di Pino Ninni Una band americana del Midwest di rock psichedelico, oscura e per tanto tempo dimenticata. Stoned Circus iniziarono a suonare nel 1968 a Kansas City e divennero presto un gruppo di rock psichedelico locale importante. La band originariamente era formata da Johnny Isom (chitarra e voce), Harold Haney (basso e voce), Joe York (tastiera e voce), Richard Van Sant (tastiera e voce), Nancy Lake Whedon (Voce and Percussioni) e Donna Kurtz Nugent (batteria), il loro suono era qualcosa come Jefferson Airplane e Big Brother & the Holding company, una tipica band a stelle e strisce di acid rock di quell'epoca, con suono potente, chitarre Fuzz e voci maschili e femminili, un pezzo eccezionale di psichedelia da non confondere con “Stone Circus” un'altra band americana che registrò per l'etichetta Mainstream. Questo album di 10 tracce fu registrato ai Cavern Sound Studios nel 1970, il posto dove registrarono anche i "Wizard from Kansas" e "Burlington Express" ma il materiale per la realizzazione dell'album rimase sepolto e inedito fino a quando la Rockadelic rese possibile finalmente per la prima volta un LP in tiratura limitata nel 1994 ormai fuori catalogo da tempo. Le canzoni includono una favolosa versione cover degli Zep "Babe I'm Gonna Leave You" ; disco altamente raccomandato ai fans di band come "Touch", "Neighborhood Children".... riflette in pieno il feeling della "summer of peace & love"! Stoney & The Jagged Edge – Chasing Rainbows, US, 2014, heavy psych, ACID ROCK, proto punk, FUZZ18/3/2021
di Giovanni Piccinini Unico album estremamente oscuro per questa incredibile band americana, formata a Detroit (Usa) nel 1966, da ragazzi che in quel periodo frequentavano il liceo. Il disco contiene sei lunghi brani inediti riscoperti nel 2014 dalla Big Beat Records ( un etichetta di proprietà della Ace Records). Tutto il materiale proviene da una session in studio, andata perduta per lunghi anni da parte degli Stoney & The Jagged Edge di Detroit, un gruppo che in quel periodo aveva un ottimo seguito locale, oltre ad essere tra le principali attrazioni del famoso Grande Ballroom, negli stessi giorni in cui vi suonavano anche gli MC5, SRC, gli Stooges e altre importanti formazioni. Anche il loro sound era caratterizzato da una selvaggia presenza scenica e dal carisma del frontman, "Stoney" Mazar Dave. Riuscirono ad aprire anche concerti dei Doors, Cream, The Mother of Invention, Pink Floyd, The Paul Butterfield Blues Band, Albert King, BB King, The Animals, Mitch Ryder & The Detroit Wheels, Canned Heat, Blue Cheer, Iron Butterfly, Traffic, e Fleetwood Mac. Il gruppo, un quartetto attivo tra il 1967 ed il 1968, portava il marchio inconfondibile del suono della Detroit dell' epoca, tra heavy psych e proto punk. La storia delle band non ebbe molta durata nonostante l'ottimo materiale a disposizione. Le tracce furono registrate allo United Sound System di Detroit, nel Maggio del 1968, dall'ingegnere Danny Dallas. Poco dopo la registrazione dei brani, i suoi membri furono informati di un incendio che bruciò tutti i loro nastri, questa fu una notizia sconvolgente che portò allo sconforto tutto il gruppo e al conseguente abbandono definitivo della scena, alla fine del 1968. La loro storia poteva rimanere sepolta per sempre, fino a quando Alec Palao, ricercatore e consulente della Ace Records, frugò nei residui scampati all'incendio del deposito e incredibilmente scoprì che i nastri erano ancora intatti. L'album uscì nel 2014 e la sua vendita fu talmente sorprendente, che diventò sold out in pochissimi giorni. La chiusura del cerchio finalmente era avvenuta! di Giovanni Piccinini Unico album per i fratelli Mark e Tim Roller, The Only Truth è uscito in origine per la Starshine Records, ed è considerato uno dei pezzi più pregiati e rari della musica americana di quegli anni. L'album ha tratto ispirazione da formazioni come i Cream e i Blue Cheer, e si avvicina alle sonorità di gruppi come la James Gang o i primi Grand Funk. di Giovanni Piccinini Il nome della band "Florian Geyer", fu scelto in onore di un cavaliere nobile e diplomatico tedesco, vissuto ai tempi di Martin Lutero. Florian Geyer nacque intorno al 1490 a Giebelstadt (Bassa Franconia) e morì il 10 giugno 1525 nella foresta di Gramschatz vicino a Würzburg, divenne famoso per aver guidato la popolazione dei contadini durante la guerra contadina tedesca. La band si formò in Rheinland nel 1971, ed era formata da Jürgen Glüge (batteria), Dieter K. Stieg (basso, voce) e Wolf Manfred (voce, chitarra). Ci vollero cinque anni per produrre il loro album, "Beggar's Pride", ma non ebbe un grande successo commerciale, difatti già in origine il disco risultava di difficile reperimento. All'interno era presente una raccolta di canzoni fortemente psichedeliche con schitarrate acide e sfumature prog, una scelta alternativa al cospetto del tipico sound tedesco del periodo. Sulla storia della band si sa veramente poco. Beggar's Pride risulta essere l'unico album prodotto dal gruppo tedesco. di Giovanni Piccinini Shinki Chen era un membro della grandissima band "Glue Speed e Shinki" ed è tuttora considerato uno dei piu grandi pilastri dell'underground nipponico. Per il suo modo di suonare la chitarra, veniva soprannominato l'Hendrix Japponese. Quest'album fu il primo lavoro da solista di Shinki, che gli permise di entrare anche nel gruppo dei "Glue Speed e Shinki", (band giapponese/filippina) producendo altri due ottimi album. Il sound del disco trasmette tutta la ruvidezza del blues, mischiato a gelidi e acidi assoli di chitarra e il sottofondo dell'organo a far da contorno. Se vi piacciono i "Flower Travellin Band" o i "Blues Creation" (altri due gruppi hard rock giapponesi), allora questo è l'album che fa per voi. di Jody Minelli Hard meat è il primo album omonimo di questa formazione britannica, attiva dal 1969 al 1971 e capitanata dai fratelli Dolan. L'album d'esordio riprende influenze acid, psych, rock con sfumature folk di altissimo livello. Il disco inizia con il brano "Trough a window", lo stesso che darà il nome al secondo e ultimo album, e continua con due brani meravigliosi come "Space between" e "Run shaker life", che occupano quasi metà del lato b. Davvero un grandissimo esordio per questa band inglese, che riesce ancora oggi ad emozionare il suo pubblico, nonostante i cinquant'anni passati e la poca considerazione di una larga parte della critica musicale. L'album fu distribuito dalla Warner bros records. di Jo Van Knee "The Acid Test" è un documento sonoro che descrive le origini del movimento hippie della Bay Area, un monumento musicale storico di non facilissimo ascolto, ma ritenuto da molti veramente imprescindibile. Il disco riflette la filosofia avanguardistica e anarchica, che derivava dall'uso dell'LSD nel periodo pre-hippie della west-coast, seguendo lo stile di Timothy Leary e Dick Alpert. La registrazione avvenne durante le "14 Hours Actual Trip" e contiene le enigmatiche e leggendarie interviste a Ken Kesey e Ken Babbs e la prima apparizione sui solchi di un vinile dei Grateful Dead, il vero background musicale per le poesie del guru dell'LSD, L'album fu stampato nel Marzo del 1966, giusto qualche giorno prima della fuga in Messico di Kesey, nel periodo in cui aveva l'FBI alle calcagna! Praticamente tutto cominciò da qui! di Giovanni Piccinini The Way We Live è una sorprendente raccolta di rarità, che offre una straordinaria fotografia della versatilità underground dei primi anni '70. "A Candle for Judith" è il debutto della band avvenuto nel 1971, un viaggio incredibile di otto tracce che ancora oggi trasmette tutta la sua grande originalità. Il disco fu pubblicato dall'etichetta "Dandelion" fondata da Joan Peel. di Giovanni Piccinini Nella fine degli anni 60-70 accadeva molto frequentemente di ascoltare dischi che comprendevano più influenze artistiche, ma pochi lavori avevano la capacità di sorprendere veramente. Bill Spooner in quest'album intraprende un vero e proprio viaggio mistico, toccando diverse corde musicali, dal blues rock alla heavy psych con passaggi hard rock pesanti, fuzz improvvisati, Jazz, Soul, Funk e sfumature country nel finale. Un disco totale, probabilmente non per tutti.. ma sicuramente per chi ama veramente la musica con la M maiuscola. di Jo Van Knee Uno dei Live più eccitanti che abbia mai ascoltato in tutta la mia disonorata carriera di "crate digger". I Cosmic Travellers in realtà erano una band formata da 4 talentuosi musicisti californiani. L'album contiene un esplosione di rock blues sparato a 10mila watt, registrato in presa diretta nel 1972 ad un live Benefit nelle isole delle Hawaii, senza rimaneggiamenti di studio o altre diavolerie. Il disco fu stampato in sole 1000 copie presso una private press. |