di Claudio Errico Eccoci qui con un altro dei tanti dischi che nn ebbe fortuna al suo tempo. Parliamo dei McChurch Soundroom, un’ altra gemma nascosta, uno dei miei dischi preferiti di sempre, purtroppo musicalmente a parte (ma lasciamo ai posteri l'ardua sentenza )non ci sono molte note da scrivere o curiosità. La band svizzera McChurch Soundroom (o Mc Church's Sound Room come si chiamava originariamente) proveniva da Basilea ed era guidata dal polistrumentista italo-svizzero Sandro Chiesa. Delusion è il loro album di debutto, pubblicato nel 1971 dalla leggendaria etichetta Pilz e prodotto da Conny Plank. di Giovanni Piccinini Gli "Spot" erano un gruppo rock heavy psych svizzero con sede a Ginevra. Il loro unico album fu pubblicato nel 1971 dall'etichetta Evasion, specializzata principalmente in artisti pop e folk, La formazione era composta dallo scrittore e bassista Andre Jungo, dal batterista Philippe Dubugnon, dal chitarrista John Woolloff (che aveva gia suonato con gli Soft Machine) e dall'altro chitarrista e tastierista Pavlo Pendaki. Riuscirono a produrre ben nove canzoni originali, compresa una cover di "Jersey Thursday" dei Donovan. La band svizzera riuscì a creare un ottimo mix heavy blues psichedelico (seguendo la scia di altre band svizzere come i Krokodil e Country Lane) con chitarre veramente eccellenti. Il risultato fu un album di ottimo livello, seppur distribuito in qualche centinaia copie, con una composizione musicale molto bilanciata prendendo spunti dal folk, blues e heavy rock progressivo. Ogni canzone conteneva qualcosa che sorprendeva e distoglieva gli ascoltatori da qualsiasi aspettativa possibile, per una produzione veramente sorprendente. Nel tempo l'album ha ricevuto una considerazione sempre maggiore dagli appassionati, per questo motivo, ma soprattutto per la sua rarità risulta essere uno dei dischi più ricercato dai collezionisti. di Giovanni Piccinini Nel Midwest degli Stati Uniti un sestetto di origine italiana decise di creare un eccellente hard prog, facendosi notare nel vasto territorio americano. I Bullangus si unirono alla fine degli anni '60 a Poughkeepsie (capoluogo della contea di Dutchess nello Stato di New York), con la maggior parte dei membri che avevano già suonato in vari gruppi della Hudson Valley, Il nome del gruppo derivava da una fattoria che avevano affittato come luogo di prove a Rhinebeck, La band era formata da Lenny Venditti al basso, Geno Charles alla batteria, Dino Paolillo e Larry LaFalce (alla chitarra e voce), e Ron Piccolo (organo, pianoforte), Le date nei club e i lunghi tour locali attirarono l'attenzione dell'etichetta Mercury, con cui firmarono per la pubblicazione del loro primo album "Bull Angus" del 1971. Prodotto da Vinny Testa, l'album conteneva un hard rock con sfumature blues e prog di prim'ordine (scritto in gran parte dal team di Previte, LaFalce e Paolillo) evidenziando eccellenti riff di chitarre heavy psych, hammond, linee di basso taglienti e voci simili a quelle di Great Lucifer's Friend/ Uriah Heep / Sir Lord Baltimore. Il loro suono si distingueva soprattutto per la grande interazione tra le chitarre di Larry LaFalce e Dino Paolillo, seguendo influenze da nomi di band più conosciute come Grand Funk Railroad, Mountain, Deep Purple e Uriah Heep. di Giovanni Piccinini I Sound Company nacquero a Neosho, (Missouri ) nel 1969. Nella sua formazione la band comprendeva Gary Lohmann (alla chitarra, e voce), Rick Hair (organo e voce), Randy Butler (basso e voce) e Kenny Vaughn (alla batteria). Nel gennaio del 1971, si recarono ai Damon Recording Studios di Kansas City per registrare sei tracce originali, scelte per una demo, poi pubblicata soltanto con un acetato da 12 pollici. Nello stesso anno, i Sound Company tornarono in studio per registrare un altro singolo. Questa volta si diressero a sud-ovest del confine del Missouri fino a Tulsa, in Oklahoma. Riprodussero una traccia dall'acetato, "I Am Your Hour", insieme a un'altra traccia originale, "Truman's Daughter", per il lato A. Tale lavoro fu pubblicato nell'estate del 1971 per l'etichetta Derrick. Nel 1974, il gruppo si trasferì in California e cambiò il proprio nome in Mizzouri Foxx, dove ebbero un buon successo popolare, fino allo scioglimento nel 1982. Dopo ben 50 anni, i tre brani più pesanti della prima demo sono stati stampati per la prima volta in un 45 giri. di Giovanni Piccinini Gli Stone Axe si formarono poco dopo lo scioglimento dei Josefus. Con la partecipazione di Pete Bailey (voce) e Ray Turner (basso) dei Josefus, e l'arrivo di alcuni artisti più giovani della scena texana, tra cui un vecchio amico d'infanzia di Ray, di quando aveva 11 anni, Jerry Ontiberoz alla batteria. Alla chitarra c'era un giovane dal talento incredibile ex membro della band Wolfgang (che aveva supportato gli Josefus in vari concerti), di nome Mike "Wolf" Long. Questa nuova formazione formò gli Stone Axe, iniziando a suonare a livello locale e in giro per il Texas, costruendosi una reputazione e guadagnandosi una certa attenzione molto rapidamente nei primordi dell'heavy rock. Grazie ad una piccola etichetta di Houston che si faceva chiamare Rampart Street Records, nel 1971 riuscirono a registrare due brani assolutamente devastanti: "Slave Of Fear" e "Snakebit". Pubblicato in una tiratura unica di 500 copie, è diventato nel tempo uno dei 45 giri più ambiti nel mondo Heavy Rock. Nel 2022 è stato ristampato per la prima volta dall'etichetta Yunque Records. di Giovanni Piccinini I Michael Turner In Session sono stati tra i fantastici gruppi rock australiani di maggior successo dei primi anni '70. Purtroppo non hanno mai realizzato un album in quel periodo, ma hanno lasciato alcuni filmati di mitiche performance, trasmessi nel 1971 nel programma musicale dell'Australian Broadcasting Corporation chiamato GTK.. Il gruppo era composto da Turner alla voce, Phillip Stone alla chitarra, Paul Olsen alla batteria e Bill Sclater al basso. Dopo essersi trasferiti da Brisbane a Melbourne (la mecca del rock australiano) nel 1970, la band firmò presto con la Havoc Records. "I Led Zeppelin avevano appena preso d'assalto il mondo e noi avevamo la nostra band per suonarli", ricordò in seguito Turner. "Siamo diventati molto popolari velocemente. All'inizio facevamo solo cover, ma nessun'altra band poteva farcela a quei tempi e questo ci diede una grande spinta". Il culmine della band arrivò quando aprirono il Sunbury Rock Festival nel 1972, che attirò 50.000 fan. Il festival divenne una leggenda: fu "il disco di successo che non ho mai avuto". Questi due brani furono registrati dal vivo per la TV nell'agosto 1971 e trasmessi nel programma musicale dell'Australian Broadcasting Corporation chiamato GTK. Le esibizioni trasmisero perfettamente l'energia grezza della band. Per fortuna, il produttore di GTK, Ric Birch, ( il pioniere della vera musica LIVE in TV), portò questa mitica performance alle nostre orecchie, facendo conoscere cosi al pubblico tra le migliori rappresentazioni musicali della band. Successivamente la Havoc Records spinse la band lontano dal suo heavy blues rock, dirigendola verso un suono più mainstream. Nel 1972, Havoc pubblicò l'unico 45 giri del gruppo, contenente "Just Around Midnight" e "Pattern of My Life". Nonostante questa uscita e alla vittoria di Michael Turner come miglior cantante in un concorso nazionale, il gruppo si sciolse molto presto. Nel 1973, Michael Turner lasciò la formazione e tornò a Brisbane. Dopo un lungo processo di definizione della licenza con la ABC, i nastri contenenti queste performance sono stati portati alla luce dagli archivi della rete, acquisti dalla Ancient Grease Records. e pubblicati per la prima volta in un formato musicale. di Jody Minelli L'unico album di questo quintetto di Levittown (USA) è un'interessante fusione di prog, hard rock e psichedelia. La lunga apertura, “All of Them Witches”, il cui testo simboleggia il percorso degli amici del cantante, devastati dall'eroina, è solo l'inizio di un crescente viaggio. I poderosi assoli di chitarra di Belsky sono bordate heavy prog. che per fortuna non soccombono sugli altri strumenti. Elaborati arrangiamenti su tastiere hammond, piaceranno sicuramente ai fans del tipico sound anni 70. La cantante Lyne Bunn, offre una strepitosa performance nelle traccia "Sins", scritta insieme a Belsky, rocker da bar band dei primi anni '70, nonché chitarrista di elevata fattura. La ballata "Wasted Time" presenta ancora una volta i gustosi assoli di chitarra di Belsky, uniti al tributo pinkfloidiano di Venier e gli attacchi wah-wah alle tastiere. La traccia "Look Again", di oltre 11 minuti, si apre con l'assolo di Venier, alla "Locomotive Breath" dei Jethro Tull. La jam di 5 minuti successiva è evidenziata ancora una volta dagli assoli e dal batterista di Belsky, John Fragos. Questo era l'hard rock dei primi anni '70, seguito da quella magica atmosfera che riempiva le serate dei locali, dove queste band suonavano. La band era pronta a registrare un altro album, ma a causa di sopraggiunti problemi con il management, decisero di sciogliersi da li a poco. di Giovanni Piccinini Formatisi a Glasgow, in Scozia, nel 1969, i Soho Orange diffusero la loro musica lungo le coste scozzesi con un furgone Tramit MK 1 di colore arancione brillante, promuovendo un hard rock unico e davvero selvaggio, che fondeva i riff dei Budgie con la magia dei Led Zep. Nel 1971 registrarono 2 sessioni dal vivo in un piccolo studio di Falkirk, con la successiva pubblicazione nel 1972, per poi finire nell'anonimato. Produssero soltanto pochi Lp, di cui non si hanno molte informazioni. I Soho Orange erano una band autentica, per il loro stile di vita e per il modo di approcciarsi ai loro live. A causa della scarsa unione tra i vari componenti e per l'assenza di un contratto discografico il gruppo si sciolse in pochissimo tempo. Dopo ben 50 anni sono stati ritrovati i master tapes nascosti in un armadio, avvolti dalla polvere e dalla muffa, che hanno permesso di ottenere ben 550 copie in vinile di questo splendido album. di Giovanni Piccinini Mu è il primo album registrato nel 1971 da questa fantastica (ma purtroppo sottovalutata) band, guidata dal leggendario Merrell Fankhauser (ex Fapardokly, HMS Bounty), dal geniale chitarrista Jeff Cotton (ex Captain Beefheart & His Magic Band) e da altri componenti. Il disco segue fortemente la scia della west Coast americana, con importanti riferimenti alla psych/blues/acid-rock, sfumature jazz e ritmi tribali che sembrano provenire dall’oscurità. Il sound esprime una lisergia profonda, instancabile e per lunghi tratti originale e difficilmente replicabile. Il nome della band deriva dal continente perduto nell'oceano Pacifico, tra l'isola di Pasqua e le Figi, in un grande giardino dell'Eden ai confini isole Hawaii, dove Fankhauser decise di fondare il suo quartier generale, lasciando la California. Fu proprio sull'isola di Maui che scrisse una delle pagine più interessanti e sorprendenti del rock americano degli anni 70 e dal magnetismo esoterico e mistico, lontano dal conformismo e dal caos metropolitano. di Giovanni Piccinini I Cosmic Dealer iniziarono il loro percorso musicale nel 1968 fino al 1971, con un breve ritorno nel 1973. Formatisi nel 1968 con il nome di "The Floating Fudge featuring The Cosmic Dealer", furono una band hard-rock psichedelica di grande talento, nativa di Dordrecht (Paesi Bassi). Il gruppo era formato da: Angelo Santoro (basso), Ad Vos (batteria), Frans Poots (voce, flauto, sax), Bas van der Pol (voce, chitarra, ex-Hawks) e Jan Reynders (voce, chitarra, ex-Hawks). Nel 1970 abbreviò il suo nome in Cosmic Dealer pubblicando due singoli - "The scene/Child of the golden sun" e "Head in the clouds/Find your way" - entrambi senza un particolare successo commerciale. Successivamente ufficializzarono il loro unico album, Crystallization, prodotto nel 1971 da Eddy Ouwen, considerato un raro capolavoro tra i collezionisti. La musica era caratterizzata da un mix di psichedelia, rock progressivo e hard blues rock. Andarono in tournée, esibendosi anche in uno spettacolo televisivo (VPRO Campus, in onda il 1 luglio 1971), ma nonostante esprimessero un gran sound, l'album non ebbe molto successo. Nello stesso anno, Bas van der Pol lasciò la band e fu sostituito da Leen Leendertse. Nei mesi successivi avvennero altri stravolgimenti nella formazione dell band, con cui i Cosmic Dealer continuarono a suonare, ma soltanto un anno dopo decisero di sciogliere il gruppo, per poi riunirsi nel 1973, ma anche questa volta il riscontro non fu positivo. |