Circus, un carrozzone psichedelico/artistico hippie di Chicago. Magic Lantern, anche se privo di una produzione tecnico/economica adeguata è un brillante esempio di psichedelia acida in stile Jefferson/It's a Beautiful day, con dosi di chitarra fuzz più massicce ala' Blue Cheer/Cream e atmosfere lisergiche, unite alla meravigliosa voce di Gloria Lambert. Il pezzo "Funeral" che apre il lato B farà sembrare dei novellini i più famosi colleghi consumatori di LSD dell'epoca. |