di Giovanni Piccinini Gli "Spot" erano un gruppo rock heavy psych svizzero con sede a Ginevra. Il loro unico album fu pubblicato nel 1971 dall'etichetta Evasion, specializzata principalmente in artisti pop e folk, La formazione era composta dallo scrittore e bassista Andre Jungo, dal batterista Philippe Dubugnon, dal chitarrista John Woolloff (che aveva gia suonato con gli Soft Machine) e dall'altro chitarrista e tastierista Pavlo Pendaki. Riuscirono a produrre ben nove canzoni originali, compresa una cover di "Jersey Thursday" dei Donovan. La band svizzera riuscì a creare un ottimo mix heavy blues psichedelico (seguendo la scia di altre band svizzere come i Krokodil e Country Lane) con chitarre veramente eccellenti. Il risultato fu un album di ottimo livello, seppur distribuito in qualche centinaia copie, con una composizione musicale molto bilanciata prendendo spunti dal folk, blues e heavy rock progressivo. Ogni canzone conteneva qualcosa che sorprendeva e distoglieva gli ascoltatori da qualsiasi aspettativa possibile, per una produzione veramente sorprendente. Nel tempo l'album ha ricevuto una considerazione sempre maggiore dagli appassionati, per questo motivo, ma soprattutto per la sua rarità risulta essere uno dei dischi più ricercato dai collezionisti. I Surprise Package erano una band di Seattle, (Washington), nata nel 1966, e formata da Fred Zeufeldt (alla batteria), Michael Rohers (alla tastiera e basso), Greg Beck (alla chitarra), Rob Lowery (alla voce). Il loro unico album fu pubblicato all'inizio del 1969, dalla piccola etichetta LHI, di proprietà del famoso artista/produttore Lee Hazelwood. Il disco conteneva un rock energico, incredibili distorsioni di chitarra con diversi passaggi di organo Hammond e una batteria solida. Il loro sound poteva essere facilmente descritto come una combinazione tra i Vanilla Fudge, The Doors e soprattutto Iron Butterfly. Vale la pena far notare che la traccia dal titolo “Free Up” durava quasi 16 minuti e la sua struttura era molto simile a quella del brano “In A Gadda Da Vida”, con eccellenti improvvisazioni in diverse parti. Sfortunatamente l'album (e anche il singolo con cover di MacArthur Park) passò quasi del tutto inosservato. Nel 1969 la band cambiò nome in American Eagle e nel 1970 pubblicò un LP omonimo per la Decca Records. di Jody Minelli I Day Blindness si formarono nel 1968 da una fusione di due band della Jefferson High School, presso la contea di San Matteo, in California. Una band era guidata da un trio, guidato dal chitarrista Gary Pihl della vicina Santa Clara High, Felix Bria alle tastiere e Dave Neuman alla batteria. Nella stessa contea suonavano anche i Dimensions, formati dai fratelli Tabucchi, Mark e Charles, ai sassofoni il chitarrista Ken Starr (fratello minore di un membro dei Ventures) Roy Garcia alla batteria, John Vernaza alla chitarra ritmica e il bassista Ramos Ramirez. Pihl e Bria rimasero così colpiti dalle capacità di Garcia come batterista, che non impiegarono molto per chiedergli di sostituire Neuman. Nell'estate del 1968 nacque cosi il trio Day Blindness. Nel corso dell'anno successivo la nuova band americana suonò in molti dei locali più importanti della Bay Area, aprendo i concerti per band come gli Sly & the Family Stone, sia a livello locale che in tournée. La loro musica era rappresentata da lunghe jam, con forti influenze, sia dagli Iron Butterfly che dai Doors, sulla scia blues della baia di San Francisco. Nel 1969 Mark Tabucchi (un grande fan dei Day Blindness), iniziò a costruire un piccolo studio al n°10 di Claude Lane, finanziato soprattutto da sponsor locali, in previsione della registrazione di un album. Una volta che lo Studio 10 fu pronto, i Day Blindness (con Dave Mitchell al posto di Garcia) iniziarono a lavorare per il loro album di debutto. Durante le sessioni di prova, sia Bob Dylan che Janis Joplin si fermarono nei loro studi per fornire una serie di suggerimenti per la band, compresi i titoli delle canzoni e le illustrazioni. ma purtroppo l'uscita del loro album non ebbe un grande successo. La band si sciolse poco dopo l'uscita del loro primo disco, Il batterista Mitchell lavorò successivamente con altri artisti, tra cui gli Emerson Lake & Palmer e Pihl si unì a due ottimi gruppi (in due periodi differenti), come i Boston ( una celebre band hard rock statunitense) e i Sammy Hagar, di Giovanni Piccinini Nel 1968, il chitarrista inglese Rod Roach, precedentemente membro dei London e degli Andromeda (in sostituzione di Du Cann), formò una nuova band chiamata Horse con il cantante Adrian Hawkins. Successivamente a loro si unì il batterista Steve Holley (di appena 15 anni), ex dei The Formula, e il bassista Colin Standring, ex Kit & The Saracens & Jimmy Brown Sound. Già nel 1969 il nuovo quartetto trascorse la maggior parte del loro tempo insieme, iniziando a scrivere canzoni originali da presentare ai propri concerti. Il loro talento arrivò alle orecchie della RCA records, con la quale firmarono il loro primo contratto. Tuttavia, Steve Holley fu messo alla porta poco dopo la firma del contratto, per essere sostituto alla batteria da Ric Parnell (Atomic Rooster). La band registrò il loro primo album di debutto nella primavera del 1970, a cui seguì la pubblicazione del vinile, caratterizzato da una sorprendente copertina, che riportava l'illustrazione di un cavallo alato (con ali di pipistrello) dall'aspetto satanico disegnato da Roger Wooton dei Comus. Il sound dei Horse era vicino al lato più pesante dei Black Widow e dei Steel Mill, tralasciando l'uso degli strumenti a fiato che in quest'album non compaiono. Nella primavera del 1971, Colin Standring fu licenziato dalla band, mentre Parnell decise di andarsene di sua spontanea volonta. Questo causò la fine della loro breve storia, insieme a tutto il resto della band. Parnell registrò successivamente un Ep chiamato "Waiting For The Moon" con la band HORACE, prima di formare i MATCHSTICK MEN. Un progetto che si rivelerò di breve durata, in quanto decise di ricongiungersi da li a poco agli Atomic Rooster, con i quali registrò l'album "Made In England" e "Nice & Greasy". Hawkins e Roach decisero di ricominciare tutto da capo, abbandonando il nome Horse e formando una nuovissima band di cinque elementi chiamata SATURNALIA. Idd di Giovanni Piccinini I Master Danse si sono formati alla fine del 1973 a Detroit, nel Michigan, con a capo il batterista Tom Riss, il bassista Cary Fletcher, ex membro della band di Detroit Licking Stick, e il chitarrista/cantante John Giaier, che aveva recentemente suonato nella band di Crawdad. Tra i tre nacque subito un ottimo rapporto, fino a diventare un grande power trio hard rock. Nel 1973, Detroit era chiaramente la città del rock, con icone locali come Bob Seger, Alice Cooper, Grand Funk Railroad. Ted Nugent e Mitch Ryder, l'incredibile energia dei Master Danse rifletteva questo grande patrimonio artistico. Sfortunatamente questa unione durò solo un anno, quando alla fine del 1974 il trio power decise di far concludere la loro breve storia. Ciò che restava per i posteri erano solo due registrazioni dal vivo e un singolo promozionale 45 giri. Band come Master Danse e altre del periodo. stavano cavalcando l'onda della transizione dal sound pop rock degli anni '60, a un suono più spigoloso, che alla fine avrebbe portato a generi più energici come il metal e il punk. Soltanto qualche anno fa il 45 giri è stato reso pubblico su internet, sviluppando cosi un piccolo seguito tra gli appassionati. Sempre più persone hanno iniziato ad apprezzare la loro potenza pura e l'elevata energia che trasmettevano. Con l'aiuto delle moderne tecniche di restauro del nastro, le due registrazioni dal vivo sono state finalmente ripristinate (insieme a quelle presenti nel 45 giri). Sebbene quarantanove anni fa tutto il materiale sia stato registrato dal vivo su un registratore stereo a due tracce, è ancora possibile ascoltare la potenza delle Marshall di Giaier, i due amplificatori Acoustic 360 di Fletcher e l'attacco implacabile della batteria Ludwig di Riss. Tutte le tracce (escluse quelle indicate nell'album) sono state registrate assolutamente dal vivo nel 1974, senza alcuna sovraincisione di Giovanni Piccinini Samuel Prody è stata una band inglese heavy psych blues formata a Londra, da Tony Savva (voce e chitarra), Derek Smallcombe (chitarra), John Boswell (percussioni) e Stephen Day (basso) nel 1969. Nei primi anni 70 pubblicarono il loro primo e unico album, caratterizzato da un sound duro e fortemente psichedelico, paragonabile ad un mix tra gli Ancient Grease e Sir Lord Baltimore. Samuel Prody è un album molto sottovalutato, che piacerà a tutti i fanatici del proto-metal (o dell'hard'n'heavy e della psichedelia); sicuramente piacerà e sorprenderà ai fan più accaniti dei Led Zeppelin e Deep Purple. La mente della band era Tony Savva, bassista e cantante, residente a Londra, che ha scoperto varie band minori degli anni '60. Tony Savva fece anche un'audizione per la Jimi Hendrix Experience, ma sfortunatamente avevano ormai deciso che la band sarebbe rimasta con i tre componenti originari. Mitch Mitchell rimase in contatto con Tony, suonando con lui nel singolo Wild Uncertainty. Il gruppo Samuel Prody era famoso anche per le sue esibizioni sfrenate e spericolate, ma soprattutto per uno straordinario approccio alla creatività. La band si sciolse dopo poco l'uscita dell'album e Tony Savva si unì ad un'altra grande band chiamata Rusty Butler. di Giovanni Piccinini L'album inglese dei Baby Bertha fu registrato presso uno studio di Luton (Regno Unito) e pubblicato nel 1972, in un'edizione di sole 50 copie. Il sound era guidato da una chitarra pesante, continui ritmi martellanti e tratti domanti heavy blues, traendo ispirazione da John Mayall fino a Jimi Hendrix. I Baby Bertha si formarono dalle ceneri dei "Relative" alla fine del 1971 e tutte le loro canzoni furono scritte principalmente da Dave Ellis. Diversi membri andavano e venivano, prima che la formazione si stabilizzasse definitivamente, con Dave Ellis alla chitarra/voce, Des Law alla batteria, Ian Mclaughlin al basso e Roger 'Proff' Perry alla chitarra ritmica. "Alla fine del 1969, subito dopo aver lasciato il servizio militare, mio fratello Pete mi convinse a fondare una band con un suo amico batterista, Des Law. Musicalmente ero ad un punto morto e non avevo alcuna intenzione di suonare nuovamente in una band. Tuttavia, alla fine acconsentii e decidemmo di organizzare una prima prova. Sin dall'inizio sapevamo che sarebbe stato un percorso lungo ed estenuante, ma dopo diversi mesi di lavoro iniziammo a suonare come una vera band. Nacque cosi la nuova formazione chiamata "Relative", a cui seguirono diversi concerti blues distribuiti nel nostro territorio. Nello stesso momento iniziai a scrivere diverse canzoni, aggiungendole gradualmente al set di cover di gruppi come i Mountain, Cream, Free e Fleetwood Mac di Peter Green, che proponevamo ai nostri concerti. Stava procedendo tutto bene, quando capimmo che avevamo bisogno di quel "qualcosa" in più, per portare tutto il lavoro ad un altro livello. Fu in quel momento che decidemmo di aggiungere un nuovo bassista al gruppo, Ian MacLaughlin di soli 17 anni, Era chiaro che lan fosse l'ingrediente mancante, per completare quello che noi avevamo iniziato. La nuova formazione piacque talmente tanto che decidemmo di cambiare il nome della band, per adattarlo al nuovo sound: nacque cosi Baby Bertha. Nel 1971 notammo una pubblicità su Melody Maker, che offriva una giornata in uno studio di registrazione più una copia del demo e il master tapes, per soli cento sterline. Sembrava un affare molto allettante. Avevamo diverse canzoni originali e per questo in una giornata molto fredda (nel gennaio 1972), partimmo verso Luton per registrare il demo. Era la prima volta che qualcuno di noi registrava qualcosa di importante ed eravamo sbalorditi dalla professionalità dello studio e dall'intero processo di registrazione. Suonammo per 12 ore, ma a causa della carica che avevamo addosso, per noi sembrarono 12 min. Lasciammo lo studio a mezzanotte, stringendo il nostro demo al petto, orgogliosi dello splendido lavoro che avevamo portato a termine" (Dave Ellis - 2021) La band si consacrò lungo la costa meridionale, da Hastings a Southampton per tutto il 1972. I primi conflitti iniziarono quando Des decise di diventare un DJ, piuttosto di continuare a fare il batterista e da li in poi decise di prendere un'altra strada. Per fortuna, Dave e Ian incontrarono Pete Gibbons, il batterista degli Sweet Poison, al Bournmouth nel febbraio 1973. Pete era un batterista eccezionale e dopo una lunga jam decisero di formare la loro successiva band denominata Charge. di Giovanni Piccinini Ceptic Frog è una di quelle band scoperte soltanto negli ultimi anni, con brani registrati tra la fine degli anni 60 e l'inizio degli anni 70. L' album omonimo contiene diverse sessioni di prove heavy psych / acid rock ultra rare del 1969-70, di una band Sudafricana estremamente oscura. Oltre a queste demo, sembra che esistano anche alcune cassette contenenti lo stesso materiale. Non si conosce molto sulla loro formazione, ad eccezione dell'età media dei componenti, molto giovane! Dal loro sound è possibile notare diverse influenze di gruppi heavy dell'epoca, come i Black Sabbath, i Deep Purple e gli Steppenwolf, e correnti native psych/funk, proto-doom. L'assenza totale di una sovraincisione, abbinata ad una registrazione molto grezza, ha permesso comunque di creare un'atmosfera veramente trippy e cupa allo stesso momento, con forti distorsioni di chitarra. Il materiale è stato conservato per anni da Rich Patz della ShroomAngel Records, suscitando l'interesse della Lion Productions che ha deciso successivamente di pubblicarlo. "Bufo Gutturalis' rappresenta uno dei prezzi più scioccanti della fine degli anni '60, è impressionante come il suono possa essere cosi pesante e oscuro, e con un incredibile carica doom. Sono molto felice che questo piccolo gioiello vedrà finalmente la luce. Non ho idea di cosa ne penserà il mondo, non ci sono nomi, non si conoscono i volti, e non vi sono informazioni che possano rimandare ai loro ricordi, ma forse questo costringerà l'ascoltatore ad usare la propria immaginazione. " Rich Patz, ShroomAngel Records di Giovanni Piccinini L'unico album degli Shiver fu registrato nel 1972 in un'unica sessione live in studio e trascritta su un nastro a 2 tracce, senza alcuna sovraincisione. Il loro sound primordiale era costituito prettamente da distorsioni di chitarre acide pesanti, lunghe tracce con assoli, riff psichedelici, sfumature blues e voci urlanti. Il brano "Alpha Man" era caratterizzato da una lunga e intensa improvvisazione di oltre quindici minuti. La band nacque nel 1969 con un trio di musicisti fantastici, Don Peck (alla batteria), Neil Peron (al basso), Frank Twist (chitarra e voce), già allora fortemente influenzati dai Blue Cheer, insieme ad altre band come i Truth & Janey, Sir Lord Baltimore e JPT Scare Band. L'album fu rilasciato soltanto nel 2000, dalla mitica etichetta Rockadelic. Gli Shiver costruirono la loro reputazione suonando alle fiere, lungo le strade di Haight-Ashbury (un quartiere di San Francisco) e alle feste motociclistiche degli Hells Angels. In una città nota per la pace, l'amore e il potere dei fiori, gli Shiver di San Francisco erano considerati una band "esagerata", che però si sentivano a proprio agio con gli Hells Angels e con gli hippy allo stesso modo. di Jody Minelli La JPT Scare Band formata dal chitarrista/cantante Terry Swope, dal batterista Jeff Littrell e dal bassista Paul Grigsby, iniziò a registrare il loro secondo album nel proprio seminterrato di Kansas City. Sebbene la loro storia iniziò nel 1973, il primo album, Acid Acetate Excursion, non fu mai pubblicato fino al 1994, oltre vent'anni dopo la loro formazione. Tramite la loro etichetta Monster Records, pubblicarono altri due album (ormai diventati di culto nel mondo del rock underground) Rape Of Titan's Sirens nel 1998 e Sleeping Sickness nel 2000. Entrambe le pubblicazioni misero in risalto un eccellente blues psichedelico/proto-metal, attraverso il lavoro di chitarra ultraterreno e sconosciuto di Terry Swope. Questa è stata l'unica pubblicazione finora del loro album Rape Of Titan's Sirens, avvenuta nel 1998, su Monster records in vinile trasparente limitato. |