di Claudio Errico Eccoci qui con un altro dei tanti dischi che nn ebbe fortuna al suo tempo. Parliamo dei McChurch Soundroom, un’ altra gemma nascosta, uno dei miei dischi preferiti di sempre, purtroppo musicalmente a parte (ma lasciamo ai posteri l'ardua sentenza )non ci sono molte note da scrivere o curiosità. La band svizzera McChurch Soundroom (o Mc Church's Sound Room come si chiamava originariamente) proveniva da Basilea ed era guidata dal polistrumentista italo-svizzero Sandro Chiesa. Delusion è il loro album di debutto, pubblicato nel 1971 dalla leggendaria etichetta Pilz e prodotto da Conny Plank. di Giovanni Piccinini La band DOM (dal nome di una droga allucinogena) era un potente trio rock, nata all'apice del periodo krautrock, composto dai fratelli Eberhard Häger e Wolfgang Häger e dal loro amico amico Werner Wolf. Vivevano e allo stesso tempo provavano insieme a Stoccarda (Germania) in un covo dove suonavamo musica psichedelica che chiamavano Bibulus. L'unico singolo dei DOM fu registrato originariamente nel 1972. DOM / Devil's Grandma", è uno dei 45 giri krautrock psichedelici più ambiti in circolazione. La copertina, fu realizzata da loro stessi e raffigura la torre di una chiesa protestante a Schwieberdingen con un'immagine sovrapposta di Eberhard e sua nonna. di Jody Minelli La band dei Gomorrah nasce alla fine degli anni 60 con l'inizio del movimento progressive tedesco, fu fondata da Helmut phol (batteria) Eberhard Krietsch (organo) Oschiel e Claudi (chitarra). Nel 1970 fecero la loro prima registrazione, mentre nel 1971 uscì (secondo la critica) il loro primo miglior album, caratterizzato da suonate d'organo heavy prog. Nel 1972 usci il secondo disco della band, caratterizzato dal loro canto del cigno "I Turned to see whose voice it was", un album ricco di influenze prog e pesanti riff di chitarra, che resero anche quest'album una perla nel panorama underground tedesco. Davvero un lavoro egregio da riascoltare e rivalutare e magari inserire tra gli annali del rock del periodo. di Pino Ninni OUT OF FOCUS fu una delle tante band straordinariamente creative emerse dalla fertile era esplosiva della fine degli anni '60. Questa band si formò nel 1968 a Monaco, in Germania, con la formazione di Hennes Hering alle tastiere, Remi Dreschler alle chitarre, Moran Neumueller alla voce e ai fiati, Klaus Spori alla batteria e Stefan Wisheu al basso e prese il nome della band da un un brano dei "Blue Cheer"; lo stile distinto della band nel mescolare jazz, rock e psichedelia gli valse un posto nel mondo inebriante del Krautrock. Complessivamente la band pubblicò tre album negli anni '70 con questo WAKE UP che usci nel 1971 e anche se altri due album furono pianificati e registrati non videro la luce per diversi decenni dopo. WAKE UP rientra esattamente nei paesaggi sonori surreali del primo mondo Krautrock e OUT OF FOCUS si adattarono bene quando aprirono per band simili come "Amon Duul II", "Nectar" ed "Embryo", l'album divenne uno dei classici underground del rock progressivo tedesco, tuttavia OUT OF FOCUS non si lanciarono nella zona lisergica come band tipo Amon Duul II, la band era più basata sul rock con riff e assoli di chitarra in un tono blues insieme a una linea di basso martellante, a un uso subordinato ma inventivo delle percussioni e tocchi extra del flauto; spesso il paragone con i Jethro Tull fu inevitabile. Il gruppo rimase nella scena musicale underground per cinque anni circa. di Giovanni Piccinini Il nome della band "Florian Geyer", fu scelto in onore di un cavaliere nobile e diplomatico tedesco, vissuto ai tempi di Martin Lutero. Florian Geyer nacque intorno al 1490 a Giebelstadt (Bassa Franconia) e morì il 10 giugno 1525 nella foresta di Gramschatz vicino a Würzburg, divenne famoso per aver guidato la popolazione dei contadini durante la guerra contadina tedesca. La band si formò in Rheinland nel 1971, ed era formata da Jürgen Glüge (batteria), Dieter K. Stieg (basso, voce) e Wolf Manfred (voce, chitarra). Ci vollero cinque anni per produrre il loro album, "Beggar's Pride", ma non ebbe un grande successo commerciale, difatti già in origine il disco risultava di difficile reperimento. All'interno era presente una raccolta di canzoni fortemente psichedeliche con schitarrate acide e sfumature prog, una scelta alternativa al cospetto del tipico sound tedesco del periodo. Sulla storia della band si sa veramente poco. Beggar's Pride risulta essere l'unico album prodotto dal gruppo tedesco. di Jo Van Knee Uno dei miei dischi tedeschi preferiti, il sound e' molto "basement", ma apprezzo tantissimo il misto psych/ruvidezza/cattiveria. La traduzione del titolo in Italiano dovrebbe essere "Consigli Per Il Suicidio", e già si intravede il livello di "sickness" del gruppo. Il sistema di apertura a croce della copertina risulta essere veramente imponente! di Jo Van knee La band Haze produsse un eccellente rock underground pesante con molti passaggi strumentali veramente notevoli, anche se la voce del loro cantante a volte appariva un po "distante" dal resto. Per il loro sound gli Haze furono probabilmente ispirati da The Edgar Broughton Band, Arthur Brown e Captain Beefheart. La cover dell'unico album dei Haze fu disegnata da Walter Seyffer, che disegnò anche la copertina dei Nine Days 'Wonder. Tutti e cinque i brani furono scritti da Dietmar Low. di Giovanni Piccinini Gli Arktis vanno annoverati tra i gruppi più oscuri dei primi anni '70. La band tedesca registrò il suo primo album nel 1973, mescolando il rock convenzionale dell'epoca con grandi assoli, riff e fuzz pesanti. Il disco fu pubblicato nel 1974 con 300 copie. di Giovanni Piccinini Quest'album è un ottimo esempio di come si muoveva la musica underground tedesca degli anni '70. Senza riferimenti e particolari influenze, la musica dei Gäa era veramente trippy, euforica, ritmica, ma anche surreale, astratta e rilassata con un orientamento al folk e al blues. Il disco è da annoverare tra i più oscuri e sottovalutati di quel periodo, ma rimane uno dei migliori krautrock anticonformisti, un disco che oserei definire "spaziale", Decisamente consigliato a tutti gli appassionati del genere e del periodo. Il primo disco fu venduto in sole 300 copie, successivamente sono uscite altre ristampe tra cui un' edizione del 2011 della Garden Of Delights, stampata in 1000 copie con un booklet estremamente colorato e ricco di informazioni. La cover di questa edizione è quasi identica all'originale..l'ultima edizione del 2015 è stata stampata in picture disc, per questo motivo le copie del 1996 e del 2011 risultano essere molto difficili da trovare, ma sopratutto sono decisamente costose. |