di Pino Ninni Kuni Kawachi tastierista, cantante, compositore e arrangiatore nacque nel 1940 a Fukuoka e fu leader della band pop/psych giapponese Happenings Four. Nel 1970 fece uscire questo meraviglioso album "Progressive/Psychedelic" con il supporto di alcuni suoi amici tra i quali il cantante Joe Yamanaka e il chitarrista Hideki Ishima membri della famosa band giapponese Flower Travelling Band, l'album fu intitolato Kirykiogen e creditato come Kuni Kawachi & His Friends ed è ad oggi un importante manifesto al rock underground progressivo/psichedelico giapponese ed ha tutti gli elementi per essere definito un album di culto; il brano di apertura intitolato per l'appunto Kirikyogen è strepitoso con una "acid fuzz guitar" che vale tutto il disco (should be played loud)......gente, questo è da avere! di Giovanni Piccinini Ceptic Frog è una di quelle band scoperte soltanto negli ultimi anni, con brani registrati tra la fine degli anni 60 e l'inizio degli anni 70. L' album omonimo contiene diverse sessioni di prove heavy psych / acid rock ultra rare del 1969-70, di una band Sudafricana estremamente oscura. Oltre a queste demo, sembra che esistano anche alcune cassette contenenti lo stesso materiale. Non si conosce molto sulla loro formazione, ad eccezione dell'età media dei componenti, molto giovane! Dal loro sound è possibile notare diverse influenze di gruppi heavy dell'epoca, come i Black Sabbath, i Deep Purple e gli Steppenwolf, e correnti native psych/funk, proto-doom. L'assenza totale di una sovraincisione, abbinata ad una registrazione molto grezza, ha permesso comunque di creare un'atmosfera veramente trippy e cupa allo stesso momento, con forti distorsioni di chitarra. Il materiale è stato conservato per anni da Rich Patz della ShroomAngel Records, suscitando l'interesse della Lion Productions che ha deciso successivamente di pubblicarlo. "Bufo Gutturalis' rappresenta uno dei prezzi più scioccanti della fine degli anni '60, è impressionante come il suono possa essere cosi pesante e oscuro, e con un incredibile carica doom. Sono molto felice che questo piccolo gioiello vedrà finalmente la luce. Non ho idea di cosa ne penserà il mondo, non ci sono nomi, non si conoscono i volti, e non vi sono informazioni che possano rimandare ai loro ricordi, ma forse questo costringerà l'ascoltatore ad usare la propria immaginazione. " Rich Patz, ShroomAngel Records di Giovanni Piccinini Unico album per questo power trio hard psych blues danese, fondato dalle sue ceneri nella città di Esbjerg (Danimarca), nel 1969. Iniziarono a produrre già da subito un materiale di grande qualità, in cui si intuiva fortemente l'influenza artistica di band come i Cream, Jimi Hendrix, e tra questi anche i primi Blue Cheer e Black Sabbath. Non esistono molte informazioni su questa formazione, il trio era composto dal chitarrista Søren HOJBJERG, dal bassista Jørgen VILLADSEN e dal batterista/cantante Henrik LAURVIG. I Moses durarono per soli tre anni, ma riuscirono ad avere un fitto programma di esibizioni dal vivo.. I componenti si ritrovarono nell'estate del 1970 per registrare l'unico album CHANGES in uno studio di Ålborg, originariamente pubblicato dall'etichetta Spectator nel 1971 e distribuito in circa 500 copie. L'album fu registrato in soli due giorni allo Spectator Record Studio (dove stavano ancora registrando i Terje, Jesper & Joachim e i The Blues Addicts). di Giovanni Piccinini I Rockressio furono un ottimo gruppo heavy prog di Helsinki (Finlandia). La band nacque nell'autunno del 1971, grazie ad un incontro tra Tapio Mattlar (bassista) e Kalervo Kaarre (chitarrista), a cui si unirono presto Hans Dalman (voce) e Matti Everhall (batterista). La loro storia durò fino al gennaio 1973, quando i componenti della band furono chiamati per il servizio militare, sancendo definitivamente la chiusura del loro percorso. Durante la loro carriera suonarono in decine di concerti, pubblicando un solo EP "First". Il disco fu registrato nell'autunno del 1972 e rilasciato all'inizio del 1973 in 200 copie, quando ormai la band era giunta al capolinea. Nel primo Ep sono presenti quattro tracce hard prog tipiche degli anni '70, con influenze progressive e bordate di chitarra acida. I testi furono scritti tutti in inglese. Per soddisfare l'interesse mostrato dagli appassionati del genere, nel 2018 l'album è stato ristampato dalla Svart Records, suscitando cosi la curiosità dei nuovi ascoltatori. Nella recente pubblicazione è stata inclusa anche una sessione radiofonica inedita del 1972. di Giovanni Piccinini Il disco di debutto degli Ofege avvenne nel 1973, quando i membri della band frequentavano ancora il Collegio di St. Gregory a Lagos - Nigeria, in quell'epoca avevano un'età media di 16 anni. Lo straordinario talento di questa formazione si esprimeva in dolci armonie fuzz, arricchite da sfumature psichedeliche, che li fecero diventare uno dei gruppi nigeriani più leggendari di tutti i tempi. Il loro sound fu ampiamente influenzato dagli assoli di chitarra di Carlos Santana, Jeff Beck, Jimmy Page, Francis Rossi e dai ritmi incredibili dei Osibisa. Tuttavia, con solo quattro album pubblicati fino al 1978 e nessun riconoscimento al di fuori della Nigeria, la breve carriera di Ofege è stata riscoperta soltanto agli inizi degli anni 2000. La loro musica fa immergere l'ascoltatore in un'epoca ancora precedente - diciamo intorno al 1968 - con uno stile molto più vicino a quello americano. Le canzoni hanno un ritmo costante e travolgente allo stesso tempo, con alla base il Vox Continental e voci molto melodiche. Ciò che rende così bello quest'album sono soprattutto i deliziosi fuzz di chitarre e le sonorità afro psichedeliche, suonate in chiave soul. Stoney & The Jagged Edge – Chasing Rainbows, US, 2014, heavy psych, ACID ROCK, proto punk, FUZZ18/3/2021
di Giovanni Piccinini Unico album estremamente oscuro per questa incredibile band americana, formata a Detroit (Usa) nel 1966, da ragazzi che in quel periodo frequentavano il liceo. Il disco contiene sei lunghi brani inediti riscoperti nel 2014 dalla Big Beat Records ( un etichetta di proprietà della Ace Records). Tutto il materiale proviene da una session in studio, andata perduta per lunghi anni da parte degli Stoney & The Jagged Edge di Detroit, un gruppo che in quel periodo aveva un ottimo seguito locale, oltre ad essere tra le principali attrazioni del famoso Grande Ballroom, negli stessi giorni in cui vi suonavano anche gli MC5, SRC, gli Stooges e altre importanti formazioni. Anche il loro sound era caratterizzato da una selvaggia presenza scenica e dal carisma del frontman, "Stoney" Mazar Dave. Riuscirono ad aprire anche concerti dei Doors, Cream, The Mother of Invention, Pink Floyd, The Paul Butterfield Blues Band, Albert King, BB King, The Animals, Mitch Ryder & The Detroit Wheels, Canned Heat, Blue Cheer, Iron Butterfly, Traffic, e Fleetwood Mac. Il gruppo, un quartetto attivo tra il 1967 ed il 1968, portava il marchio inconfondibile del suono della Detroit dell' epoca, tra heavy psych e proto punk. La storia delle band non ebbe molta durata nonostante l'ottimo materiale a disposizione. Le tracce furono registrate allo United Sound System di Detroit, nel Maggio del 1968, dall'ingegnere Danny Dallas. Poco dopo la registrazione dei brani, i suoi membri furono informati di un incendio che bruciò tutti i loro nastri, questa fu una notizia sconvolgente che portò allo sconforto tutto il gruppo e al conseguente abbandono definitivo della scena, alla fine del 1968. La loro storia poteva rimanere sepolta per sempre, fino a quando Alec Palao, ricercatore e consulente della Ace Records, frugò nei residui scampati all'incendio del deposito e incredibilmente scoprì che i nastri erano ancora intatti. L'album uscì nel 2014 e la sua vendita fu talmente sorprendente, che diventò sold out in pochissimi giorni. La chiusura del cerchio finalmente era avvenuta! di Giovanni Piccinini Album raro e molto ricercato, originariamente pubblicato dall'etichetta Sceptre nel 1970 e registrato a Memphis nei leggendari American Sound Studios. "Joseph" era Joseph Long o Joseph Longeria, fu scoperto dal produttore dell' album e dall'artista Steve Tyrell. Trattasi di un ottimo mix di blues pesante, hard rock primitivo con chiare influenze psichedeliche. La voce roca di Joseph è potente e selvaggia. Steve Tyrell lo scoprì durante uno di quei duelli di chitarra ("Battle of the Blues Guitars") che erano molto popolari e attiravano folle nei club blues. A causa dello scarso successo commerciale e una pessima promozione, la band si sciolse dopo questo unico album. Glen Spreen (il tastierista) suonò in seguito con Elvis Presley, Dan Fogelberg e Ian Matthews, mentre Joseph scomparve dalla scena musicale. Questo gioiello dimenticato merita di essere riscoperto, soprattutto se si vuole ascoltare un hard blues diretto e di grande impatto strumentale. di Giovanni Piccinini Unisco disco heavy psych per questa band americana. Su questo gruppo dell' Arkansan ci sono veramente poche informazioni, oltre a questo Lp "dovrebbero" esserci anche dei 45 giri che testimonino la loro presenza antecedente al 1975. Pare che di questo lavoro esistano solo stampe private. Le ultime copie (ormai rarissime) sono state vendute per cifre a tre zeri. di Giovanni Piccinini Shag fu il primo gruppo della contea di Milwaukee nello Stato del Wisconsin, attivo dal 1964 al 1971. La band pubblicò negli anni '60, due singoli punk / garage (il primo sotto il nome di The Shags), distribuiti poi in varie compilation. Continuarono a registrare molto materiale a metà degli anni 60 in poi, fino ad arrivare al "PHR studio" di San Francisco, nello stesso in cui i Grateful Dead stavano finendo il loro "Workingman's dead. L'utilizzo del flauto insieme agli altri strumenti fu ciò che resi magici e unici i loro lavori, già decisamente avanti per l'epoca. A quel tempo il nome della band fu abbreviato in "The Shag" per evitare di fare confusione con numerose altre formazioni che usavano lo stesso nome. La band suonava prettamente un blues psichedelico, con grandi chitarre fuzz e una buona sezione ritmica. Durante i loro spettacoli erano conosciuti anche per esibirsi con costumi stravaganti ed usare effetti speciali. Purtroppo non riuscirono a trovare una casa discografica interessata ai loro lavori, ed è per questo che tutto il materiale risulta essere sconosciuto ancora oggi, nonostante le recenti pubblicazioni. Il gruppo si sciolse nel 1971. Nel 2005 è avvenuta la loro prima pubblicazione in Compact disk dalla Gear Fab Records, e successivamente in Lp nel 2014 dalla Out - Sider . Dopo lo scioglimento nel 1971, Gordon Eliott, polistrumentista e vocalist della band formò un gruppo chiamato Elixir, insieme ai compagni di Chicago George Edwards e Michael Tegza, precedentemente della band H. P. Lovecraft. di Giovanni Piccinini Unico e omonimo album heavy psych americano della band "Dragonly", da molti considerata pionieristica dello stoner, proprio per l'incredibile potenza con cui suonavano. In realtà il loro vero nome era "The Legend", ma nel momento del debutto, la casa discografica decise di cambiarlo in Dragonfly, per questioni prettamente commerciali. Il gruppo nacque nel 1965 e l' influenza inglese era già molto evidente. La formazione era costituita dal chitarrista e cantante di ventisei anni del Colorado, di nome Gerry Jimerfield, che all'epoca proveniva da una band chiamata "The Lords of London" e da altri ragazzi di diciannove e vent'anni (Jack Duncan al basso, Barry Davis alla batteria e voce, Randy Russ alla chitarra e voce, e Ernie McElwaine alla tastiera). Per molti anni suonarono nei locali tra il Colorado e Los Angeles, fino a quando furono notati da un manager al Family Dog di Denver, che notò immediatamente alcune scintillanti luci psichedeliche presenti sul palco, con cinque ragazzi "impazziti" che stavano suonando. Rimase sbalordito da come il pubblico fosse interessato alla band, e per questo motivo non impiegò molto per proporgli di registrare un disco originale, che sarebbe poi diventato "Dragonfly". Il disco fu registrato e pubblicato in poco tempo, ma nonostante le ottime prestazioni nei vari locali della zona, fu un flop commerciale clamoroso. Le motivazioni derivavano da alcuni problemi interni alla band, ma anche per la scarsa capacità manageriali dei promotori. Il gruppo si ritrovò subito al verde, non avevano soldi e nessun concerto si intravedeva all'orizzonte. Tuttavia ebbero una piccola ma importante occasione in una trasmissione di una radio di Los Angeles, dove riscossero anche un discreto successo. Nei giorni successivi ricevettero una proposta per un concerto al Fillmore West di San Francisco, ma i ragazzi erano troppo delusi dall'andamento commerciale del disco e decisero di non partecipare all'evento. Così i Dragonfly presero la strada di molte altre band, che li portò nell'oblio più oscuro. Passarono diversi anni dalla loro uscita, ma nel 1998 il Dj di Los Angeles che li aveva ospitati nella sua radio, ricevette una strana chiamata dal Belgio. Si scoprì che in una radio belga, venivano mandati alcuni brani oscuri dell'epoca e una delle canzoni dei Dragonfly si trovava incredibilmente nella top ten scelta dai radioascoltatori. Finalmente, anche se con diversi anni di ritardo, Dragonfly aveva trovato il suo meritato successo! |