di Giovanni Piccinini Gli "Spot" erano un gruppo rock heavy psych svizzero con sede a Ginevra. Il loro unico album fu pubblicato nel 1971 dall'etichetta Evasion, specializzata principalmente in artisti pop e folk, La formazione era composta dallo scrittore e bassista Andre Jungo, dal batterista Philippe Dubugnon, dal chitarrista John Woolloff (che aveva gia suonato con gli Soft Machine) e dall'altro chitarrista e tastierista Pavlo Pendaki. Riuscirono a produrre ben nove canzoni originali, compresa una cover di "Jersey Thursday" dei Donovan. La band svizzera riuscì a creare un ottimo mix heavy blues psichedelico (seguendo la scia di altre band svizzere come i Krokodil e Country Lane) con chitarre veramente eccellenti. Il risultato fu un album di ottimo livello, seppur distribuito in qualche centinaia copie, con una composizione musicale molto bilanciata prendendo spunti dal folk, blues e heavy rock progressivo. Ogni canzone conteneva qualcosa che sorprendeva e distoglieva gli ascoltatori da qualsiasi aspettativa possibile, per una produzione veramente sorprendente. Nel tempo l'album ha ricevuto una considerazione sempre maggiore dagli appassionati, per questo motivo, ma soprattutto per la sua rarità risulta essere uno dei dischi più ricercato dai collezionisti. di Claudio Errico In questo disco il tempo torna al lontano 1974, ma tutto è iniziato nel 1972... La formazione norvegese fu fondata il 6 agosto 1972 dalle rovine della band "Djucs Ltd" : Thomas Karlsen (chitarra, voce), Erik Langjordet (chitarra), Jan Erik Lian (basso) e Per Eriksen (batteria). La band aveva lo scopo di suonare musica ispirata ai Grand Funk e ai Jethro Tull, quindi serviva qualcuno che suonasse il flauto, cosi al gruppo si aggiunse anche Fredrik Møystad. I ragazzi vivevano tutti in un piccolo posto chiamato Sem, nella contea di Vestfold, ad un'ora di macchina a sud di Oslo. Non sono sicuro se i ragazzi pensassero che vivere lì fosse come vivere all'inferno, ma sicuramente lo è il fatto che abbiano chiamato la loro band Hades. Nell'antica mitologia greca questo era il nome del signore del regno della morte. Dopo solo pochi concerti la formazione si sciolse, a causa di differenti vedute. Erik e Jan Erik se ne andarono, e il nuovo bassista fu Terje Brendsrød. Oltre al pop progressivo, come lo chiamavano allora, anche il bluesrock influenzò molto la band. Sostanzialmente suonavano un rock progressivo pesante, che sconvolse l'ESTATE DEL 1973. Nell'autunno del 1973, con l'aggiunta di un secondo chitarrista e cantante di nome Karl Øyri, il sound fu ancora più duro. In quel periodo suonavano molto e il numero dei fan cresceva gradualmente. La prima parte del 1974 fu trascorsa provando la prima versione di un'opera classica. Questo doveva essere rappresentato insieme ad uno spettacolo teatrale, ma purtroppo questo progetto non è mai stato finalizzato. Uno spettacolo che si concretizzò fu il concerto radiofonico che suonarono nella primavera del 1974. Questa trasmissione fu di grande importanza storica perché questa registrazione (sopravvissuta su una cassetta e anni dopo pubblicata su disco) può dimostrare che gli Hades erano una band che valeva la pena ricordare. Purtroppo questa sembra essere l'unica registrazione presente di questa grande band. di Giovanni Piccinini I Rockressio furono un ottimo gruppo heavy prog di Helsinki (Finlandia). La band nacque nell'autunno del 1971, grazie ad un incontro tra Tapio Mattlar (bassista) e Kalervo Kaarre (chitarrista), a cui si unirono presto Hans Dalman (voce) e Matti Everhall (batterista). La loro storia durò fino al gennaio 1973, quando i componenti della band furono chiamati per il servizio militare, sancendo definitivamente la chiusura del loro percorso. Durante la loro carriera suonarono in decine di concerti, pubblicando un solo EP "First". Il disco fu registrato nell'autunno del 1972 e rilasciato all'inizio del 1973 in 200 copie, quando ormai la band era giunta al capolinea. Nel primo Ep sono presenti quattro tracce hard prog tipiche degli anni '70, con influenze progressive e bordate di chitarra acida. I testi furono scritti tutti in inglese. Per soddisfare l'interesse mostrato dagli appassionati del genere, nel 2018 l'album è stato ristampato dalla Svart Records, suscitando cosi la curiosità dei nuovi ascoltatori. Nella recente pubblicazione è stata inclusa anche una sessione radiofonica inedita del 1972. di Jody Minelli La band dei Gomorrah nasce alla fine degli anni 60 con l'inizio del movimento progressive tedesco, fu fondata da Helmut phol (batteria) Eberhard Krietsch (organo) Oschiel e Claudi (chitarra). Nel 1970 fecero la loro prima registrazione, mentre nel 1971 uscì (secondo la critica) il loro primo miglior album, caratterizzato da suonate d'organo heavy prog. Nel 1972 usci il secondo disco della band, caratterizzato dal loro canto del cigno "I Turned to see whose voice it was", un album ricco di influenze prog e pesanti riff di chitarra, che resero anche quest'album una perla nel panorama underground tedesco. Davvero un lavoro egregio da riascoltare e rivalutare e magari inserire tra gli annali del rock del periodo. di Giovanni Piccinini "Epizootic" era un gruppo rock progressivo svedese formato a Göteborg (Svezia) a metà degli anni '70. Nel 1976 pubblicarono l'unico album "Daybreak" della loro discografia, composto da dieci brani scritti in lingua inglese. Quello che mancava all'album in tema di produzione, fu compensato dalla loro musica e dalla pura energia delle loro performance, contraddistinte da pezzi deliziosamente complessi, ma con un'atmosfera primordiale. L'inclusione di flauti e sintetizzatori conferirono alla produzione un vero tocco psichedelico, virando anche verso l'acid rock e infine all'hard rock tipico degli anni '70. di Giovanni Piccinini Gli Høst nacquero nella piccola città di Knapstad in Norvegia, originariamente formata nel 1971 dal chitarrista / cantautore Svein Rønning, dal bassista Johnny Myhre e dal batterista Stig Berg. Myhre lasciò il gruppo nel primo periodo della band, mentre tre nuovi membri si unirono successivamente, Bernt Bodahl (basso), Ronny Gyllensten (chitarra) e Geir Jahren (voce). Nel 1973 la band iniziò a guadagnare maggiore fama, grazie ad alcuni live nei vari locali della zona, subendo parallelamente altri due cambi di formazione, Berg e Gyllensten se ne andarono e furono sostituiti rispettivamente da Knut R. Lie e Odd Inge Olsen. Nell'autunno del 74 'il gruppo registrò il suo debutto con 'Pa sterke vinger' 'negli Arctic Studios di Trondheim, pubblicato su etichetta On. Il loro stile ebbe influenze dall'Hard Prog britannico con un carattere maggiormente scandinavo e cantato in lingua prettamente norvegese. di Jody Minelli Unico album per questa formazione britannica, per un concentrato di vera psichedelia heavy molto interessante. La peculiarità di questo quartetto inglese era causata dall'assenza di un chitarrista solista, ma ovviarono a questa mancanza puntando sul tastierista Steve Milliner. Sarà questa scelta a caratterizzare diversi brani del disco, ad iniziare dalla prima track "Coppet Sunset", dove il ritmo diventa martellante sin dalle prime note, con l'organo hammond a dare il meglio di sè. Da sottolineare anche "The green cup" altro capolavoro psichedelico. Steve Milliner suonò in precedenza alle tastiere con i Black Cat Bones, una band blues-rock con sede a Londra, con un solo album all'attivo durante il loro breve percorso. La maggior parte delle canzoni dell'album furono scritte da Dave Skillin, vocalist del gruppo. Il disco fu pubblicato nel 1970 per l'etichetta Deram Nova sia in versione mono che stereo. di Jody Minelli Secondo e ultimo strepitoso album per questa formazione britannica capitanata dai fratelli Dolan, Mick alla chitarra e Steve al basso, ormai parte integrante della cultura underground targata UK. Tale lavoro ha avuto nel tempo la sua giusta rivalutazione. Trattasi di acid rock, heavy psych con sfumature folk, che rendono quest'ultimo lavoro una vera e propria perla per gli amanti del genere. Da sottolineare la track di apertura "ON THE ROAD", un vero e proprio must, a seguire la meravigliosa "I WANT YOU" ad inizio Lato b... ed infine "A SONG OF SUMMER" e "NEW DAY". Davvero un gran lavoro per questa grande band psichedelica definitivamente rivalutata e consacrata nel tempio della cultura underground 60/70. di Giovanni Piccinini Unico album heavy prog del power duo Attila, una band fondata da Billy Joel nel 1970 (all'epoca ventunenne), dal sound privo di chitarra elettrica, ma che prevedeva l'utilizzo della batteria e dell'organo Hammond dello stesso Billy Joel, amplificato per aumentare la distorsione e la potenza del sound. Il 1970 è stato un grande anno sia per l'heavy metal che per il proto-metal e le due uscite più seguite dell'anno provenivano dal Regno Unito, il debutto dei Black Sabbath e "Deep Purple In Rock". Dall'altra parte dell'Atlantico, tuttavia, stava nascendo qualcosa di veramente interessante, come chiaramente dimostrato dai Sir Lord Baltimore, attraverso la loro ferocia sonora. Nello stesso anno Billy Joel e Jon Small , unirono tutte le varie influenze e decisero di produrre Attila, una delle prime band di Billy, prima che si lanciasse nella sua carriera da solista. “Eravamo un gruppo formato da due uomini. Noi eravamo l'heavy metal e stavamo per distruggere il mondo con l'amplificazione, avevamo brani come "Godzilla", "March of the Huns", "Brain Invasion". Molte persone credevano che io fossi uscito da un piano bar, in realtà io feci heavy metal per un bel pò. Quando facevamo i concerti, nessuno riusciva a rimanere nelle sale dove suonavamo. C'era davvero troppo rumore. Per questo le persone fuggivano letteralmente dai club ". (Billy Joel, 1985) di Giovanni Piccinini L'origine degli Irish Coffee risale ad un'altra band chiamata The VooDoo, che si formò negli anni '70. Inizialmente suonavano solo cover di gruppi come i Deep Purple, Led Zeppelin, The Who e The Kinks. Dopo aver incontrato Louis de Vries, manager del gruppo The Pebbles, firmarono un contratto e cambiarono il nome della band in Irish Coffee. La formazione all'epoca era composta dal chitarrista e cantante William Souffreau, dal chitarrista Jean Van Der Schueren, dal bassista Willy De Bisschop, dal tastierista Paul Lambert e dal batterista Hugo Verhoye. Nel 1971 fu pubblicato il loro primo album omonimo e il gruppo continuò a esibirsi in molti spettacoli fino a quando Hugo Verhoye decise di andarsene. Fu sostituito da Raf Lenssens, prima che il brano "Down Down Down" fosse pubblicato come singolo entro la fine dell'anno. Nella primavera del 1973, Jean Van Der Schueren lasciò la band per continuare i suoi studi di chitarra classica e fu sostituto da Luc De Clus. Al gruppo si unì anche il cantante Wim De Craene, fino a quando al ritorno da uno dei loro live (nel novembre 1974), ebbero un incidente d'auto dove morì Paul Lambert e Lenssens fu gravemente ferito. Questo triste evento portò alla fine degli Irish Coffee. Nel 1975, la band raccolse i pezzi e provò a ripartire con il nuovo nome di "Joystick", con l'aggiunta del nuovo tastierista Luc Coppens. Purtroppo pero quest'ultimo lavoro non portò ad alcuna pubblicazione. Qualche canzone dei "Joystick" fu inclusa nell'album Irish Coffee II, pubblicato nel 2004. All'inizio del 1992 il gruppo tornò attivo, fino a pubblicare un "live" nel 2008. Successivamente ripresero a registrare nel 2010 producendo due nuovi album: Revisited nel 2013 e When the Owl Cries nel 2015. Irish Coffee viene oggi considerato uno dei migliori album heavy prog europei! |