di Giovanni Piccinini I Luigi Anada Boys erano un quartetto di giovani musicisti, nati a Leeds nel 1977. Pubblicarono nel 1978 un solo album hard rock (mega raro) "Feeling The Ceiling", rilasciato nei loro concerti in un numero limitato (etichetta Criminal Records - private press) e corredato da una semplice copertina di cartone bianco. Il disco mostra in tutta la sua durata l'incredibile talento dei suoi musicisti, con un interazione di chitarre e un impressionante sperimentazione compositiva, tale da far dimenticare la loro giovane età. L'influenza musicale proveniva chiaramente dai WISHBONE ASH e forse anche dagli EPITAPH. Fu proprio un entusiasta John Peel a trasmettere l'album nella sua radio e a presentarlo al pubblico, ma la risposta purtroppo non fu positiva. La band si sciolse nel 1979. di Giovanni Piccinini La storia della band inizia nel 1965 quando i due gruppi The Pacers e The Corvairs, decisero di unirsi e formare i The Epicureans, fino a diventare gli Highway nel 1972. L'unico album della band fu registrato nella primavera del 1975 al Westminster Studio, appena fuori Fort Dodge, Iowa (Usa). Furono stampate 500 copie e distribuite nel centro-ovest del paese. Nel 1985, il chitarrista dei Highway, Steve Murphy, ricevette la sua prima telefonata da un collezionista nell'area di Chicago, che espresse sinceri complimenti e grande interesse per il loro disco. Da allora Steve Murphy continua a ricevere molte richieste dagli appassionati degli Stati Uniti e da altri paesi, risultando sempre più interessati a ricevere le copie originali del disco e a richiedere le informazioni sulla band. cit. Jo Van Knee. "Acquistai quattro copie sigillate direttamente da Steve Murphy nel 1998, mi inviò anche un CDR con dei pezzi inediti dei Corvairs (Il suo gruppo degli anni 60). Un disco fu anche autografato dall'autore." (Jo Van Knee) di Giovanni Piccinini I Turned to See Whose Voice It Was è il terzo album hard prog registrato in studio dalla band Gomorrha, ed è probabilmente il loro lavoro più apprezzato tra gli appassionati, pur rimanendo un album per nulla conosciuto dalla massa. La grande maestria alla chitarra di Ali Claudi e Ad Ochel e alla tastiera di Eberhard Krietsch produsse un lavoro di grandissimo spessore, tale da essere considerato uno dei migliori album hard rock jamming uscito dalla Germania nei primi anni Settanta. I Gomorrha avevano un sound decisamente più anglo-americano rispetto ad altre band come i "Ash Ra Tempel" o i "Guru Guru". Oltre a scrivere testi in inglese, il gruppo aveva uno stile hard rock più distinto, con sfumature psichedeliche e momenti estremamente vulcanici. Nel disco è possibile notare anche un'influenza soul o blues americano, rimarcata soprattutto dalla voce del cantante Peter Otten. Purtroppo il gruppo si sciolse dopo il loro terzo disco, lasciandoci però degli ottimi lavori. cit. di Jo Van Knee "Ho grande rispetto per band come i Led Zeppelin, Deep Purple, Black Sabbath e compagnia bella, ma all'epoca in paesi situati al di fuori di UK o USA, in ambito hard rock, esistevano gruppi con i controco... che per vari motivi non riuscirono a competere con i loro più blasonati compari" (Jo Van Knee) di Giovanni Piccinini Unico disco garage rock/psichedelico di questa band di North Portland, nata nell'Oregon, durante l'estate del 1966. In quel periodo erano una delle principali attrazioni locali e nello stesso anno firmarono per la casa discografica americana, registrando una demo che fu trasmessa in tante radio della zona di origine. Last Laugh fu pubblicato dall'etichetta B&V (Band 'n' Vocal) nel 1970, ma si separarono prima che il disco venisse pubblicato. Di conseguenza ricevettero poca pubblicità, e per questo ebbero uno scarso successo commerciale. L'album fu stampato in sole 100 copie e tante di esse contenevano il disco sbagliato. cit. di Jo Van Knee A fine degli anni 80 un membro del gruppo tirò fuori una decina di copie sigillate, ma al loro interno era presente un altro disco. Fu un errore compiuto dalla stamperia. A quanto pare le cover con i dischi corretti erano solo una decina, ed erano stati inviati ai membri del gruppo per motivi promozionali. Facendo attenzione alla foto sovrastante è possibile notare anche il biglietto ufficiale della band. di Jo Van Knee Unico disco omonimo per la band dell'eccellente chitarrista Frank Diez, fortemente ispirata dal blues rock britannico con lo sviluppo di complesse strutture psichedeliche e progressive. L'album fu pubblicato nel 1970, dall'etichetta tedesca "Kuckuck" e viene considerato uno dei migliori hard rock dei primi anni 70. Purtroppo tale lavoro risulta essere ancora oggi poco conosciuto. di Jo Van Knee Uno dei Live più eccitanti che abbia mai ascoltato in tutta la mia disonorata carriera di "crate digger". I Cosmic Travellers in realtà erano una band formata da 4 talentuosi musicisti californiani. L'album contiene un esplosione di rock blues sparato a 10mila watt, registrato in presa diretta nel 1972 ad un live Benefit nelle isole delle Hawaii, senza rimaneggiamenti di studio o altre diavolerie. Il disco fu stampato in sole 1000 copie presso una private press. Vinile originale di Jo Van Knee (US Private Pressing, 54 copie 1970) di Giovanni Piccinini Dalla riscoperta di questo disco americano, si è sviluppata una forte discussione sul suo genere musicale predominante, alcuni lo considerano psichedelico, altri meno, ma questo dimostra quanto la definizione di psichedelia sia spesso fortemente soggettiva. Saranno veramente pochi però a negare che si tratti di un heavy rock /fuzz piuttosto pesante. La band fu fondata nel 1968 nella città di Pittsburgh e oggi viene ricordata esclusivamente per quest'unico album, autoprodotto, distribuito e registrato in una demo tape nel 1970, nella minima quantità di 54 copie. Dopo l'uscita dell'album il gruppo abbreviò il suo nome in Pancake, sciogliendosi successivamente nel 1972. Il disco è stato ristampato soltanto nel 2001 dall'etichetta "Shadoks", con una copertina totalmente diversa dall'originale. di Giovanni Piccinini Golden Void è il progetto parallelo di Isaiah Mitchell, meglio conosciuto come il chitarrista della band psichedelica "Earthless". L'album nasce nel 2012 e rappresenta il debutto dei Golden Void con un sound molto differente dai lavori degli "Earthless", che prediligevano una jam band prettamente strumentale. Personalmente sono rimasto folgorato sin dal primo ascolto di quest'album, proprio come accadde con gli album degli Earthless alcuni anni fa. Trattasi di un disco di ottimo livello, fortemente consigliato a coloro che amano la neo psichedelia. di Giovanni Piccinini I Comets On Fire sono un quintetto americano di Sacramento (California), uno degli ultimi baluardi del movimento hippie e fucina della prima ondata psichedelica nata in America. Nel loro percorso hanno sviluppato un sound veramente unico, come ampiamente dimostrato in questo disco, che spazia dall'hard rock alla psichedelia, mescolato a distorsioni acide, effetti "spaziali" e accelerazioni free-jazz. Un vero e proprio percorso di decostruzione del rock, una scelta già evidente nel primo album omonimo e nel successivo "Field Recordings From The Sun". Tutti i loro lavori hanno contribuito alla creazione di uno stile unico ed inimitabile. di Jody Minelli Secondo e ultimo strepitoso album per questa formazione britannica capitanata dai fratelli Dolan, Mick alla chitarra e Steve al basso, ormai parte integrante della cultura underground targata UK. Tale lavoro ha avuto nel tempo la sua giusta rivalutazione. Trattasi di acid rock, heavy psych con sfumature folk, che rendono quest'ultimo lavoro una vera e propria perla per gli amanti del genere. Da sottolineare la track di apertura "ON THE ROAD", un vero e proprio must, a seguire la meravigliosa "I WANT YOU" ad inizio Lato b... ed infine "A SONG OF SUMMER" e "NEW DAY". Davvero un gran lavoro per questa grande band psichedelica definitivamente rivalutata e consacrata nel tempio della cultura underground 60/70. |