di Giovanni Piccinini "Light my fire" è un album psichedelico blues con uno stile simile ai Blue Cheer e Iron Butterfly! Un sound veramente intrigante e coinvolgente, pubblicato dall'etichetta Crown (CST 589) nel 1969. Un lavoro davvero eccellente che si arricchisce con una splendida cover dei Doors che poi diventerà il titolo dell'album. L''abilità della band si riflette in queste registrazioni, rimaste nascoste per anni in un seminterrato. Il suono è veramente "decadente" dettato da chitarre devastanti e una batteria di assoluto livello. I musicisti statunitensi si riformarono sotto il nome dei "The 31 Flavors" con il disco "Hair". Molti definiscono questo disco come un proto doom metal. di Pino Ninni The SHIVER è conosciuto come uno dei più leggendari e misteriosi quintetti di rock prog/psichedelico svizzeri della fine degli anni '60. La band si formò a St. Gallen, Svizzera, nel 1967 ed ebbe vita breve, lo scioglimento avvenne nel 69. L'unico album "Walpurgis" originariamente pubblicato nel 1969 tramite un'etichetta indipendente, Maris Musik, è rinomato come un LP di rock progressivo/ psichedelico con una strana copertina di arte macabra disegnata dall'artista surrealista svizzero H.R. Giger, per la cronaca il disegnatore e creatore di Alien. Walpurgis fu un album tristemente trascurato nel momento in cui il mondo del rock progressivo stava muovendo i primi passi fuori dal calderone della psichedelia degli anni 60. Questo è un album musicalmente bizzarro perché nei suoi brevi 34 minuti di esecuzione, mostra molti suoni che sembrano estranei ma in qualche modo legati in modo coesivo da un'atmosfera misteriosa. Il punto di forza di questa band svizzera erano cover di blues-rock britannico come per esempio una memorabile "Repent Walpurgis" dei Procol Harum e generalmente non è buon segno quando il miglior materiale di una band è scritto da altre band, Walpurgis è un esempio calzante però, detto questo, la band suonava bene e si trovò a proprio agio in un vortice psichedelico di organi e chitarra blues che erano di gran moda nella summer of Love del 1967. di Giovanni Piccinini Give It Some è un album/compilation pubblicato soltanto nel 1996 con pezzi inediti, dove sono presenti quindici brani registrati dagli Hackensack (e da altri musicisti) tra il 1969 e il 1972, Quindici brani in cui è possibile trovare un ottimo hard rock mescolato al blues, grandi riff di chitarre acustiche e leggeri tocchi di psichedelia. Alla produzione del disco hanno collaborato anche musicisti del calibro di Paul Martinez, noto per aver partecipato a band come Paice, Ashton e Lord; Chicken Shack e Stretch; Ray Smith alla chitarra (Heads, Hands and Feet, Poet and the One Man Band); e Simon Fox alla batteria (Be Bop DeLuxe). Il gruppo inglese fu fondato nel 1969 dal cantante Nicky Moore, ma il primo singolo uscì soltanto nel 1972 con "Moving on". Quasi due anni dopo pubblicarono l'unico album "Up The Hardway". di Giovanni Piccinini Flash dei The Moving Sidewalks è un disco fondamentale di psichedelia e rock blues Texano, prodotto nel 1969. L'album vede la presenza del chitarrista Steve Gibbons che più tardi (assieme a Frank Beard degli American blues) andrà a formare gli ZZ TOP. La band era composta da Gibbons alla chitarra, Don Summers al basso, Dan Mitchell alla batteria e Tom Moore alle tastiere. Gibbons fondò il gruppo psichedelico texano a metà degli anni '60, attirando rapidamente un grande seguito, soprattutto nella "scena adolescenziale" di Houston. Registrarono diversi singoli, che successivamente confluirono nell'unico album "Flash". La track "99th Floor" fu un grande successo, tale da rimanere in cima alle classifiche per sei settimane. Al gruppo fu chiesto di aprire molti tour di band leggendarie, inclusi Jimi Hendrix e The Doors. Aprirono un concerto anche per la fantastica band psichedelica del Texas, 13th Floor Elevators, presso il locale "Love Street Emporium" di San Antonio. In quel particolare giorno accadde un evento clamoroso, il concerto degli Elevators fu interrotto solo dopo poche canzoni dalla polizia di San Antonio, che arrestò il cantante della band, Roky Erickson. Successivamente Tom Moore e Don Summers furono arruolati nell'esercito degli Stati Uniti, Billy Gibbons e Dan Mitchell aggiunsero Lanier Greig e formarono i primissimi ZZ Top. di Giovanni Piccinini Nella fine degli anni 60-70 accadeva molto frequentemente di ascoltare dischi che comprendevano più influenze artistiche, ma pochi lavori avevano la capacità di sorprendere veramente. Bill Spooner in quest'album intraprende un vero e proprio viaggio mistico, toccando diverse corde musicali, dal blues rock alla heavy psych con passaggi hard rock pesanti, fuzz improvvisati, Jazz, Soul, Funk e sfumature country nel finale. Un disco totale, probabilmente non per tutti.. ma sicuramente per chi ama veramente la musica con la M maiuscola. di Giovanni Piccinini The Music Emporium era un quartetto straordinariamente creativo di Los Angeles, composto da Dora Wahl, la batterista del gruppo - all'epoca una delle pochissime in circolazione ( insieme a Jan Errico dei Vejtables o Maureen Tucker dei Velvet Underground); Carolyn Lee, un'altra donna al basso(suonava anche il piano e talvolta l'organo); Dave Padwin, grande chitarrista; e Bill "Casey" Cosby, il mago dell'organo, infine Thom Wade (chitarrista / cantante). Il lirismo di tutte le canzoni di "Music Emporium" viene enfatizzato da poesie filosofiche, che proseguono in crescendo attraverso canti gotici e apocalittici con forti sfumature heavy, descrivendo questioni anche molto sensibili, come la vera incarnazione degli anni '60: pace, amore e fratellanza; conoscenza e verità supreme; la speranza, il lavoro e il destino. Oltre a rappresentare un oggetto di culto molto ricercato dai collezionisti, è da molti considerato un album masterpiece per l'epoca, oltre che un vero capolavoro della West Coast (e non solo). cit. Jo Van Knee "Novantacinque delle centocinquanta copie invendute appartenevano alla moglie di un membro della band. Praticamente quasi tutti i dischi stampati erano ancora presenti nella loro casa, io nei presi una decina" (Jo Van Knee) di Giovanni Piccinini Gruppo formato tra le valli del Texas nel 1968, da Alan Melinger (ex Iguanas), noto anche come Endle St. Cloud, David F. Potter (ex East Side Kids) e Peter Black ( ex Lost And Found), pubblicando il suo singolo di debutto con il nome di "Endle St. Cloud In The Rain". Poco prima di registrare quest'album, James Harrell (anche lui ex. Lost And Found) si unì al gruppo. La maggior parte delle canzoni del disco hanno un'introduzione vocale supportata dal pianoforte (ognuna in uno stile molto diverso), mentre la musica stessa spazia dal blues allo psych con una tendenza verso l' heavy. Risulta a dir poco originale la scelta di inserire brevi track di musica classica tra un brano e l'altro. Il gruppo si forma con il nome di "Endle St.Cloud In The Rain" e nel 1969 abbrevia il nome in "Endle St.Cloud e incide il solo album "Thank You All Very Much", pubblicato tra la fine del 1969 e l'inizio del 1970. La band iniziò un nuovo percorso nel 1971, con il nome di "Potter St.Cloud" e un album omonimo, risultando però di scarso valore FIELDS - FIELDS 1969, US, HEAVY PSYCH BLUESdi Giovanni Piccinini Unico album omonimo heavy psych fuzz del 1969 per questo fantastico trio californiano chiamato Fields. Il chitarrista Richard Fortunato, il bassista Patrick Burke e il batterista Steven Lagana furono profondamente influenzati dai Cream e dal sound di Hendrix, dall'unione di questi straordinari interpreti nacque un unico ma splendido album prettamente americano. Senza nulla togliere agli altri brani, il vero tesoro di questo disco è "Love is the Word", un epica e folle festa di ben 18 minuti che occupa un intero lato, un mix di Sgt. Pepper's, The Doors, e Clapton immersi in un acidume scintillante. La band aprì diversi tour di John Mayall e di altri gruppi, ma purtroppo non arrivò mai ad un pubblico più ampio. Il gruppo si sciolse poco dopo l'uscita di questo disco. di Giovanni Piccinini Killer heavy blues Psych rock per questa band americana di Seattle. Un gruppo formato da Rich Dangel ex The Wallers, Pat Gossan, Joe Johassen, John johson e Marinelli per un mix di cover e track originali di grande livello. Da annotare la meravigliosa cover "Hey jude", tra le migliori dell'epoca. "Bought up wrong", "Watch your Step", e "Three minute & ten second blues" sono tre favolosi brani di base hendrixiana. Nei primi live la band suonò con il nome di Unknown Factor ma successivamente lo cambiarono in Floating Bridge, di chiaro riferimento ai due ponti che collegavano Seattle. Ebbero un buon successo sin da subito, infatti gia al primo Sky River Rock Festival che si svolse fuori Sultan WA tra il 31 agosto e il 2 settembre 1968 furono nominati come il miglior gruppo emergente. All'inizio suonarono spesso nel circuito dei club di Seattle, ma poi iniziarono ad uscire sempre di più dai propri confini verso l'area underground di San Francisco. Alla fine registrarono un mix di materiale originale e alcune proprie interpretazioni di canzoni dei Beatles, dei Rolling Stones e dei Byrds, rivisitate in un "pesante" blues psichedelico. di Jo Van Knee Nella formazione di questo disco abbiamo al basso Jerry Scheff , "e chi sarà mai?" direte voi, "quello che suona il giro di basso e l'intro di L.A. Woman" dico io, Ops, ma è presente anche Ben Benay "e chi sarebbe costui?" direte ancora voi, "E' un chitarrista/Armonicista che ha suonato in ben 198 dischi tra i quali di gente come: Ceyleib People, Kim Fowley, Hoyt Haxton, Townes Van Zant, Duane Allman, Jerry Garcia... |