di Giovanni Piccinini I Turned to See Whose Voice It Was è il terzo album hard prog registrato in studio dalla band Gomorrha, ed è probabilmente il loro lavoro più apprezzato tra gli appassionati, pur rimanendo un album per nulla conosciuto dalla massa. La grande maestria alla chitarra di Ali Claudi e Ad Ochel e alla tastiera di Eberhard Krietsch produsse un lavoro di grandissimo spessore, tale da essere considerato uno dei migliori album hard rock jamming uscito dalla Germania nei primi anni Settanta. I Gomorrha avevano un sound decisamente più anglo-americano rispetto ad altre band come i "Ash Ra Tempel" o i "Guru Guru". Oltre a scrivere testi in inglese, il gruppo aveva uno stile hard rock più distinto, con sfumature psichedeliche e momenti estremamente vulcanici. Nel disco è possibile notare anche un'influenza soul o blues americano, rimarcata soprattutto dalla voce del cantante Peter Otten. Purtroppo il gruppo si sciolse dopo il loro terzo disco, lasciandoci però degli ottimi lavori. cit. di Jo Van Knee "Ho grande rispetto per band come i Led Zeppelin, Deep Purple, Black Sabbath e compagnia bella, ma all'epoca in paesi situati al di fuori di UK o USA, in ambito hard rock, esistevano gruppi con i controco... che per vari motivi non riuscirono a competere con i loro più blasonati compari" (Jo Van Knee) di Jo Van Knee Unico disco omonimo per la band dell'eccellente chitarrista Frank Diez, fortemente ispirata dal blues rock britannico con lo sviluppo di complesse strutture psichedeliche e progressive. L'album fu pubblicato nel 1970, dall'etichetta tedesca "Kuckuck" e viene considerato uno dei migliori hard rock dei primi anni 70. Purtroppo tale lavoro risulta essere ancora oggi poco conosciuto. di Jo Van Knee Uno dei miei dischi tedeschi preferiti, il sound e' molto "basement", ma apprezzo tantissimo il misto psych/ruvidezza/cattiveria. La traduzione del titolo in Italiano dovrebbe essere "Consigli Per Il Suicidio", e già si intravede il livello di "sickness" del gruppo. Il sistema di apertura a croce della copertina risulta essere veramente imponente! di Jo Van knee La band Haze produsse un eccellente rock underground pesante con molti passaggi strumentali veramente notevoli, anche se la voce del loro cantante a volte appariva un po "distante" dal resto. Per il loro sound gli Haze furono probabilmente ispirati da The Edgar Broughton Band, Arthur Brown e Captain Beefheart. La cover dell'unico album dei Haze fu disegnata da Walter Seyffer, che disegnò anche la copertina dei Nine Days 'Wonder. Tutti e cinque i brani furono scritti da Dietmar Low. di Giovanni Piccinini Gli Arktis vanno annoverati tra i gruppi più oscuri dei primi anni '70. La band tedesca registrò il suo primo album nel 1973, mescolando il rock convenzionale dell'epoca con grandi assoli, riff e fuzz pesanti. Il disco fu pubblicato nel 1974 con 300 copie. di Giovanni Piccinini Quest'album è un ottimo esempio di come si muoveva la musica underground tedesca degli anni '70. Senza riferimenti e particolari influenze, la musica dei Gäa era veramente trippy, euforica, ritmica, ma anche surreale, astratta e rilassata con un orientamento al folk e al blues. Il disco è da annoverare tra i più oscuri e sottovalutati di quel periodo, ma rimane uno dei migliori krautrock anticonformisti, un disco che oserei definire "spaziale", Decisamente consigliato a tutti gli appassionati del genere e del periodo. Il primo disco fu venduto in sole 300 copie, successivamente sono uscite altre ristampe tra cui un' edizione del 2011 della Garden Of Delights, stampata in 1000 copie con un booklet estremamente colorato e ricco di informazioni. La cover di questa edizione è quasi identica all'originale..l'ultima edizione del 2015 è stata stampata in picture disc, per questo motivo le copie del 1996 e del 2011 risultano essere molto difficili da trovare, ma sopratutto sono decisamente costose. di Giovanni Piccinini Band nata in Germania, gli Ainigma registrarono un solo album, pubblicato su LP dall'etichetta indipendente Bow nel 1973. Si sa poco del gruppo, oltre al "piccolo dettaglio" che erano tutti minorenni. Essendo immerso nella scena krautrock, è comunemente associato al rock progressivo, ma in verità si tratta più di un blues-rock, hard rock / psichedelico - o un mix di Frumpy e Vanilla Fudge. Nel disco è possibile ascoltare melodie sorprendenti e dinamiche, unito al suono dell'organo Hammond suonato in maniera accattivante. La mancanza di una produzione di registrazione all'altezza è evidente, per questo motivo, ma soprattutto per il numero esiguo di copie stampate, Diluvium viene ricordato come uno dei dischi "più oscuri" del suo genere. |