di Jody Minelli La JPT Scare Band formata dal chitarrista/cantante Terry Swope, dal batterista Jeff Littrell e dal bassista Paul Grigsby, iniziò a registrare il loro secondo album nel proprio seminterrato di Kansas City. Sebbene la loro storia iniziò nel 1973, il primo album, Acid Acetate Excursion, non fu mai pubblicato fino al 1994, oltre vent'anni dopo la loro formazione. Tramite la loro etichetta Monster Records, pubblicarono altri due album (ormai diventati di culto nel mondo del rock underground) Rape Of Titan's Sirens nel 1998 e Sleeping Sickness nel 2000. Entrambe le pubblicazioni misero in risalto un eccellente blues psichedelico/proto-metal, attraverso il lavoro di chitarra ultraterreno e sconosciuto di Terry Swope. Questa è stata l'unica pubblicazione finora del loro album Rape Of Titan's Sirens, avvenuta nel 1998, su Monster records in vinile trasparente limitato. di Giovanni Piccinini I Golden Dragon furono un ottimo quartetto filippino-statunitense hard rock/metal heavy psych della Bay Area, fondato nel 1978 da Freddy Mabuhay. Freddy era il bassista della leggendaria band Dakila, che pubblicò un ottimo album su etichetta Epic, nel 1972. Successivamente, dopo aver suonato al Diamond Head Crater Festival alle Hawaii, formò il suo gruppo, i Golden Dragon L'album registrato nel 1981, presentava un sound davvero intenso e frizzante con chiare influenze hendrixiane, assoli di chitarra pieni di fuzz, wah-wah, riff pesanti, oltre alla gran voce di Mabuhay. Il vinile originale fu stampato in una manciata di copie, inviate successivamente alle case discografiche, per cercare di far acquisire un contratto musicale alla band. Sfortunatamente non ottennero alcun risultato, suscitando cosi un interesse puramente locale. La band dei Golden Dragon si esibiva dal vivo nel leggendario locale Mabuhay Gardens, alias The Fab Mab, a San Francisco, ma le loro esibizioni furono di breve durata. Purtroppo Freddy morì poco dopo aver registrato l'album e la musica dei Golden Dragon rimase fortemente inedita negli anni successivi, suscitando cosi l'attenzione dei più curiosi e dei collezionisti del genere. In collaborazione con i musicisti sopravvissuti della band, l'etichetta Subliminal Sounds ha pubblicato recentemente una nuova edizione limitata dell'album, distribuita in 499 copie. Finalmente gli appassionati potranno ascoltare il potente suono dei Golden Dragon! di Giovanni Piccinini I Rockressio furono un ottimo gruppo heavy prog di Helsinki (Finlandia). La band nacque nell'autunno del 1971, grazie ad un incontro tra Tapio Mattlar (bassista) e Kalervo Kaarre (chitarrista), a cui si unirono presto Hans Dalman (voce) e Matti Everhall (batterista). La loro storia durò fino al gennaio 1973, quando i componenti della band furono chiamati per il servizio militare, sancendo definitivamente la chiusura del loro percorso. Durante la loro carriera suonarono in decine di concerti, pubblicando un solo EP "First". Il disco fu registrato nell'autunno del 1972 e rilasciato all'inizio del 1973 in 200 copie, quando ormai la band era giunta al capolinea. Nel primo Ep sono presenti quattro tracce hard prog tipiche degli anni '70, con influenze progressive e bordate di chitarra acida. I testi furono scritti tutti in inglese. Per soddisfare l'interesse mostrato dagli appassionati del genere, nel 2018 l'album è stato ristampato dalla Svart Records, suscitando cosi la curiosità dei nuovi ascoltatori. Nella recente pubblicazione è stata inclusa anche una sessione radiofonica inedita del 1972. di Giovanni Piccinini I Banchee furono una band americana che non riscosse un successo immediato. Nella sua breve esistenza riuscì a registrare due Lp tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70. Il loro secondo disco "Thinkin" fu un ottimo esempio di hard rock psichedelico pesante, una fusione stravagante tra i Sir Lord Baltimore e i Quicksilver Messenger Service con assoli di chitarre fuzz acide e ottime armonie vocali. I testi furono scritti dal chitarrista e voce Peter Alongi (R.I.P) e da un altro membro della band, cantante e chitarrista Jose Miguel DeJesus. Il disco venne registrato presso gli studi degli Electric Lady Studios di New York e fu prodotto dall'ex manager di Jimi Hendrix Michael Jeffrey. Da segnalare anche l'ottima copertina, che metteva in rilievo un cavaliere nero su un cavallo bianco fuggente da un castello coperto di nuvole. di Giovanni Piccinini I Charge erano un power-trio britannico nato dalle ceneri delle band heavy-blues locali della South Coast inglese, Baby Bertha e Sweet Poison. Il gruppo era composto da Dave Ellis ( alla chitarra), Pete Gibbons (alla batteria) e Ian Mclaughlin (al basso). Il loro sound si sviluppava prettamente sulla scia di una psichedelia pesante, ed era influenzato da artisti e da band come Jimi Hendrix, i Cream, i Free, e i Fleetwood Mac di Peter Green. Nel 1973 incisero un album demo negli studi SRT di Luton (in Inghliterra), stampato in 99 copie prive di copertine e successivamente distribuite tra familiari, amici e ad alcune case discografiche, per quello che si rivelò un tentativo fallito di ottenere un contratto discografico. La storia di questa band è rimasta sconosciuta fino agli inizi degli anni 90, quando un appassionato interessato ad avviare un etichetta discografica, specializzata in ristampe di dischi oscuri, riuscì a trovare una copia del disco dei Charge. Senza avvertire i suoi membri, decise di produrre una ristampa omettendo i crediti e altri particolari che potevano indurre ad un rintracciamento della band. L'album fu stampato in poche copie, ma le vendite furono considerate abbastanza buone, tali da giustificare l'uscita di un Cd, uscito in commercio nel 1995. I membri della band non furono avvertiti neanche questa volta. Nel 2010, Ian Mclaughlin decise di visitare una fiera di dischi e cercando tra gli scaffali si trovò davanti ad un bootleg (da 15 sterline), trovando sulla sua copertina lo stesso nome della sua vecchia band. Fu ancora più sorpreso quando girando la stessa, scoprì che i titoli delle canzoni erano identici a quelli che lui, Dave e Pete avevano registrato in uno studio di Luton, quasi quarant'anni prima. Ma le sorprese non finirono, infatti il titolare della bancarella dichiarò di essere un membro di questa band, con cui aveva registrato il disco. Da questo incredibile incontro nacque la prima ristampa ufficiale dell' unico album dei Charge, esattamente quarantasei anni dopo la stampa di quel demo originale. L'album è stato messo in commercio nel 2019, dall'etichetta Sommor. Finalmente uno dei tesori nascosti della scena underground britannica dei primi anni Settanta, aveva ricevuto il suo meritato riconoscimento! di Giovanni Piccinini Il disco di debutto degli Ofege avvenne nel 1973, quando i membri della band frequentavano ancora il Collegio di St. Gregory a Lagos - Nigeria, in quell'epoca avevano un'età media di 16 anni. Lo straordinario talento di questa formazione si esprimeva in dolci armonie fuzz, arricchite da sfumature psichedeliche, che li fecero diventare uno dei gruppi nigeriani più leggendari di tutti i tempi. Il loro sound fu ampiamente influenzato dagli assoli di chitarra di Carlos Santana, Jeff Beck, Jimmy Page, Francis Rossi e dai ritmi incredibili dei Osibisa. Tuttavia, con solo quattro album pubblicati fino al 1978 e nessun riconoscimento al di fuori della Nigeria, la breve carriera di Ofege è stata riscoperta soltanto agli inizi degli anni 2000. La loro musica fa immergere l'ascoltatore in un'epoca ancora precedente - diciamo intorno al 1968 - con uno stile molto più vicino a quello americano. Le canzoni hanno un ritmo costante e travolgente allo stesso tempo, con alla base il Vox Continental e voci molto melodiche. Ciò che rende così bello quest'album sono soprattutto i deliziosi fuzz di chitarre e le sonorità afro psichedeliche, suonate in chiave soul. Stoney & The Jagged Edge – Chasing Rainbows, US, 2014, heavy psych, ACID ROCK, proto punk, FUZZ18/3/2021
di Giovanni Piccinini Unico album estremamente oscuro per questa incredibile band americana, formata a Detroit (Usa) nel 1966, da ragazzi che in quel periodo frequentavano il liceo. Il disco contiene sei lunghi brani inediti riscoperti nel 2014 dalla Big Beat Records ( un etichetta di proprietà della Ace Records). Tutto il materiale proviene da una session in studio, andata perduta per lunghi anni da parte degli Stoney & The Jagged Edge di Detroit, un gruppo che in quel periodo aveva un ottimo seguito locale, oltre ad essere tra le principali attrazioni del famoso Grande Ballroom, negli stessi giorni in cui vi suonavano anche gli MC5, SRC, gli Stooges e altre importanti formazioni. Anche il loro sound era caratterizzato da una selvaggia presenza scenica e dal carisma del frontman, "Stoney" Mazar Dave. Riuscirono ad aprire anche concerti dei Doors, Cream, The Mother of Invention, Pink Floyd, The Paul Butterfield Blues Band, Albert King, BB King, The Animals, Mitch Ryder & The Detroit Wheels, Canned Heat, Blue Cheer, Iron Butterfly, Traffic, e Fleetwood Mac. Il gruppo, un quartetto attivo tra il 1967 ed il 1968, portava il marchio inconfondibile del suono della Detroit dell' epoca, tra heavy psych e proto punk. La storia delle band non ebbe molta durata nonostante l'ottimo materiale a disposizione. Le tracce furono registrate allo United Sound System di Detroit, nel Maggio del 1968, dall'ingegnere Danny Dallas. Poco dopo la registrazione dei brani, i suoi membri furono informati di un incendio che bruciò tutti i loro nastri, questa fu una notizia sconvolgente che portò allo sconforto tutto il gruppo e al conseguente abbandono definitivo della scena, alla fine del 1968. La loro storia poteva rimanere sepolta per sempre, fino a quando Alec Palao, ricercatore e consulente della Ace Records, frugò nei residui scampati all'incendio del deposito e incredibilmente scoprì che i nastri erano ancora intatti. L'album uscì nel 2014 e la sua vendita fu talmente sorprendente, che diventò sold out in pochissimi giorni. La chiusura del cerchio finalmente era avvenuta! di Giovanni Piccinini Unico album per i fratelli Mark e Tim Roller, The Only Truth è uscito in origine per la Starshine Records, ed è considerato uno dei pezzi più pregiati e rari della musica americana di quegli anni. L'album ha tratto ispirazione da formazioni come i Cream e i Blue Cheer, e si avvicina alle sonorità di gruppi come la James Gang o i primi Grand Funk. di Giovanni Piccinini Unisco disco heavy psych per questa band americana. Su questo gruppo dell' Arkansan ci sono veramente poche informazioni, oltre a questo Lp "dovrebbero" esserci anche dei 45 giri che testimonino la loro presenza antecedente al 1975. Pare che di questo lavoro esistano solo stampe private. Le ultime copie (ormai rarissime) sono state vendute per cifre a tre zeri. di Giovanni Piccinini Il nome della band "Florian Geyer", fu scelto in onore di un cavaliere nobile e diplomatico tedesco, vissuto ai tempi di Martin Lutero. Florian Geyer nacque intorno al 1490 a Giebelstadt (Bassa Franconia) e morì il 10 giugno 1525 nella foresta di Gramschatz vicino a Würzburg, divenne famoso per aver guidato la popolazione dei contadini durante la guerra contadina tedesca. La band si formò in Rheinland nel 1971, ed era formata da Jürgen Glüge (batteria), Dieter K. Stieg (basso, voce) e Wolf Manfred (voce, chitarra). Ci vollero cinque anni per produrre il loro album, "Beggar's Pride", ma non ebbe un grande successo commerciale, difatti già in origine il disco risultava di difficile reperimento. All'interno era presente una raccolta di canzoni fortemente psichedeliche con schitarrate acide e sfumature prog, una scelta alternativa al cospetto del tipico sound tedesco del periodo. Sulla storia della band si sa veramente poco. Beggar's Pride risulta essere l'unico album prodotto dal gruppo tedesco. |