di Giovanni Piccinini Gli Stone Axe si formarono poco dopo lo scioglimento dei Josefus. Con la partecipazione di Pete Bailey (voce) e Ray Turner (basso) dei Josefus, e l'arrivo di alcuni artisti più giovani della scena texana, tra cui un vecchio amico d'infanzia di Ray, di quando aveva 11 anni, Jerry Ontiberoz alla batteria. Alla chitarra c'era un giovane dal talento incredibile ex membro della band Wolfgang (che aveva supportato gli Josefus in vari concerti), di nome Mike "Wolf" Long. Questa nuova formazione formò gli Stone Axe, iniziando a suonare a livello locale e in giro per il Texas, costruendosi una reputazione e guadagnandosi una certa attenzione molto rapidamente nei primordi dell'heavy rock. Grazie ad una piccola etichetta di Houston che si faceva chiamare Rampart Street Records, nel 1971 riuscirono a registrare due brani assolutamente devastanti: "Slave Of Fear" e "Snakebit". Pubblicato in una tiratura unica di 500 copie, è diventato nel tempo uno dei 45 giri più ambiti nel mondo Heavy Rock. Nel 2022 è stato ristampato per la prima volta dall'etichetta Yunque Records. di Jody Minelli I Day Blindness si formarono nel 1968 da una fusione di due band della Jefferson High School, presso la contea di San Matteo, in California. Una band era guidata da un trio, guidato dal chitarrista Gary Pihl della vicina Santa Clara High, Felix Bria alle tastiere e Dave Neuman alla batteria. Nella stessa contea suonavano anche i Dimensions, formati dai fratelli Tabucchi, Mark e Charles, ai sassofoni il chitarrista Ken Starr (fratello minore di un membro dei Ventures) Roy Garcia alla batteria, John Vernaza alla chitarra ritmica e il bassista Ramos Ramirez. Pihl e Bria rimasero così colpiti dalle capacità di Garcia come batterista, che non impiegarono molto per chiedergli di sostituire Neuman. Nell'estate del 1968 nacque cosi il trio Day Blindness. Nel corso dell'anno successivo la nuova band americana suonò in molti dei locali più importanti della Bay Area, aprendo i concerti per band come gli Sly & the Family Stone, sia a livello locale che in tournée. La loro musica era rappresentata da lunghe jam, con forti influenze, sia dagli Iron Butterfly che dai Doors, sulla scia blues della baia di San Francisco. Nel 1969 Mark Tabucchi (un grande fan dei Day Blindness), iniziò a costruire un piccolo studio al n°10 di Claude Lane, finanziato soprattutto da sponsor locali, in previsione della registrazione di un album. Una volta che lo Studio 10 fu pronto, i Day Blindness (con Dave Mitchell al posto di Garcia) iniziarono a lavorare per il loro album di debutto. Durante le sessioni di prova, sia Bob Dylan che Janis Joplin si fermarono nei loro studi per fornire una serie di suggerimenti per la band, compresi i titoli delle canzoni e le illustrazioni. ma purtroppo l'uscita del loro album non ebbe un grande successo. La band si sciolse poco dopo l'uscita del loro primo disco, Il batterista Mitchell lavorò successivamente con altri artisti, tra cui gli Emerson Lake & Palmer e Pihl si unì a due ottimi gruppi (in due periodi differenti), come i Boston ( una celebre band hard rock statunitense) e i Sammy Hagar, di Giovanni Piccinini I Red Dirt sono stati una band hard blues formata intorno al 1968 (nell'East Riding of Yorkshire - Inghilterra), e composta da Dave Richardson (voce e chitarra), Steve Howden (chitarra, voce e piano), Ken Giles (basso) e Steve Jackson (batteria). La loro reputazione era riconosciuta soprattutto nei club e nei locali del Nord dell'Inghilterra. L'album uscì nel 1970, distribuito dall'etichetta Fontana, ma non ebbe un grande successo commerciale, infatti vendette soltanto qualche centinaia di copie. "Suonammo per anni all'interno del circuito flower power e blues dei locali. Penso che il live più importante sia stato quando aprimmo il concerto dei Free alla Manchester University, dove c'erano molte persone. La band attirò l'interesse dell'etichetta Morgan Blue Town, per la quale firmarono da li a poco. I Red Dirt andarono in studio con il produttore Geoff Gill. "Registrammo l'album nei Morgan Studios di Londra", ricorda Howden, da mezzanotte fino al mattino seguente, circa dodici ore di fila Avvenne tutto molto velocemente, l'album fu pubblicato soltanto in Inghilterra, da una concessione della Morgan all'etichetta Fontana, che pubblicò Red Dirt nel 1970 "Nel disco era possibile notare l'influenza del periodo migliore dei Doors, Captain Beefheart e The Magic Band. A Dave piacevano molto i Captain Beefheart, e lo si comprendeva bene nei suoi approcci, seppure tutta la band era determinata a produrre materiale proprio. L'album era un mix di heavy rock blues nichilista, intriso di armonica e chitarra slide" In un'intervista alla rivista Record Collector, il chitarrista Steve Howden dichiarò: "La band firmò con la Morgan Blue Town, dopo un percorso durato diciotto mesi. Non era prevista alcuna promozione dalla casa discografica, all'epoca la parte commerciale di questi dischi non veniva minimamente supportata”. e aggiunse "“Penso che sia davvero bello che quest'album valga così tanto, ma fatico a comprendere che non ne trarrò mai un soldo. Ho dedicato molto tempo della mia vita per niente. Ho lasciato il mio lavoro per dedicarmi completamente a quella band. Scoprire che ci sono persone che stanno facendo soldi per un lavoro su cui io non ho ricevuto nulla quarant'anni fa, mi fa un po' arrabbiare. Posseggo una copia originale, ma non l'ho avuta all'epoca perché ero al verde - non potevo permettermela! Per quanto i soldi siano allettanti, non la venderei mai perché è l'unico materiale che mi è rimasto della band"". La maggior parte della formazione era ancora giovane, non avevano alcuna esperienza, la scarsa promozione e l'indifferenza dell'etichetta non permisero la diffusione di questo grande album britannico degli anni '70. Rimane il grande lavoro che i quattro giovani hanno lasciato agli ascoltatori, un eccellente album heavy blues che continuerà ad essere ricordato, da chi nel tempo ne ha apprezzato sempre di più le qualità. di Giovanni Piccinini Cinderella è stato un power trio danese dei primi anni '70, il cui sound non aveva nulla a che vedere con il progressive, come suggerito dalla copertina. Riuscirono a pubblicare soltanto un singolo The Sandbox Series nel 1970, registrando anche del materiale per un album, ma che non ricevette mai una pubblicazione. Nel 1972 i master tapes vennero persi quando la Spectator Records fu rasa al suolo da un incendio. Da quel rogo riuscirono a salvarsi soltanto altri materiali di band Danesi, come i Moses, Days, Blues Addicts e Terje, Jesper e Joachim. L'album dei Cinderella venne riscoperto dal nulla nel 1990, quando un gruppo di studenti di musica stava svolgendo una ricerca sulle band rock danesi del periodo, e grazie a questo fu ritrovato anche il loro materiale. Da quella scoperta nacque la prima pubblicazione (non ufficiale) dell'album dei Cinderella, come Danish Progressive Rock 1970, esattamente 20 anni dopo le registrazioni. Il disco è un must heavy blues davvero solido, con ottime voci soliste e chitarre roventi, un mix tra Blue Cheer, Hendrix e Vanilla Fudge. Nel 1971 riuscirono a registrare un secondo album a Copenaghen, con il produttore Pete Quaife. Purtroppo anche questo materiale non fu pubblicato subito, ma soltanto dal 2006, quando riuscì a vedere la luce grazie alla Karma Music. di Giovanni Piccinini Samuel Prody è stata una band inglese heavy psych blues formata a Londra, da Tony Savva (voce e chitarra), Derek Smallcombe (chitarra), John Boswell (percussioni) e Stephen Day (basso) nel 1969. Nei primi anni 70 pubblicarono il loro primo e unico album, caratterizzato da un sound duro e fortemente psichedelico, paragonabile ad un mix tra gli Ancient Grease e Sir Lord Baltimore. Samuel Prody è un album molto sottovalutato, che piacerà a tutti i fanatici del proto-metal (o dell'hard'n'heavy e della psichedelia); sicuramente piacerà e sorprenderà ai fan più accaniti dei Led Zeppelin e Deep Purple. La mente della band era Tony Savva, bassista e cantante, residente a Londra, che ha scoperto varie band minori degli anni '60. Tony Savva fece anche un'audizione per la Jimi Hendrix Experience, ma sfortunatamente avevano ormai deciso che la band sarebbe rimasta con i tre componenti originari. Mitch Mitchell rimase in contatto con Tony, suonando con lui nel singolo Wild Uncertainty. Il gruppo Samuel Prody era famoso anche per le sue esibizioni sfrenate e spericolate, ma soprattutto per uno straordinario approccio alla creatività. La band si sciolse dopo poco l'uscita dell'album e Tony Savva si unì ad un'altra grande band chiamata Rusty Butler. di Giovanni Piccinini L'album inglese dei Baby Bertha fu registrato presso uno studio di Luton (Regno Unito) e pubblicato nel 1972, in un'edizione di sole 50 copie. Il sound era guidato da una chitarra pesante, continui ritmi martellanti e tratti domanti heavy blues, traendo ispirazione da John Mayall fino a Jimi Hendrix. I Baby Bertha si formarono dalle ceneri dei "Relative" alla fine del 1971 e tutte le loro canzoni furono scritte principalmente da Dave Ellis. Diversi membri andavano e venivano, prima che la formazione si stabilizzasse definitivamente, con Dave Ellis alla chitarra/voce, Des Law alla batteria, Ian Mclaughlin al basso e Roger 'Proff' Perry alla chitarra ritmica. "Alla fine del 1969, subito dopo aver lasciato il servizio militare, mio fratello Pete mi convinse a fondare una band con un suo amico batterista, Des Law. Musicalmente ero ad un punto morto e non avevo alcuna intenzione di suonare nuovamente in una band. Tuttavia, alla fine acconsentii e decidemmo di organizzare una prima prova. Sin dall'inizio sapevamo che sarebbe stato un percorso lungo ed estenuante, ma dopo diversi mesi di lavoro iniziammo a suonare come una vera band. Nacque cosi la nuova formazione chiamata "Relative", a cui seguirono diversi concerti blues distribuiti nel nostro territorio. Nello stesso momento iniziai a scrivere diverse canzoni, aggiungendole gradualmente al set di cover di gruppi come i Mountain, Cream, Free e Fleetwood Mac di Peter Green, che proponevamo ai nostri concerti. Stava procedendo tutto bene, quando capimmo che avevamo bisogno di quel "qualcosa" in più, per portare tutto il lavoro ad un altro livello. Fu in quel momento che decidemmo di aggiungere un nuovo bassista al gruppo, Ian MacLaughlin di soli 17 anni, Era chiaro che lan fosse l'ingrediente mancante, per completare quello che noi avevamo iniziato. La nuova formazione piacque talmente tanto che decidemmo di cambiare il nome della band, per adattarlo al nuovo sound: nacque cosi Baby Bertha. Nel 1971 notammo una pubblicità su Melody Maker, che offriva una giornata in uno studio di registrazione più una copia del demo e il master tapes, per soli cento sterline. Sembrava un affare molto allettante. Avevamo diverse canzoni originali e per questo in una giornata molto fredda (nel gennaio 1972), partimmo verso Luton per registrare il demo. Era la prima volta che qualcuno di noi registrava qualcosa di importante ed eravamo sbalorditi dalla professionalità dello studio e dall'intero processo di registrazione. Suonammo per 12 ore, ma a causa della carica che avevamo addosso, per noi sembrarono 12 min. Lasciammo lo studio a mezzanotte, stringendo il nostro demo al petto, orgogliosi dello splendido lavoro che avevamo portato a termine" (Dave Ellis - 2021) La band si consacrò lungo la costa meridionale, da Hastings a Southampton per tutto il 1972. I primi conflitti iniziarono quando Des decise di diventare un DJ, piuttosto di continuare a fare il batterista e da li in poi decise di prendere un'altra strada. Per fortuna, Dave e Ian incontrarono Pete Gibbons, il batterista degli Sweet Poison, al Bournmouth nel febbraio 1973. Pete era un batterista eccezionale e dopo una lunga jam decisero di formare la loro successiva band denominata Charge. di Giovanni Piccinini Nati dalle ceneri della leggendaria garage band della Florida, The Tropics, i Bacchus sono stati un power trio psichedelico/hard-rock/boogie dal sound fortemente influenzato dai Cream, Hendrix e Allman Brothers. Pubblicarono soltanto quattro rari 45 giri, raccolti in questa stampa per la prima volta. Dopo che Eric Turner (chitarrista, cantante e cantautore) si separò dai Tropics, iniziò a collaborare con l'altro collega bassista dei Tropics, Charlie Souza e il batterista Bill Peterson, formando cosi i Bacchus (dal nome del dio romano del vino). Nel 1970 aprirono i concerti per i Cactus e i Free, con cui si guadagnarono un'ottima reputazione. A causa del buon riscontro, decisero di registrare il loro primo 45 giri, con la bellissima track "Carry My Load", un eccellente hard blues con sfumature boogie. Da quel momento iniziarono ad andare in tour con i Grand Funk Railroad, in tutto lo stato americano. Dopo diverse uscite, parteciparono all'apertura dei concerti dei Lynyrd Skynyrd, BB King, The Outlaws, Redbone, Edgar Winter e Ted Nugent. Ebbero anche il privilegio di aprire un concerto in Florida per la Mahavishnu Orchestra, sul palco libero dell'Atlanta Pop Festival, poco prima di partire con i Grand Funk Railroad. Negli ultimi anni sono apparsi in uno dei famosi volumi dei Brown Acid, riscontrando un buon successo, per questo motivo la Out-Sider/Guerssen ha deciso di pubblicare il loro primo Lp, con tutta la produzione musicale dei Bacchus dal 1969 al 1975. di Giovanni Piccinini Siamo alla fine degli anni 70 e in quel periodo Chicago era la capitale dell'Urban Blues. Nello stesso periodo, precisamente nel gennaio 1968, Garrett Oostdyk (chitarra), George Faber (voce, armonica), Tabe (basso a otto corde) e J. Michael Powers (percussioni), quattro giovani locali che condividevano una grande passione per il rock, decisero di formare i Finchley Boys. Ormai la febbre psichedelica si era diffusa in tutti gli angoli del territorio americano, cospargendo di follia le strutture musicali più collaudate con distorsioni fuzz heavy - acid blues. I Finchley Boys erano diventati rapidamente una popolare live band nella zona della loro città natale di Champaign, Illinois. Il passo successivo, ovviamente, fu quello di trasferire la loro musica su nastro, eseguendo una sessione che durò fino al mese di Giugno del 1969, Il lavoro della band non si concretizzò immediatamente, ma soltanto nel 1972 (quando ormai il gruppo non era più unito) fu rilasciato il loro primo album "Everlasting Tributes". Everlasting Tributes è un disco di acid rock lisergico con forti influenze blues, tipico dei Cream, Jimi Hendrix, The Kinks, the Animals, Yardbirds, Jefferson Airplane, Quicksilver Messenger Service e Country Joe & The. Fish. Nella loro musica era possibile tracciare anche un chiaro riferimento a band garage della metà degli anni '60. La loro influenza traeva origini anche da band come i Litter, gli Iron Butterfly e gli Steppenwolf. Nel loro periodo migliore ebbero la grande possibilità di suonare nel famoso Kinectic Playground, dove emersero alcuni gruppi psichedelici come gli HP Lovecraft, gli Haymarket Square, i Bangor Flying Circus e gli Illinois Speed Press. Diverse registrazioni della band (mai pubblicate) circolarono separatamente per diversi anni, in modo non ufficiale, fino al 2010, quando decisero di rincontrarsi e ristampare l'album originale, aggiungendo anche materiale extra registrato nei loro live tra il 1968 e il 1970. di Giovanni Piccinini "Light my fire" è un album psichedelico blues con uno stile simile ai Blue Cheer e Iron Butterfly! Un sound veramente intrigante e coinvolgente, pubblicato dall'etichetta Crown (CST 589) nel 1969. Un lavoro davvero eccellente che si arricchisce con una splendida cover dei Doors che poi diventerà il titolo dell'album. L''abilità della band si riflette in queste registrazioni, rimaste nascoste per anni in un seminterrato. Il suono è veramente "decadente" dettato da chitarre devastanti e una batteria di assoluto livello. I musicisti statunitensi si riformarono sotto il nome dei "The 31 Flavors" con il disco "Hair". Molti definiscono questo disco come un proto doom metal. di Jo Van Knee Il primo lavoro di questa band Australiana (Melbourne) può essere considerato uno dei migliori dischi heavy rock blues degli ultimi anni e non solo, In quest'album si percepiscono facilmente le radici dei Child, strettamente legate al Blues, ma con un approccio più pesante e strettamente viscerale. Personalmente li considero una versione migliore e contemporanea dei Free. |