di Giovanni Piccinini I Lincoln St. Exit si formarono nel 1964 ad Albuquerque, fino a diventare la principale band hard psych del New Mexico alla fine degli anni '60, con una formazione originale composta da Paul Chapman (chitarrista), il batterista Lee Herres, il cantante/chitarrista Michael Martinez e il bassista Mac Suazo. Quando la band firmò il contratto con l'etichetta Mainstream Records (la stessa etichetta per cui firmarono Janis Joplin e Ted Nugent.), subì anche la perdita di Chapman che fu sostituito successivamente dal chitarrista R.C. Gariss. La registrazione dell'album durò una settimana, con un'intera sessione di brani già proposti nei loro live. "Ci diedero la massima libertà nel riprodurre la nostra musica, durante l'intera sessione di registrazione utilizzammo la stessa attrezzatura con cui suonavamo sui nostri palchi. L'album riporta fedelmente l'intera cronologia dei brani che producemmo in quella sessione. In quei giorni c'era molto da bere e a causa dell'alto volume, facemmo molta fatica a comprendere la qualità dell'audio riprodotto. Semplicemente eravamo dei ragazzini che si divertivano a suonare rock'n roll." (Michael Martinez) L'album fu pubblicato nell'autunno del 1970, e per celebrare la sua uscita vennero organizzate diverse feste. Purtroppo non ricevettero alcuna royalty dalle sue vendite. Per promuovere il disco suonarono a livello locale e regionale, in Texas, Oklahoma, Kansas, Arizona e nell'area dei Grandi Laghi con tour sponsorizzati dalla radio KOMA di Oklahoma City, fino a tutta l'area Midwest del paese. La diffusione del loro materiale nelle varie radio locali riscosse un ottimo successo! Anche i riscontri del pubblico nei loro live furono piuttosto buoni! Nel 1972 registrarono un altro album "Plight of the Redman" prodotto con l'etichetta "Rare earth". Il cambio della casa discografica portò anche ad una modifica del nome della band in "Xit" La loro musica fu fortemente influenzata dalla cultura nativa americana del New Mexico, come risulta ben evidente dal ritmo incalzante del loro sound e dallo schema ritmico ipnotico che veniva mantenuto per tutto l'album, inoltre diversi brani dell'LP seguivano argomenti inerenti alla guerra del Vietnam. Aprirono diversi concerti per i Three Dog Night, Nitty Gritty Dirt Band, Steve Martin, Crow, Bubble Puppy, Strawberry Alarm Clock, Grand Funk Railroad, Beach Boys, Thirteenth Floor Elevator, Redbone e per i ZZ Top. Parteciparono anche ad un live con "Joe Cocker's Mad Dogs and Englishman" e su quel palco c'erano tantissime band che erano molto conosciute in quel periodo. Suonarono anche con i Savage Resurrection e con tanti nativi di tutte le Americhe. La maggior parte dei loro migliori concerti furono con il nome di Xit. di Giovanni Piccinini La storia degli Iron Claw iniziò nella città di Dumfries nel sud-ovest della Scozia, all'inizio dell'estate del 1969! Il suo membro fondatore fu Alex Wilson, che all'epoca aveva 21 anni e proveniva da un'altra band locale. La grande passione per i Led Zeppelin lo convinse a seguirli nel loro primo tour in Gran Bretagna, al Newcastle City Hall, (il 20 giugno 1969) e da questo concerto nacque l'idea di formare una propria band, con l'ambizione di registrare alcune canzoni proprie. Essendo stato coinvolto nella scena musicale locale, Alex conosceva un ottimo e giovane chitarrista della zona, Jimmy Ronnie (15 anni) e il batterista lan McDougall (15 anni) che ad Agosto si unirono al suo gruppo. La prima apparizione pubblica della band fu il 3 ottobre del 1969, sotto il nome di "NAJ", ma fu soltanto uno dei diversi nomi con cui decisero di chiamare la loro formazione, prima della scelta definitiva su "Iron Claw". Il 16 novembre del 1969 Alex assistette ad uno dei primi live dei Black Sabbath, rimanendo letteralmente "folgorato" dal loro incredibile sound. Quella sera fu molto importante per Alex, perché oltre ad indicargli la strada per un tipo di musica più pesante, incontrò anche un musicista locale Mike Waller (17) a cui propose di unirsi alla band. Mike iniziò a cantare con il gruppo appena denominato "Mother Earth" (Ex Naj) il 6 dicembre 1969. Questo nome rimase in uso fino al 28 febbraio 1970, quando Alex scelse il nome "Iron Claw" (tratto dalla prima riga della canzone "21st Century Schizoid Man" dei King Crimson). Le prime apparizioni live furono quasi interamente dedicate ai Black Sabbath, in quanto proponevano molte cover del gruppo di Birmingham. Le sempre più frequenti apparizioni pubbliche, aumentarono notevolmente l'affiatamento tra i vari membri della band. Tutto questo portò ad una prima scrittura di brani propri. Partecipando ad un concorso, in cui il premio era una sessione di registrazione di demo, il 1 giugno 1970 gli Iron Claw ottennero il primo premio eseguendo 3 canzoni, "Same 0ld Story ", "Wicked World" e il loro brano "Sabotage". La prima demo fu registrata ad Edimburgo su una macchina a 4 tracce il 17 settembre 1970, riguardavano "Sabotage" e "Mist Eye". La scrittura delle nuove canzoni iniziò molto rapidamente e il 5 dicembre 1970, a Londra, fecero un'altra registrazione in un unico giorno! Nella sua breve storia gli Iron Claw subirono quattro cambi di formazione, producendo alcuni acetati, privi però di una pubblicazione vera e propria. La band fece ascoltare il proprio materiale per la prima volta ai Black Sabbath a metà gennaio del 1971, dopo il concerto al Newcastle City Hall, ma il loro manager li minacciò neanche tanto velatamente di agire per vie legali se quel materiale fosse stato reso pubblico, per via del sound troppo simile alla band di Birmingham. Durante tutto il periodo di attività, Alex fornì un impressionante impianto di amplificazione Simms-Natt e fu per questo motivo che gli Iron Claw divennero una delle band più menzionate nelle pubblicità del Sims-Vatt Supergroup, insieme ai Genesis. Uriah Heep e i Canned Heat. Negli anni successivi a causa di problemi personali e finanziari iniziarono i primi grossi artriti con i vari membri del gruppo, fino all'ultima apparizione, che avvenne al Lancaster College, il 6 aprile 1974, con gli Hackensack. Durante la loro attività musicale, suonarono a nord in Scozia a Oban, Fort William, Aberdeen e Dundee, ad ovest a Stranraer e Girvan, ad est a Newcastle, Sunderland e Gateshead, Londra e molti altri luoghi. Nel loro percorso, durato 54 mesi, condivisero il palco con alcune band incredibili come i Kinks, Spencer Davis Group, Troggs, Pink Fairies, Mick Abrahams Band, Juicy Lucy, Barclay James Harvest e East of Eden. Gli Iron Claw sono stati riscoperti soltanto nel 2009 con una pubblicazione in Cd e nel 2014 e con un doppio vinile prodotto dalle etichette Lion Production e Rockadrome e ristampato dalle stesse nel 2021. Si tratta di una grande raccolta di alcune delle registrazioni in studio nelle varie formazioni della band durante i suoi 4 anni di esistenza. Recentemente è stato pubblicato anche un 45 giri con due brani inediti "Take Me to Your Leader" e "Lady Whisky" prodotto dalla nuova label spagnola "Yunque Records". di Giovanni Piccinini Band oscura danese nata nel 1968 a Copenaghen, dopo aver avuto un trascorso nella beat band The Unknown. La formazione originaria annoverava alla chitarra Jesper Schmidt, al basso Joachim Ussing e alla batteria Terje Bandholdt. Il power trio pubblicò un solo LP nel 1970, “Terje Jesper & Joachim”, notevole album di hard rock e heavy psych seguendo influenze dai Moses, May Blitz, Hawkwind, Blues Addicts (condividevano la stessa etichetta) Bent Wind, Morgen, Charles e Hairy Chapter, fino a gruppi più conosciuti come i Blue Cheer e Ash Ra Tempel, con ritmi e riff acidi di chitarra. La miscela psichedelica arricchì la loro idea musicale creando anche una versione straordinaria di "If I Needed Someone" di George Harrison. La band si sciolse nel 1973. di Giovanni Piccinini Gruppo inglese molto valido, che si formò dopo che i singoli componenti risposero ad un annuncio del Melody Make (Magazine del Regno Unito), il più antico settimanale musicale del mondo. Non si hanno molte informazioni sulla storia di questa formazione, considerata tra le più oscure dell'epoca. La band realizzò un demo per la Decca, pubblicato successivamente dalla stessa etichetta. L'album è stato registrato in una sola notte, contiene una raccolta veramente raffinata e variegata di diverse tracce hard blues, soul e con sfumature funk, jazz e musica tribale che fanno da contorno all'ottima voce blues di Cecil James. di Pino Ninni Lifeblud fu una band di folk progressivo composta da Roger Knott (voce, chitarra), Rob Burns (basso) e Alan Culley (batteria). La band si formò nella cittadina inglese di Hemel Hempstead con l'incontro tra Roger Knott e Rob Burns il quale chiese al suo amico batterista Alan Culley, che aveva precedentemente suonato con lui in una band blues, di fare parte del progetto; Lifeblud si formò così nel 1969 creando uno stile unico di acid folk con elementi progressivi come mezzo musicale ideale per voci con un'aria di rassegnata malinconia e testi che si collegano ad una comprensione mistica e rispetto per la natura. Nei primi anni 70 il gruppo registrò un album acetato di 10 canzoni presso lo studio Trusound a Shefford, Bedfordshire in una unica session giornaliera e solo tre copie furono stampate, una per ogni membro della band, Rob avrebbe tenuto il nastro con il missaggio originale. Purtroppo il nastro andò perso anni dopo e solo Rob Burns conservava una copia in buone condizioni dell'acetato che fu usato con l'autorizzazione e consenso della band, dalla Seelie Court records per rendere oggi finalmente accessibile questo capolavoro di acid folk progressivo; l'acetato originale ha oggi un valore di oltre 3000 sterline. Con molta sorpresa misteriosamente nel 2018 spuntó fuori su ebay un'altra copia in cattive condizioni dell'acetato e fu acquistata dal manager di una etichetta inglese, due tracce, "Waxing of the Moon" e "Bridge" furono usate così dalla Cherry Red Records per una raccolta in CD di folk progressivo. Lifeblud registrarono un secondo acetato presso lo stesso studio Trusound verso la fine degli anni 70 ma purtroppo sparì nel nulla e ad oggi rimane ancora un mistero. di Giovanni Piccinini Primo album omonimo hard blues della band inglese dei Toe Fat, nata nel 1969, una delle tante band prodotta da Ken Hensley. Trattasi di uno dei dischi più potenti dell'epoca, con alcune track veramente notevoli come "That's My Love for You", "Bad Side of the Moon" "Just Like the Rest" o "I Can't Believe" ma tutto il disco merita un ascolto importante. Nota curiosa: la prima cover inglese fu censurata per la presenza di due corpi nudi, che vennero successivamente sostituiti con una pecora. di Giovanni Piccinini Album raro e molto ricercato, originariamente pubblicato dall'etichetta Sceptre nel 1970 e registrato a Memphis nei leggendari American Sound Studios. "Joseph" era Joseph Long o Joseph Longeria, fu scoperto dal produttore dell' album e dall'artista Steve Tyrell. Trattasi di un ottimo mix di blues pesante, hard rock primitivo con chiare influenze psichedeliche. La voce roca di Joseph è potente e selvaggia. Steve Tyrell lo scoprì durante uno di quei duelli di chitarra ("Battle of the Blues Guitars") che erano molto popolari e attiravano folle nei club blues. A causa dello scarso successo commerciale e una pessima promozione, la band si sciolse dopo questo unico album. Glen Spreen (il tastierista) suonò in seguito con Elvis Presley, Dan Fogelberg e Ian Matthews, mentre Joseph scomparve dalla scena musicale. Questo gioiello dimenticato merita di essere riscoperto, soprattutto se si vuole ascoltare un hard blues diretto e di grande impatto strumentale. di Giovanni Piccinini Gli Steeleye Span sono stati la band più longeva e costante della scena folk inglese, apparvero nel 1969, e fu fondato dal bassista Ashley "Tyger" Hutchings, proveniente dal gruppo Fairport Convention, poco dopo l'uscita del prestigioso album "Liege & Lief", considerato il primo album di folk rock. Hutchings voleva continuare da quella linea di lavoro, andando oltre i canoni della sua band precedente. Ebbe la fortuna di riunire una formazione di grandi musicisti e cantanti, pubblicando il primo di una lunga serie di album acclamati dalla critica. Fu davvero un peccato che Hark! The Village Wait sia stato l'unico album degli Steeleye Span che presentava entrambi i talenti delle cantanti Maddy Prior e Gay Woods. Infatti la coppia Woods lasciò il gruppo subito dopo il completamento delle registrazioni di questo LP. Ho letto spesso che gli Steeleye Span - almeno in questo album - sia stato considerata una band di serie B, rispetto ai Fairport Convention. Per me, questa distinzione non era ragionevole e neanche corretta. Gli Steeleye Span non erano una band che cercava di essere la Fairport Convention, ma tentarono di fare evolvere il loro sound in qualcosa di diverso. di Giovanni Piccinini Zior è stato il primo e omonimo album hard rock / prog di questa formazione inglese, le cui radici nascevano dalla scena R&B nei primi anni sessanta di Southend (Inghilterra). Keith Bonsor, il protagonista principale di questa band era un grande fans del blues rock e dell'invasione pop/rock inglese degli anni '60. Con la solita e innata voglia di sperimentare e comporre brani più elaborati, creò il progetto The Cardboard Orchestra che mescolava rock e musica classica, rilasciato nei vari i singoli sull'etichetta della CBS. Ma Bonsor e la sua compagnia volevano esibirsi in qualcosa di più pesante del mixare musica classica con il pop leggero degli anni sessanta! Ma senza una evoluzione quel progetto sarebbe finito nella nulla ed è lì che incontrò Peter Brewer ( batterista) e iniziarono a comporre nuovi brani, iniziando a provare per il nuovo progetto nel negozio di Melody Maker. In quel luogo reclutarono John Truba alla chitarra e alla voce, e Barry Skeels al basso e alla voce e iniziò la breve storia dei Zior.. I live della band erano sempre molto intensi e di grande impatto scenico. Furono fortemente coinvolti nella Black Magic e nella Satanic Mass.. Registrarono un altro album sull'etichetta Beacon, nel tardo 1971, chiamato Monument, sebbene in realtà presentava tutti e quattro i membri dei Zior. La copertina del disco fu realizzata da Marcus Keef, lo stesso che realizzò la cover del primo album dei Black Sabbath. di Jody Minelli Unico album per questa formazione britannica, per un concentrato di vera psichedelia heavy molto interessante. La peculiarità di questo quartetto inglese era causata dall'assenza di un chitarrista solista, ma ovviarono a questa mancanza puntando sul tastierista Steve Milliner. Sarà questa scelta a caratterizzare diversi brani del disco, ad iniziare dalla prima track "Coppet Sunset", dove il ritmo diventa martellante sin dalle prime note, con l'organo hammond a dare il meglio di sè. Da sottolineare anche "The green cup" altro capolavoro psichedelico. Steve Milliner suonò in precedenza alle tastiere con i Black Cat Bones, una band blues-rock con sede a Londra, con un solo album all'attivo durante il loro breve percorso. La maggior parte delle canzoni dell'album furono scritte da Dave Skillin, vocalist del gruppo. Il disco fu pubblicato nel 1970 per l'etichetta Deram Nova sia in versione mono che stereo. |